My Sunflower 2 ~a bakudeku family story~

Capitolo 1

16 anni dopo

Katsuma's pov

Il rumore assordante della sveglia, mi fa capire che è ora di alzarsi.
Cavolo, non avrei dovuto uscire con Rin e Shiko, non ho la forza nemmeno per alzarmi dal letto.
Figuriamoci per fare quegli allenamenti inutili.

Sospiro, e spengo la sveglia, diventata fin troppo fastidiosa.
Sbadiglio e mi metto seduto.
Ho un'ora per prepararmi, fare colazione e dirigermi a scuola.
Mi alzo dal mio comodo letto, sbuffando.

Apro l'armadio, prendendo la divisa della scuola, per poi indossarla.

Mi gratto la testa ed esco dalla mia camera, andando verso il bagno, ma noto la porta chiusa.
Busso.

«Occupato!»

La voce della mia sorellina, Mahoro, riecheggia per il corridoio.

«Fai presto, sai che ho fretta!» rispondo.

Subito dopo apre la porta, facendomi entrare.
Sale sullo sgabello per arrivare al lavandino e lavarsi i denti.
Fa ridere.

«Hai già mangiato?» chiedo, prendendo il deodorante.

«Si, Papi si è svegliato prima oggi e ha fatto la colazione»

Mi spruzzo il deodorante sotto le ascelle, per poi spruzzato un po' di profumo.

«Ha il giorno libero, perché non ne approfitta per dormire?» chiedo.

«Perché ci vuole bene!» sputa il dentifricio rimastole in bocca, per poi sciaquarsi quest'ultima e fare un sorrisone.

«Mh..muoviti a vestirti, partiamo appena ho finito di fare colazione»

«Sissignore!» scende dallo sgabello, e corre in camera sua.

Faccio i miei bisogni, per poi scendere le scale e andare in cucina.

Vedo mio padre, appoggiato al piano della cucina, che sorseggia il suo caffè mattutino.
A dire la verità, sembra solo latte con qualche goccia di caffè.

«Buongiorno»

Mi nota, e con i suoi grandi occhi verdi, mi scruta e mi sorride.

«Buongiorno amore. Ti sei svegliato tardi?» chiede.

«No.. ci ho solo messo un po' ad alzarmi dal letto. Tu perché sei sveglio, non è il tuo giorno libero?» chiedo, sedendomi a tavola.

«Si, lo è, ma mi dispiace non passare tanto tempo con voi a causa della mia carica da numero uno. Voglio passare il più tempo possibile con voi, oggi» spiega, sedendosi accanto a me.

«Wow, emozionante. Beh, oggi quando torno da scuola ho intenzione di riposare quindi puoi stare con Mahoro. È più piccola, soffre di più la vostra mancanza» sorseggia il mio tè caldo.

«Tu no?» chiede.

Lo guardo.

«Me ne sono abituato. È da quando avevo 5 anni che siete sempre fuori casa per lavoro, quindi non è più un problema»

Mangio un solo biscotto, per poi alzarmi dalla sedia e prendere lo zaino.

«Mahoro, scendi!» chiamo mia sorella dalle scale.

«Arrivo!»

Scende come una freccia le scale, e prende il suo zainetto.

«Sono pronta!»

«Bene, andiamo allora. A dopo, papi» saluto mio padre.

«Ciao papi!»

Dopo il suo saluto, ci dirigiamo a piedi verso scuola.