Gelosia

33 3 2
                                    

JADEN
Ho pensato a lei tutto il giorno. Il suo sguardo di sta mattina mentre mi faceva eccitare mi è rimasto impresso. Non ci posso credere che mi ha lasciato lì, dovevo rivederla e farle vedere chi era il più forte. Sono le due di notte e busso alla sua porta.
"Chi è?" dice sbadigliando.
"Sono io, Jaden. Devo parlarti." apro.
I suoi capelli neri sono intrecciati sul collo di Josh e lui la tiene abbraciata a sè.
"Cazzo, fanculo." dico mentre mi giro per andare via, sono così incazzato, sento la rabbia salire.
"No aspetta." si alza di scatto e chiude delicatamente la porta, per non svegliare Josh.
"Ti prego, resta pure là." dico più forte.
"Cos'hai oggi? Mica sarai geloso?" chiede facendo una risatina sottile, che si sentiva a mala pena.
La prendo per la spalla e la porto nella mia stanza.
"Buttami giù." tira pugni leggeri sulla mia schiena.
L'appoggio con attenzione sulla mia scrivania per pietà.
"Non ripetere mai più una cosa del genere. Io non sarò mai geloso. Sai quante ragazze posso trovarmi senza nemmeno chiamarle?" la guardo dritta negli occhi.
"Si, purtoppo lo so."
"Purtroppo?" chiedo arriciando un sorriso divertito.
"Si, cioè n..no. ohh che cazzo. Smettila di farmi domande."
Va verso la porta, però io la fermo prendendole il polso e le lo metto dietro la testa. La giro e prendo anche l'altra mano portando pure essa dietro la testa. Riesco a tenere i due polsi con una mano, mentre con l'altra gli passo la mano tra i capelli e glieli sposto di lato. Avvicino le miei labbra sul suo collo e inizio a baciare delicatamente la pelle. Comincia a inarcare la schiena dal piacere e riesce a liberarsi, ma non mi toglie via, invece mette le sue braccia intorno alla mia schiena e salta su di me. A quel punto la porto sul letto e si mette su di me, non pensavo che fosse così brava a dominarmi, e si mette a struciare sempre più veloce. Ad un certo punto si ferma:
"Che cos'hai, piccola?" chiedo confuso accarezzandoli il viso.
Lei si gira e mi spinge via la mano :"Non posso Jaden."
"Per Josh?"
"Ma... tu hai problemi seri, vero? È MIO AMICO E BASTA." urla e io mi sento meglio a quelle parole.
"Bene, ora vai via." la butto fuori.
"Che cazzo, lo sapevo che sarebbe andato a finire così. Prima vuoi fare sesso e dopo aver finito mi caccì senza motivo. Per fortuna mi sono fermata...A volte penso che tu non abbia un cuore." piange sbattendo i pugni sulla porta.
"Si, forse fai bene a pensare che sia uno stronzo, per favore ora vattene." dico velocemente prima che mi senta piangere.
"Okay, vaffanculo Jaden, vaffanculo!"
Cazzo, cazzo,cazzo, perchè lo cacciata? Perchè sono uno stronzo?
È meglio se sto lontano il più possibile da lei sennò va a finire che la faccio soffrire, anche se penso che non ci riuscirò, lo faccio per il suo bene. Lei non si merita uno stronzo.
ASHLEY
Non volevo rientrare nella mia stanza e magari svegliare Josh per una cagata, perchè questa è solo una stronzata.
"Non posso più pensare più a lui, devo andare avanti e fare finta che non sia successo nulla." mi ripetevo dentro di me, asciugandomi le lacrime che scendevano sempre più velocemente.
Ero troppo stanca e debole, allora chiusi la porta del bagno e mi misi sopra il tappetto a dormire.
Sentì la sveglia suonare fino al bagno e con fatica mi alzai. Mi guardai allo specchio, ero ricoperta di lacrime secche nere, a causa del maschara che non mi ero tolta. Aprii la porta e mi incamminai verso camera.
Vidi Josh svegliarsi in quel preciso momento:
"Ehi, ciao. Sei già in piedi?" mi chiese.
"Si, ero piena di energia. " dissi camminando con passo svelto per non farmi vedere conciata così. Presi un vestito nero, un corsetto bianco, delle calze e un paio di scarpe nere alte.
"Vado in bagno. Ci vediamo più tardi."
Quando mi strinsi il corsetto mi accorsi che mi risaltava le tette. Oggi mi sentivo scura e cattiva, per colpa di lui, Jaden.
Mi asciugai la faccia e mi traccia una linea di matita nera sui contorni degli occhi e mi misi in po' di illuminante.
Andai in cucina, mi sedetti su una sedia e vidi lui, Jaden. Non riusciva a stare lontano, cazzo?
Si mise lontano da me, neanche chiedendomi scusa, chi si crede di essere?
Finalmente entrò anche Bryce.
"Wow che bella." fischiettò verso di me.
"Grazie Bryce."
"Non mangi niente?"
"No, non ho fame."
"E cosa fai qua sola?" mi alzò il mento verso il suo viso.
Potevo vedere lo sguardo fulminante di Jaden mentre mangiava i Frosties.
"Aspetto Riley."
"Okay, a dopo."
"Ciao."
Guardai Bryce uscire e non ci pensai nemmeno a girarmi verso Jaden.
"Cos'era quella roba?" chiese.
Cosaa? Come fa a parlarmi? Quindi rimasi zitta a fissarlo.
"Che cazzo, PERCHÈ STAI ZITTA? TI HO FATTO UNA FOTTUTA DOMANDA." si alzò in piedi sbattendo i pugni contro il tavolo.
"Tu non hai il permesso di parlarmi se non te lo dico io." pronunciai lentamente ogni parola.
"Forse tu non hai capito chi è a dare ordini, puttana."
"Puttana? Ohh, tu non sai che cazzo hai combinato brutto cretino di merda."
Drin.
"Ora vado."
"E TU NON CHIAMARMI PIÙ CRETINO! Ora vai, nessuno di vuole."
"Addio cretino."
Aprì la porta, afferai Riley per il braccio e corsi a scuola.
"Chi arriva prima deve fare un obbligo alla perdente?"chiese.
"Certo, ci voleva questo oggi."
Ovviamente vinse lei perchè imbrogliò ma dai...
"Dai che obbligo mi fai?" dissi affannata.
"Umm, chiedi a Ryland di uscire."
"Cosa? Sai una cosa, vaffanculo, lo faccio."
"Si grande."
Andai da Ryland prima delle lezioni:
"Ehi, come va?""
"Ciao, wo-wow. Stai benissimo! Comunque bene grazie, tu?" disse focalizzandomi dal basso verso l'alto.
"Diciamo bene. Volevo chiederti una cosa."
"Vai, oggi sei tutta mia."
"Ti va di uscire con Riley, per conoscerci meglio?" chiesi arrossendo.
"Ahh, sapevo che saresti caduta nelle mie braccia. Ma certo che verrò milady."
"Non sono ancora tua, chat noir."
"Ah no? Allora aspetterò, ma sono sicuro non troppo." se ne andò sventolando i suoi folti capelli biondi.
Una volta finite le lezioni corsi da Riley, che oggi non era con me perchè faceva corso di arte avanzato.
"Com'è andata?"
"Benissimo, ci sarà. Più tardi gli scriverò che giorno gli andrebbe bene per uscire tutti e 3 insieme."
"Tutti e 3 insieme?"
"Si, non avevi specificato con chi?"
"Ahh, fanculo. Inventerò una scusa."
"No, ti prego, vieni anche tu."
"Oh... va bene."
"Si si. Ti adoro. Vieni con me?"
"Scusa, ma oggi devo andare con mia mamma a un concerto, che merda. Quanto vorrei venire con te alla sway house."
"Ma dai è sabato, convici tua madre a restare con me. Oggi facciamo una festa e ci sballeremo, però senza di te non c'è divertimento."
"Cazzo, così mi fai impazzire. Dai provo a chiamare mia madre."
"Brava, io vado a casa, tu raggiungimi se puoi così ci prepariamo."
"Okay, ti avviso."
Arrivata a casa, presi il telefono e scrissi a Ryland.
- Ciao
- Bonjour Milady
- Visto che non mi sono dimenticata di te
- Brava tesoro
- Da quando in qua mi chiami tesoro? Ahah
- Da quando lo decido io, tesoro
- Va bene. Quando di andrebbe di uscire?
- Quando vuoi tu.
- Okay, allora sta sera chiedo anche a Riley e ti dico.
Lasciai il telefono sul tavolo e andai a scegliere cosa mettere per sta sera.
JADEN
Ero appena tornato dall'allenamento e mi diressi in cucina a prendere un po' di acqua.
Sentì più volte sqillare un telefono, mi girai e vidi il cellulare di Ashley. Non smetteva di suonare e allora lo presi. Vidi una notifica da Riley e due da un ragazzo. Chi è sto qua?
Ashley entrò in cucina e mi vide con il suo telefono in mano.
"Ma che cazzo fai? Mollalo subito!"
Io lo alzai in alto e incazzato dissi:
"Sto cazzo. Finchè non mi dici chi è questo che ti chiama milady non te lo dò"
"Jaden, non sei stanco di rompere la minchia?"
"DIMMI CHI È QUESTO FOTTUTO RAGAZZO, PRIMA CHE LO TROVI DA SOLO E LO UCCIDA."
" BASTA URLARMI CONTRO. So cavarmela da sola."
"No invece, ti prego scusami per oggi se ti ho chiamata stronza e ti ho trattata male ieri sera, certe volte non so cosa mi prende, ma ti scongiuro di dirmi chi cazzo è sto qui."
"È un amico di scuola." disse, ero obbligata a rispondergli.
"Un amico che vuole uscire con te? E ti chiama milady?"
"Si un AMICO. Problemi?"
"No, ma ti prego stai attenta." mi arresi e gli diedi il telefono.
"Scusami veramente per quello che ti ho fatto. Stammi lontana per il tuo bene." gli sussurò nell' orecchio.
La vidi un po' sconvolta ma non rispose.
"Sono contenta che ti sia accorto dei tuoi errori." fece uno dei suoi sorrisetti sexy.
"Non fare quel sorriso, sei troppo attraente."
"Ahh, me ne interessa=0" si morse il labbro.
"Basta ti prego." presi il mio borsone e me ne andai in camera.
Non so perchè ma nessuna era affascinante quanto lei, non la volevo ma allo stesso tempo non riuscivo a starle lontana e a non proteggerla. Perchè mi faceva questo effetto? Dovevo togliermela dalla testa.


IN LOVE WITH THE WEIRD ONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora