Ti prego

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Una breve ff (veramente molto breve dato che sono tipo 700 parole) ambientata sempre tra la terza e la quarta stagione, e dal punto di vista di Levi.
L'intenzione è quella di farvi sprofondare nell'angst in sole 700 parole (vi amo)

Ti prego Eren, basta.
Smettila di guardarmi così, come se ci fosse qualcosa di bello da guardare in me.
Cosa pensi possa darti, Eren? Non ho assolutamente nulla da dare al mondo.

Smettila di riporre in me le tue speranze, non voglio deludere le tue aspettative.
Ti prego Eren, non credere in me.
Mi dispiacerebbe deluderti.
Come quando ti ho fatto del male, quella volta in tribunale.

E ti giuro che anche se non ti conoscevo, ogni colpo che ti davo mi bruciava sotto pelle come se stessi facendo del male a me stesso.
Perché me li ricordavo i tuoi occhi, Eren.
Quegli occhi così verdi che a confronto qualsiasi paesaggio sembra cartapesta.
Me li ricordavo, che mi fissavano ogni volta che varcavo le mura, sporco di fango e di sangue.
Ricordavo il tuo sorriso, su quel volto minuto e dolce.
Un bambino, così ingenuo.
Avrei voluto restassi così per sempre Eren, felice.
Felice e ricco di sogni.
E invece guardati ora.
Dio Eren, come mi guardavi da bambino...come se fossi la tua speranza.

Ma non è così Eren, ti prego smettila di avere aspettative su di me.
Come fai a non vederlo Moccioso? Sono solo un assassino.
Solo qualcuno che deve uccidere per sentirsi vivo.

Ti prego Eren smettila di sorridere, che fai impallidire il mondo circostante, che mi rendi così debole.
Così....umano.
Come non mi sento da troppo tempo.

Come fai a non vederlo? È tutto inutile.

Lo so, io combatto, uccido....ma mi sono già arreso.
Ma tu no, Eren.
Tu daresti anche la vita per salvarci, e la sola idea mi fa male al cuore.
Io senza di te, come faccio?

Senza l'unico motivo che mi tiene ancora in vita, l'ultimo dolce spiraglio di luce in questo schifo che è l'esistenza.
Io come faccio, senza di te?
Ti prego Eren smettila di metterti in pericolo, smettila di sfuggirmi dalle mani, di rischiare la vita.
Ti prego, se almeno un po' ci tieni a me non farlo.
Se ci tieni a Mikasa, ad Armin.
Mi dici Eren, come facciamo senza di te?
Lo so cosa prova Mikasa nei tuoi confronti, ma non la odio.
Non potrei mai.

A volte mi sembra di condividere il medesimo destino di quella ragazza, nessuno sa quello che sento tranne lei e nessuno sa quello che prova tranne me.
E fanculo la scusa della "speranza dell'umanità"
Eren, tu sei molto di più per noi.

Perderti sarebbe più doloroso di qualsiasi morte atroce, e mi do dello stronzo e dell'egoista ma tutto quel che faccio per te è per un tornaconto puramente personale.

Quindi te lo chiedo da egoista Eren, ti prego non morire.
Che poi come faccio, senza i tuoi occhi verdi?
Sono l'unica cosa che non è cambiata di te, sai?
Per il resto, guardati.
La tua bellezza mi fa sempre bloccare il respiro.

E quante volte ho sperato di passare le mie mani su quel capelli lisci e setosi, quante volte ho immaginato come sarebbe stato sentirli sul palmo della mano, tra le dita.
Perché mi hai fatto questo, Eren? Sai quanto costa ora essere dipendenti dalla tua felicità?

Vorrei che tu sorridessi sempre, farei di tutto per farti ridere.
Dov'è finito ora il tuo sorriso, Eren?
E quello sguardo da bambino?
Ti prego, non diventare un guerriero anche tu, ti supplico resta quel concentrato di dolcezza che sei sempre stato.

Stai crescendo, Eren?
Ti prego non farlo, questo mondo è troppo crudele per te, ne usciresti a pezzi.
Ne usciresti...morto.
E io non posso sopportarlo.

E so che queste parole non le leggerai mai, che tutto morirà su questo stupido pezzo di carta ingiallito dal tempo.
Perché io non sono un uomo coraggioso, quando si tratta di sentimenti.
Conosco solo la sofferenza, il dolore.
Tutto quello che so sull'amore, sei tu...
Tu che non leggerai mai queste parole.

Però ti amo, Eren

×Come Il Mare D'inverno×    EreRi/RiRen OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora