ANEMOIA EXTRA!

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Questo capitolo è un extra, o, come lo definirei meglio io, è una parodia di quella che praticamente è una parodia.
Dato che sono in blocco creativo, ho deciso di scrivere sta cosa per sciogliermi un po' e magari finire il capitolo ahem ahem

Update: doveva essere pubblicato prima del 22. Ma data la dose di tristezza mi sembrava giusto farvi ridere un po' :D
Sono pezzi/battute fuori contesto che ho scritto nel corso del tempo (infatti molte sono a metà ma non sapevo come continuarle)

Prima che qualcuno si offenda, il tutto è palesemente una parodia. I personaggi non si comporterebbero così nel canon, lo so :')

A Gavaldon il wi-fi non prende. È un dato di fatto e Thisbe lo sa bene, dato che ogni volta che prova a caricare la seconda pagina di un gl letto illegalmente da un sito tarocco, deve riavviare il modem. Quel giorno la connessione era particolarmente scarsa, quindi la bionda decise di alzarsi dal letto e farsi una camminata nella foresta che circondava il paesino.

Prese il cellulare e se lo infilo in tasca, uscendo di casa allegramente. Nel momento in cui si perse con lo sguardo tra le piante le tornò voglia di esplorare. Appena mise piede nella foresta, però, perse l'equilibrio e rotolò giù per una collina, finendo di faccia a terra e con il vetrino del cellulare crepato. Temendo si fosse rotto, cliccò sul tasto di accensione e vide qualcosa.

Una notifica.

Sorridi! È un Happy Friday! Scopri entro oggi la sorpresa che...

Thisbe cambiò espressione. «Non ci credo...il segnale prende?!» strillò mettendosi in piedi nonostante fosse ammaccata come le mele della mensa. «Vado subito a...beh, ci sono un sacco di cose che posso fare. Potrei recuperarmi gli ultimi episodi di l'incantevole Creamy, oppure...ascoltare musica! Stalkerare ragazze carine su Facebook...». Indecisa, continuò a camminare senza rendersi conto di dove andava, con gli occhi incollati allo schermo.

«La connessione è velocissima!» cinguettò felice, mentre scrollava nella fyp di TikTok. Ad un certo punto però si chiese a che rete era connessa ed andò sulle impostazioni. «Scuoladell'illuminazioneedell'incanto7372838282morticiacosìbastamahaimessoicomandivocalidementestophodettostopalexa» lesse ad alta voce, cercando di capire se il nome della rete avesse un senso. «Scuola? C'è una scuola qui vicino? Oh, ma certo! Deve essere per questa rete che hanno inventato la creepypasta dell'Accademia del Bene e del Male. Però vorrei davvero sapere da dove viene»

Andò a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. Ada alzò lo sguardo, palesemente irritata. «Ma ciao! Io sono Thisbe! Non ti ho mai vista a Gavaldon, ma probabilmente perché passo molto tempo in casa, forse è per quello. Senti, posso farti una domanda veloce veloce? A che rete sei connessa? A proposito, qual'è il tuo username? Così ti mando la richiesta su Inst-»

L'altra rimase in piedi a fissarla. «Oh, non hai il cellulare. Tu come ti chiami? Mi sono dimenticata di chiedertelo»
«Ada» rispose, incrociando le braccia. «E comunque lo ho il cellulare, ma non si connette a nulla. Stavo cercando di guardare un rito su come uccidere i propri padri, ma si blocca in continuazione»
«Da qua, ho trovato questa rete fantastica, è velocissima»

Thisbe prese in mano il cellulare della ragazza, scrollando tra le reti wi-fi trovate. «Uh, c'è n'è una non protetta. Il segnale è bassissimo per...hey, quella della scuola a cui sono connessa io è criptata qui. Non capisco, a me non chiedeva la password. Ehm, proviamo questa qui»
Ada riprese il cellulare, ma continuò a vedere la rotella che girava senza fermarsi. «Thisbe, dammi i tuoi dati»
«Non li ho. Aspetta, dimmi il titolo del video che lo guardiamo sul mio»

Improvvisamente un folata di vento fortissima fece perdere l'equilibrio ad entrambe, facendole rotolare giù per un altra collina (ma quante ce n'erano?) e dividendole. Thisbe non seppe dire per quanto tempo venne sbattuta da una parte all'altra. Minuti o ore? Dov'era Ada? Il cellulare stava bene? Sua madre di certo non gliene avrebbe comprato un altro. Quando finalmente sentì di aver smesso di rotolare senza meta rimase con la faccia spiaccicata su un prato verde.

Sentì delle voci. «Sono Emma, piacere di conoscerti, Antoniette» esclamò una ragazza e Thisbe si convinse a mettersi in piedi e a riprendersi gli occhiali ammaccati. «Ow» esclamò, guardando tutte le ragazze che chiacchieravano attorno a lei. Una di loro le porse la mano. «Bella sis, ciao». L'unica cosa che pensò la bionda fu che quella ragazza era altissima. «Sono Lorina, figlia di Alice nel paese delle meraviglie, ma non ti preoccupare, non sono così fuori di testa. Tu somigli un sacco...a...Antoniette, a cosa somiglia?»

«A una bambina»
«Oh mamma, Antoniette, non iniziare a fare l'hater di turno, stiamo promuovendo un messaggio positivo» bofonchiò Emma, avanzando verso la bionda. «Apriti cielo, ragazzina, hai un samsung?»
«Ug? Eh?» biascicò Thisbe, ancora più confusa.
«No, non mi dire che ci siamo beccate la lettrice»
«Seh, quella di Wattpad»
«Antoniette, falla finita»

Ma quando le due principesse si girarono verso la lettrice, quella era scomparsa. Infatti se ne stava correndo verso...beh, qualunque posto. Si fermò a riprendere fiato dopo una decina di metri, nascosta dietro un portone di cristallo. Vide una ragazza seduta, con delle cuffie che le stavano giganti. «Hey, scusa?» chiese, ma Melody non la sentì e continuò ad annotare accordi o quello che erano. «Ehm, scusa...mi sono persa» ripeté ingenuamente la bionda, ma la studentessa continuava a non ascoltarla, quindi Thisbe le sollevò le cuffie.

«Yo» la salutò quindi Melody. «Posso fare qualcosa per te?»
«Sì, mi sono persa. Dove sono?»
«Accademia del Bene. Benvenuta. A proposito, hai mica visto un tipo rossiccio e magrolino?»
Thisbe fece cenno di no. «Ah cavolo, devo andare a ripescarlo. A proposito, tu chi sei?»
«Thisbe»
«Thisbe di dove?»
«Gavaldon»
«Mai sentito. Io Melody di Hamelin. Non so se conosci la zona nello specifico, più generalmente a valle delle nuvole...sai, è piuttosto figo come posto, ma rischi sempre di farti mettere sotto dai carri se non stai attenta»
«Piacere...»
«Oh, oh, vuoi sentire come suono il piffero? Sai suonare qualcosa? Sto cercando di mettere su una band»
Thisbe fece cenno di no. «Scusa, ma devo trovare una mia amica, ascolterò volentieri il tuo piffero più tardi...ah, e se riesci a mettere su la band chiamami...sono Thisbe05 su Instagram»

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«E questo» iniziò soddisfatto Brice «è un fucile. È molto comodo per eliminare i Mai che provano a rubarvi la principessa»
«Ma siamo tutti gay»
«Il principe» ribatté, mettendo in mano l'arma a Ryuu. «Non è difficile da capire come funzioni, basta prendere la mira e sparare»
Il rosso deglutì. «Cavolo, pesa un sacco!»
«Prova a sparare. Magari a quel cigno lassù, per provare»
«Ma non voglio ferire nessun animale!»
«Okay, sparagli vicino»

Ryuu sospirò e prese la mira. Poi sparò, ma evidentemente sbagliò i calcoli e colpì l'uccello. Il magnifico animale cadde a terra, tra mille svolazzi. I ragazzi si guardarono tra loro. «Beh» fece Yona. Aella arrivò correndo. Li salutò con un sorriso sulle labbra. «Hey, avete mica visto Alexandra?»

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Intervenne Maria Callas. «Mo se non v'azzittite entro du secondi giuro che ve strappo i bulbi oculari e ve li appiccico sulla bocca così vedemo un po' le cazzate che dite. Daje»

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Yona e Sealtiel si tenevano mano nella mano, seduti su una panca. Ad un certo punto il principe lasciò cadere il suo fazzolettino. «Ah, te lo prendo io» fece il capretto, abbassandosi e facendo per infilarsi sotto la panca. Yona lo fermò. «Aspetta, non puoi fare così! Non conosci quell'antica profezia? Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra creta? Intendo sopra la campa la campra canta, sotto la pancia la crepa panca»
Sealtiel lo guardò. «Sopra la danza la capra stanza, sotto la capra la crepa panca»
«Stai bene?»
«Posso riuscirci»
«È okay, abbiamo tempo»

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