Il mare d'inverno

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ALLORA
questa OS è datata un anno dopo che la squadra di ricerca ha lasciato le mura e raggiunto il mare.
Praticamente tra la terza e la quarta stagione, in cui c'è una distanza di 4 anni e poi ritroviamo Eren in versione stra-figa-stronza.
È incentrata molto di più su Levi che su Eren, ma poi ovviamente in altre che ho in mente di scrivere sarà il contrario.
Siccome non ho mai scritto davvero qualcosa, mi farebbe piacere sapere se vi piace♥️

Levi lo odiava il mare di inverno.
Il mare d'inverno è freddo, è agitato.
Il mare d'inverno è crudele, incapace di provare calore, il mare d'inverno è spietato.
Il mare d'inverno è così simile a lui.

Lo odia il mare d'inverno, perché è come guardare se stesso, perché lo obbliga a guardare se stesso, quello che è diventato.
Un mostro, una macchina da guerra, lo odia, eppure è lì, su quella stupida scogliera ad osservarlo.

Forse per il suo dannato masochismo che da sempre lo ha accompagnato, per ripetersi, ancora una volta, che ormai è uguale al mare d'inverno.
Spaventoso

È passato un anno da quando hanno lasciato le mura, un anno da quando hanno raggiunto il mare.
Quel mare che, in cuor suo, sperava di vedere a tutti i costi.
E alla fine ci era riuscito, pensò.
Ma non gli piaceva più il mare, non d'inverno, perché era come uno specchio della sua anima, rattrappita e logorata da anni di sofferenza.
E lui non sopportava se stesso, si odiava intensamente.

Pensò a Farlan e Isabel, a come sarebbe stato averli lì, con sé...
Il Levi di un tempo avrebbe pianto a questo pensiero e quanto avrebbe donato ora, per piangere di nuovo.
Ma non ne era più capace, come il mare d'inverno era diventato ghiacciato.
Eppure gli unici momenti brevi della sua vita in cui aveva provato felicità incondizionata era stato in compagnia di Farlan e Isabel.

La consapevolezza di una tacita promessa tra i tre, un giuramento urlato in silenzio, la stessa vita condivisa.
Lo stesso affetto condiviso, loro tre e la dolce speranza di vedere il mare.

E invece era solo, solo e dannatamente simile al mare d'inverno.
Se solo l'avesse saputo, al tempo...
Se solo avesse saputo che l'idea del mare era più bella del mare stesso, cento volte più bella.
Se soltanto fossero stati lì, con lui, non sarebbe stato tanto identico a quella distesa fredda senza sentimenti...

Perché il mare d'inverno è freddo, ma non è colpa sua, perché il mare d'inverno si adatta, il mare d'inverno si limita a sopravvivere nonostante le condizioni esterne.
Il mare d'inverno è così a causa di agenti esterni, non è da incolpare.
Il mare d'inverno è così dannatamente simile a Levi.

Il ricordo della chioma bionda di Farlan ancora era vivido nella sua mente, il suo sorriso, un misto di scherno e allegria, e i suoi occhi azzurri, quando li guardava e ci trovava un amico, un fratello.
È così che immaginava il colore del mare, al tempo.
Il senso di vuoto che lo colpiva quando si rendeva conto di non ricordare più l'esatta tonalità delle sue iridi, o il suono della sua risata.

Farlan che lo aiuta, Farlan che ride, Farlan che gli vuole bene.
Farlan morto, il suo corpo tranciato di cui rimaneva solo il busto, dalla vita in su...

E la chioma rossa di Isabel, quella mocciosa tutta spettinata.
Il suo sorriso dolce, i suoi occhi che sembravano ridere da soli e la sua allegria che Levi aveva sempre invidiato.
Lei non era come lui, lei non era il mare d'inverno.
Lei era un uragano di gioia, nonostante l'ambiente pietoso in cui era nata, lo stesso suo.
Perché lei era un fuoco che bruciava con troppa intensità, e un fuoco così non è destinato a durare.

Lei che lo abbraccia, lei che lo guarda e che gli vuole bene.
Lei morta, la sua testa separata dal resto del corpo.
La sua testa, l'unica cosa che era stata risparmiata dal gigante.
Il suo occhio non coperto dai rossi capelli che fissava ancora Levi, incastonato in quel volto senza vita.
Senza più gioia, senza amore.
Quel fuoco si era spento velocemente.

×Come Il Mare D'inverno×    EreRi/RiRen OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora