-Fred Weasley, muoviti!- Corro su per le scale dietro all'enorme griffone che nasconde l'entrata per l'ufficio di Silente. Non riesco a bussare a causa di Fred, che mi afferra saldamente il polso e mi tira a sé.
-Prima però...- Mi prende delicatamente il mento fra il suo pollice e il suo indice. -Buon compleanno.- Sorridiamo in simultanea, e subito dopo mi stampa un bacio sulle labbra. Passano due secondi buoni, e la porta ci fa sobbalzare.
-Isabelle Lucretia Black.- Lo sguardo severo di mia nonna mi penetra, facendomi borbottare lo stomaco di nervosismo.
-Nonna...- Biascico imperterrita. La donna con un cenno secco della testa, obbliga me e il mio ragazzo ad entrare. Ci sediamo entrambi sulle sedie davanti alla scrivania del preside con sguardo chino sulle nostre scarpe.
-Prima di andare signorina Black, deve sapere una cosa.- Alzo la testa verso Silente. -Ricordati di selezionare con cura le parole dei tuoi genitori, non dimenticare mai dove si trovano.- Annuisco incerta. -Detto questo, vi auguro un buon viaggio.- Io e Fred ci alziamo, e dopo aver preso per mano mia nonna ci smaterializziamo ad Azkban. Ci ritroviamo poco dopo su uno scoglio di un grigio scuro, l'aria fredda mi muove violentemente i capelli che non sono in grado di tenere a bada. Alzo lo sguardo, e vedo innumerevoli dissennatori volare sopra la nostre teste.
-Black?- Esclama un uomo sulla quarantina, cercando di sovrastare il rumore delle onde che si infrangono a pochissimi metri da noi. -Seguitemi prego.- Si gira di scatto e subito dopo aver evocato un patronus, inizia a camminare davanti a noi. Andiamo avanti per circa una decina di minuti, fino a che non vedo degli occhi cristallini risplendere dietro una grata di ferro arrugginito. -Cassiopea e Arcturus Black.- Il mio cuore inizia ad accelerare freneticamente, e senza dare il tempo a nessuno di capire cosa io sto per fare, mi avvicino alla donna rinchiusa. La pelle bianca e malcurata risalta i suoi capelli sporchi e gli occhi azzurri, uguali ai miei.
-Mamma...- Sussurro sull'orlo delle lacrime.
-I...Isabelle?- Mi fa eco guardandomi con attenzione. Annuisco, e alla mia risposta affermativa la donna minaccia il sorvegliante della prigione di massima sicurezza. -APRI QUESTA DANNATISSIMA PORTA!- E dopo qualche secondo di urla disperate la asseconda, mi fiondo fra le sue braccia e scoppiamo a piangere, cadendo in ginocchio. Non vedo più nulla, la mia vista è a dir poco offuscata dalle lacrime. -Amore... sei bellissima...- Mormora la donna accarezzandomi una guancia.
-Cassiopea, con chi stai parlando?- Una voce confusa e roca si fa strada da un angolo nell'ombra.
-Con Isabelle, nostra figlia...- La donna allunga la mano verso l'uomo che ha parlato, che dopo averla afferrata si avvicina incerto. Arcturus, mio padre, mi prende le mani a tentoni, e dopo essersi assicurato che intorno a lui ci fossimo solo noi mi abbraccia. Appoggio la testa sul suo petto e comincio a piangere. Le lacrime mi corrono lungo le guance, e i miei genitori se ne accorgono, infatti mi stringono in un abbraccio.
-Isabelle... vai da lui, e fatti salvare, prima che incolpino anche te.- Sussurra mio padre, facendosi sentire a malapena da mia madre. -Vai dal Signore Oscuro, quella volta non ci ha protetto per la nostra fuga lontano da lui, ma abbiamo sbagliato. Appena diventerai maggiorenne, ti incolperanno come hanno fatto con noi, quindi scappa da Tu-Sai-Chi, intesi?- Annuisco.
-Amore, non parlarne con nessuno, e rimani tranquilla, andrà tutto bene.- Bisbiglia mia madre.
-Comunque... devo presentarvi una persona importante.- Cambio discorso. Mi giro verso Fred e lo invito ad avvicinarsi. -Lui è Fred Weasley, il mio fidanzato.-
-Weasley?- Farfuglia mio padre disorientato. -Conoscevo un certo Arthur Weasley, eravamo grandi amici.- Annuisce.
-Sono il figlio di Arthur Weasley.- Sul volto di Arcturus si staglia un sorriso, e si illuminano i cristallini degli occhi.
-Scommetto che hai i capelli rossi come lui.- Ridacchia l'uomo accanto a me, facendo sciogliere la tensione di Fred.
-Tratta bene la nostra principessa.- Cassiopea poggia una mano sul suo braccio, mentre sorride. -Sono quasi arrabbiata dal non poterti offrire qualcosa come se fossimo a casa. Sono a dir poco infuriata da questa presentazione dentro una cella.- Ride nervosamente.
-L'importante è che Isabelle abbia avuto la possibilità di vedervi.- Dice Fred posando il suo sguardo su di me. Arrossisco, ma fortunatamente le luci soffuse del palazzo freddo e gelido non lo lasciano vedere.
-Lucretia, vieni, ti prego.- Sorride mia madre, invitando la nonna ad avvicinarsi a noi. Appena mio padre sente che la donna si è avvicinata si volta verso il punto dove si è appena fermata.
-Ciao mamma.- Sorride, e la nonna lo abbraccia.
-Figlio mio, cosa ti è successo?- Lucretia osserva i suoi occhi e gli accarezza le palpebre.
-Sono rimasto cieco a causa di un incantesimo...- I suoi occhi grigi color tempesta, che ho sempre visto nelle foto, sono molto più chiari, tendenti a un grigio quasi trasparente. Non ho mai visto qualche emozione sul volto della nonna, ma si poteva leggere il disappunto e la tristezza per suo figlio.
-Fred, se possibile vorrei conoscerti meglio, sai com'è...- Mia madre porta il ragazzo e la nonna a sedersi, mentre io rimango in disparte con mio padre.
-Tesoro, sei cresciuta, e scommetto che sei bellissima, come tua mamma.- Inizia accarezzandomi dolcemente una guancia. Inutile dire che sto sorridendo. -Comunque, la nonna sa già tutto, siamo già riusciti a parlarci di nascosto, ma tu ricorda che qualsiasi cosa succeda, devi stare sempre nell'ombra, e non dare mai nell'occhio, fai sempre ciò che lui ti dice, e non esitare mai, è l'unico modo che hai per restare al sicuro. Ho sentito che stai sviluppando dei poteri sempre più forti, soprattutto ora che sei ad Hogwarts, ma ricordati sempre di scegliere bene di chi fidarti.- Prende un lieve sospiro, per poi proseguire. -Quando oggi tornerai a scuola, la nonna di passerà un biglietto, che non devi far leggere a nessuno. Là ci saranno scritte tutte le informazioni necessarie per trovare qualcuno dalla tua parte, dalla parte del Signore Oscuro. Aiuta chiunque sia questa persona a riportare Tu-Sai-Chi in vita, e dopo di che, vai da lui, ricorda di dire chi sei, esplicita chi sono i tuoi parenti, e una volta che lui avrà deciso di tenerti, e avrai il marchio inciso sulla tua pelle, non esitare a fare qualsiasi cosa: qualsiasi. Mi hai sentito bene?- Annuisco, e dal mio movimento capisce che ho afferrato il concetto. Sentiamo dei passi avvicinarsi alla cella, e capisco che il tempo è a dir poco volato, infatti stringo mio padre in un abbraccio, e corro subito dopo da mia madre.
-Sei riuscita a restituirci la felicità perduta, grazie amore.- Sussurra Cassiopea. Sorrido ad entrambi, e dopo che la guardia ci ha fatto segno di uscire, io, Fred e Lucretia ci smaterializziamo ad Hogwarts.
-Ben tornati!- Ci accoglie il professor Silente, alzandosi dall'enorme sedia di legno dietro la sua scrivania. Gli rivolgiamo un sorriso di cortesia.
-Bene ragazzi.- Si rivolge la nonna verso me e Fred. -Statemi bene.- Mi stringe la mano, passandomi un bigliettino, quello di cui mi aveva parlato mio padre prima. Dopo aver salutato il preside e la nonna ci allontaniamo.
-Freddie, sono un po' stanca, vado in sala comune.- Il ragazzo sorride, mi lascia un bacio sulla fronte e ci dividiamo. Una volta entrata nella mia stanza, mi siedo comodamente sul mio letto. Srotolo il bigliettino e inizio a leggere ogni punto presente, scritto con una calligrafia sottile e ordinata. Non capisco perché, ma ogni punto mi riporta a pensare al mio professore di Difesa contro le Arti Oscure: Alastor Moody. Mi sembra troppo strano, ma decido comunque di andargli a parlare. Mi alzo e mi incammino verso il suo ufficio.
-Avanti.- Appena busso la sua voce austera si fa possente, così, ancora un po' intimidita mi appropinquo ad entrare. -Black.- Mormora facendomi segno di sedermi su uno sgabello. Mi siedo e senza giri di parole vado dritto al punto.
-Signore, so che lei non è Alastor Moody, lei è un mangiamorte.- Mi guarda a dir poco scioccato. -Non sono scema, avanti.- Annuisce.
-Barty Crouch Jr, piacere.- L'uomo mi tende la mano, che io afferro con fermezza.
-Oggi, ho parlato con i miei genitori, ad Azkaban, e mi hanno detto che necessito della protezione del Signore Oscuro.- Lo vedo annuire soddisfatto, mentre viene assalito da un tic nervoso. -Cosa devo fare?-
-Vai nelle scorte di Piton, prendi l'alga branchia, e portamela qui, ci servirà.- Annuisco, e senza aggiungere altro mi allontano.
![](https://img.wattpad.com/cover/252906469-288-k165966.jpg)
STAI LEGGENDO
In love with a Weasley ~ Fred Weasley
FantasyIsabelle Lucretia Black, una giovane vivace ragazza viene catapultata a Hogwarts, durante il quarto anno dei suoi coetanei, dopo anni di istruzione casalinga. Il destino la unirà a un giovane, che sarà un disonore per la grande casata dei Black. Le...