Giorno prima della gita

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"Mettila giù!" indicai una bottiglia di vodka che stava per sorseggiare.
Ovviamente non rispose e bevve un sorso lungo, quasi per darmi una sfida, allora la presi con forza e inzia a bere fino che la finissi.
"Se vuoi morire ubriacandoti lo farò anch'io."
"Bè sei testarda eh..." si alzò in piedi barcollando. "Non me frega un cazzo di te, quindi fai quel cazzo che vuoi." continuò.
Sapevo che non pensava veramente queste cose sopratutto da ubriaco, quindi per scherzo lo spinsi in acqua, giusto per non iniziare a litigare.
"Puttana, non sai cos'hai fatto." mi prese per i pantaloni e mi buttò sopra di lui. Ai nostri visi mancavano pochi millimetri per toccarci, ma distaccai lo sguardo avvolgente e irresistibile per non fare cose di cui pentirmene, schizzandogli. Lui andò sott'acqua per poi prendermi la vita e portarmi fuori sulla sua spalla.
"Resta qui." disse entrando subito dopo con due asciugamani e due sue felpe in mano.
Rimasi paralizzata dai sui gesti carini, però ritornai sulla terra quando si tolse la maglietta bianca che gli stava appicciacata alla pancia facendogli risaltare gli addominali e si passò delicatamente l'asiugamano togliendo le goccioline che scivolavano sui suoi pettorali. Scosse i capelli e si accorse che non sapevo che fare.
"Tranquilla sono abituato a vedere persone, ragazze, in regiseno e addirittura anche senza." disse ridendo e io risposi con una smorfia di disgusto.
JADEN
Si girò, probabilmente per non farsi vedere, e tolse piano piano la felpa marrone ormai fradigia e si asciugò velocemente. Era così carina, sbadata e... bellissima. Prese la mia felpa e vidi che fece fatica a metterla, perciò andai ad aiutarla.
"Aspetta.." dissi tirandole giù la felpa e rimasi con le mani sulla sua pancia snella a clessidra, potevo sentire i suoi brividi freddi ma non la sua faccia probabilmente imbarazzata.
"Ti va di parlare?" chiesi staccando le dita dal suo corpo.
"Certo." si sdraiò accanto allo sdraio in cui mi ero appena seduto.
"Non mi hai mai raccontato della tua famiglia."
"Bo perchè è una famiglia normale, ricca e... si niente di diverso. La tua?"
"Umm... non mi va di parlarne."
"Sicuro? Se vuoi io ci sono."
"Uff.. bè fa schifo, più che altro mio padre ma è solamente uno stronzo codardo. "
"Perchè?"
"È scappato appena mia madre ha saputo di essere in cinta, non l'ho mai conosciuto e mia madre ha dovuto crescermi da sola senza soldi."
"Cazzo, che pezzo di merda." mi abbracciò senza pensarci e io mi sentì subito meglio.
"Mi dispiace tanto." continuò.
"Tranquilla siamo riusciti anche senza di lui, forse anche meglio."
ASHLEY
Era la prima volta che Jaden si confidava in me e lo faceva in modo indifferente, ma so che ci soffre parecchio.
Mi addormentai subito dalla stanchezza con il braccio di Jaden dietro la mia testa.
Giorno dopo
"Ei piccioncini svegliatevi." ci disse Josh.
Jaden si tolse subito e con uno sbadiglio si alzò.
"Non siete entrati dentro ieri sera?" mi sussurò Bryce probabilmente geloso.
"Dai non abbiamo fatto niente, l'ho fatto solo ragionato e abbiamo parlato un po'." dissi un po' secca e mi diressi nella mia stanza.
Per fortuna era già venerdì e domani avremmo fatto una gita con la scuola, quindi ci avevano dato una giornata libera per prepare le valigie.
All'una avevo già finito tutto e allora andai a mangiare fuori.
Chiamai anche Riley e Blake e una volta arrivati alla Sway andammo in centro.
"Siete pronte per domani?"ci chiese Blake.
"Um sono un po' in ansia." rispose Riley.
"Non preoccuparti tesoro." feci una piccola risatina e Riley mi diede un pugno alla spalla.
"Che cos'hai oggi? Ti vedo spensierata."
"No niente."
"Sicura?"
"Ovvio."
Dopo aver mangiato mi arrivò un messaggio da nessa:
Ei, ti va di venire a sentire la nuova canzone di me e Jaden?
Con piacere!! Quando?
Ora va bene?
Ah.. si arrivo subito. Ah e dove?
Ti mando la posizione.
Grazie
"Scusate ragazzi Nessa mi ha chiesto di andare a sentire il nuovo brano che hanno fatto lei e Jaden."
"Okay, a domani."mi disse Riley.
"Ciao."continuò Blake.
"Ciao."
Arrivai in uno studio piccolo tutto scuro e vidi Nessa che mi accompagnò dentro.
"Ciao."salutai.
"Che ci fai tu qui?"disse, neanche salutandomi, Jaden.
"L'ho invitata io per sentire la nostra nuova canzone." mi difese lei.
"Bè potevi chiedere."continuò lui con la sua faccia sicura senza sentimenti.
"Pensavo ti facesse piacere."
"Figurati, ma non mi frega. Mi farebbe veramente piacere ma visto che non voglio litigare vado via. Comunque grazie Nessa." dissi togliendo il disturbo.
JADEN
"Dai però Jaden. Non fare lo stronzo vai da lei."mi rimproverò Nessa.
"Uffa non voglio."
"Dopo però se la perderai non è colpa mia."
"Non mi frega di lei e di  nessuno però voglio tenerla come "amica"."
"VAI ALLORA." alzò gli occhi Nessa.
La rincorsi e le presi il braccio.
"Cosa vuoi? Ti sei pentito?"
"No- cioè si... sni."
"Non so perchè mi illudo sempre che tu sia cambiato." disse con una lacrime che le scorreva sulla guancia.
"Lo so infatti mi dispiace ma le persone non cambiano."
"Si invece, ma se non lo vogliono veramente no." disse togliendomi la mano e corse via.
ASHLEY
Dovevo in qualche cazzo di modo dimenticarlo. A causa sua non penso più a me stessa. Decisi di andare da Josh che anche lui aveva la giornata libera.
"Avanti." disse una volta che bussai.
"Ei."
"Ei, come va?"
"Bene dai, te?"
"Perfettamente."
"Ah...racconta!" dico sorpresa e curiosa.
"Ho confessato a Nessa che mi piace e lei ha confermato che prova le stesse cose. Quindi ora stiamo insieme. Ed è solo merito tuo che mi dai autostima."
"Oddio finalmente. Che bello! Sto per scoppiare dalla gioia. Strano che oggi non mi abbia detto niente."
"Bo forse non è ancora pronta per andare a raccontare in giro la nostra relazione."
"Si infetti è molto riservata."
"Invece tu con Jaden?"
"NON C'È NIENTE TRA ME E JADEN!" alzai gli occhi al cielo e mi girai offesa.
"E dai, lo sai che scherzo. Però non devi negare che non c'è neanche una minima cosetta fra voi due."
"Uffa, un po' è vero ma è troppo complicato per me e ti lo sai benissimo."
"Okay, okay. Pet domani sei pronta?"
"Si si non vedo l'ora. Tu ?"
"Un botto poi noi ragazzi siamo in quinta e faremo un sacco di casino."
"Promettimi che verrò con te, voglio divertirmi."
"Ma certo, senza di te non di potrebbe fare niente."
"Eee lo so." feci spallucce.
"Vuoi dormire qua?"
"Ok ma Nessa non è che si ingelosisce."
"Nooo, lei si fida."
"Io non lo farei."
"EI." mi tira un pugnetto sulla spalla.
Con lui potevo confidarmi sempre senza provare imbarazzo e certe volte mi capiva. È veramente il migliore amico che si possa avere.




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