Pʀᴏʟᴏɢᴏ

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Reality: the term reality means what actually exists or can exist, usually in contrast to what is apparent, illusory, imaginary or fictitious. Sometimes it is also contrasted with the dream.⌡




(Third person)

[Play media. Train Wreck-James Artur]

"Jungkook ti prego apri gli occhi. Non può finire così. Non potete lasciarmi entrambi." lo supplicava Jimin scuotendolo su quello squallido letto d'ospedale.

"Jimin non puoi fare così, sei in ospedale e lui non ti sente." gli ripeteva Namjoon cercando di tranquillizzarlo ma non riuscendoci. 

"Namjoon e se non dovesse farcela? E se il dottore avesse ragione e gli esami che ha fatto risultassero positivi e fosse una morte cerebrale?" gli chiedeva con le lacrime agli occhi. 

"Hai idea di come starà quando -e se- si sveglierà e scoprirà che Taehyung non c'è più?" continuava, accasciandosi sul letto di Jungkook e appoggiando la sua fronte sulla mano di quest'ultimo mentre la stringeva forte tra le sue. 

"COME DIAMINE FAREMO A DIRGLIELO?" urlava. "Morirebbe di crepacuore se lo facessimo."

Namjoon se ne stava a guardare la figura inerme di Jungkook, il quale sembrava solo dormire profondamente, mentre tentava di trattenere le lacrime e mostrarsi forte. 

Jimin, invece, continuava a disperarsi. In un solo giorno aveva perso un suo migliore amico e un altro era lì per lì per lasciarlo. Era troppo per lui. Troppo da sopportare. 

"Namjoon... s-secondo t-te morirà a-anche Jungkook?" chiedeva singhiozzando a Namjoon. Questo, in piedi e alle sue spalle, sollevava gli occhi al cielo e stringeva le labbra tra loro per non lasciar uscire un singhiozzo. 

"Ce la farà, vedrai." gli rispose con una fasulla sicurezza nella sua voce. "Più che altro mi fa paura sapere cosa farà quando saprà di Taehyung..." confessò stringendo i pugni. 

"Se non lo ha ucciso l'incidente lo ucciderà questa notizia." pensava Namjoon mentre cercava di muoversi verso la finestra e calmare i suoi pensieri. Questi però vennero interrotti da qualcuno.

"Ho portato da mangiare." li informò Jin entrando nella stanza d'ospedale e appoggiando la busta sul tavolo che si trovava attaccato al muro al lato destro della stanza. 

"N-non ho f-fame grazie." sussurrò Jimin mentre si asciugava le lacrime sulla manica della sua felpa oversize. 

"Jimin lo lascerò qui lo stesso e anche solo tre cucchiai devi metterli sotto i denti." 

Jin era preoccupato per Jimin. Lo guardò di sottecchi mentre tirava fuori una ciotola di noodles e un paio di bacchette, porgendole poi a  Namjoon. Questo li prese, sorridendo debolmente al ragazzo, e si avvicinò al tavolo sedendosi e cercando di buttare giù quella roba. Anche Namjoon avrebbe fatto benissimo a meno di mangiare perché il suo stomaco chiedeva pietà, ma se avesse lasciato perdere sarebbe stato il secondo giorno in cui Jin buttava del cibo perché nessuno voleva mangiarlo.

Prese le bacchette e ne mangiò un boccone mentre guardava Jin avvicinarsi a Jimin e prendergli la mano separandolo momentaneamente da Jungkook. 

"Jin-hyung non ho fame, ti prego..." lo supplicava mentre il maggiore cercava di portarlo a sedere accanto a Namjoon. 

"Jimin facendo il digiuno non aiuterai Jungkook a svegliarsi." disse freddo Jin. Ormai erano due giorni che combatteva contro i mulini a vento per far mangiare solo qualche boccone a Jimin che puntualmente rifiutava. Questo, ancora con le lacrime agli occhi, si sedette e ne mangiò un po'. 

𝘑𝘶𝘯𝘨𝘬𝘰𝘰𝘬 ' 𝘴  𝘚𝘦𝘳𝘦𝘯𝘥𝘪𝘱𝘪𝘵𝘺 | ✓ 𝘑.𝘑𝘒 ✒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora