Capitolo 1

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-NOOO JAMESS SIRIUS SPOSTATEVII!!- urlava una voce nel dormitorio dei grifondoro.

-Fatelo smettere!-urlò qualcuno da un letto.

Sirius Black si alzò e tirò in piedi James Potter, che dormiva vicino a lui.

-Forza Jamie, Remus ha bisogno di noi..

James si mise gli occhiali e barcollò qualche secondo prima di prendere stabilità.

I due amici si avvicinarono al letto del ragazzo che ancora parlottava nel sonno.

-Remusssss siamo quiii!-esclamò James tirando il braccio del ragazzo.

-Su svegliati! E' solo un incubo.

Remus finalmente si svegliò, ancora con il respiro corto. Abbracciò istintivamente i suoi amici.

-State bene grazie a Dio!

-Ovvio Remus...perché non dovremmo?- chiese Sirius.

Il ragazzo si risedette sul letto e dalla federa del cuscino tirò fuori una tavoletta di cioccolata di Mielandia e controllò che la sua amata macchina fotografica che si portava ovunque fosse ancora al suo posto. I due amici si sedettero sul letto a baldacchino tipico dei dormitori di Hogwarts.

-Nulla nulla...tornate pure a dormire...-disse Remus girandosi dall'altra parte facendo capire di non accettare repliche.

James tornò nel suo letto. Si sdraiò e rimase a guardare il soffitto, ormai non riusciva più a prendere sonno. Si alzò di scatto e tirò fuori il mantello dell'invisibilità da sotto il letto. Il silenzio del dormitorio, interrotto solo dal leggero russare dei suoi compagni, riusciva a calmarlo. Lo faceva sentire a casa.

Hogwarts aveva sempre avuto questo effetto magnetico su di lui, e molto probabilmente su tutti gli altri studenti. Con le sue torri, i suoi corridoi, la sua aura misteriosa, i suoi passaggi segreti,...lo attraeva da quando aveva scoperto di essere un mago, da quando aveva 11 anni.

Per lui il castello non era "La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts" ma era semplicemente la sua casa. Anche in quel momento, ormai a 13 anni dopo due anni nella scuola, le mura del castello lo incuriosivano misteriosamente, non si smetteva mai di conoscere nuovi corridoi o stanze nascoste.

Arrivò sulla torre di astronomia, e scoprì di non essere solo. Davanti a lui si trovavano due teste, una rossa fuoco e una nera. Non amava origliare, ma quando si trattava di Lily Evans, la ragazza di cui era innamorato da sempre, poteva fare delle eccezioni. Si nascose dietro una colonna, nonostante avesse il mantello dell'invisibilità.

-Severus.......non devi ascoltare e lo sai.....

-Lily...io non li sopportò più...

-Sono degli stupidi...basta che ci pensi....

Stavano parlando di loro, dei malandrini,...e del loro rapporto con Severus Piton aka Pivellus. Diciamo che non era mai stato uno dei migliori, i malandirni (Remus Lupin, James Potter, Sirius Black e Peter Minus) si divertivano a prendere in giro Piton per i suoi capelli unti, per il suo fare tutto serio e sopratutto perché era sempre attaccato a Lily. Suvvia, non facevano nulla di che.

Piton porse il suo mantello a Lily, che si coprì per il freddo. James sentì le sue guancie avvampare. Avrebbe dovuto esserci lui lì, affianco alla ragazza di cui era innamorato a coprirla per il freddo. Magari riscardarla con un abbraccio, e poteva anche scapparci un bacio.

I due ragazzi si alzarono in silenzio e tornarono dentro. James si sedette sul freddo pavimento del balconcino. Lily era una bella ragazza, simpatica, intelligente, e quei suoi occhi verdi gli facevano perdere la testa. Ma la ragazza era al sicuro, insieme a Pivellus, mentre il suo amico Remus no. Ormai il ragazzo non parlava più come un tempo, erano alcuni mesi che si svegliava nel pieno della notte urlando. E quando Sirius, James o Peter chiedevano spiegazioni sul suo incubo, lui preferiva evitare l'argomento. Si vedeva lontano un miglio che aveva bisogno di aiuto. Ma non sapeva come fare. Sentì alle sue spalle dei passi, ma non si spaventò. Sapeva esattamente chi era. Una mano li tolse il mantello dell'invisibilità.

THE MARAUDERS- That old photographyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora