E se proprio nel momento in cui tutto fila liscio, facesse capolino un amore passato e scombussolasse tutto? Harry si trova a Los Angeles per registrare il suo terzo album e terminare le riprese del suo secondo film, ma non andrà tutto come nei pian...
Mentre penso mi suona il telefono. Perdo mille battiti pensando che sia lui e rispondo senza neanche leggere il nome.
<<Anche tu mi manchi>>
<<Bel modo di rispondere al telefono Harold>> dice con tono divertito.
<<James?>>
<<E chi se no? Harold non dirmi che non hai il mio numero in rubrica, potrei offendermi molto>>
<<No, no scusa. Certo che ce l'ho. Dimmi tutto>>
<<Ti volevo solo chiedere se vuoi venire ospite al late late quando uscirà il film>>
<<Ah, certo, ma sai che non devi parlarne con me>>
<<Si si lo so, sentirò anche Jeff ovviamente>>
<<Ecco infatti, ora scusami ma sono in studio, ho fatto un attimo di pausa ma devo rientrare>>
<<Certo certo vai pure Harold, volevo solo dirti che ho visto le copertine del tuo caro amico Louis Tomlinson e sono davvero bellissime, poco poco sgamabili, siete sempre gli stessi, vi adoro, ciao>>
E stacca senza darmi il tempo di replicare.
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Cazzo. Non oso immaginare cosa stia succedendo su Twitter in questo momento. Sarà già sulla bocca di tutti.
Tommo non sa proprio essere discreto. Sicuramente sa come stupirmi, ma bastava un semplice messaggio o una chiamata a farmi cedere dopo tutto questo tempo. Eppure immaginava probabilmente che servisse un gesto estremo questa volta. E non posso negare che mi stia dando la speranza di un cambiamento. Se è arrivato a tanto, forse sta facendo dei passi avanti. Forse si sta aprendo all'idea di poter essere libero un giorno.
Ricontrollo il suo ultimo messaggio per capire cosa cazzo rispondere, quando Jeff mi chiama dallo studio.
<<Harry andiamo rientra, so che sei turbato ma fra due giorni torni sul set, domani è il tuo compleanno, e ci resta solo oggi per ultimare la traccia>>.
<<Arrivo>>
Rientro in studio e comincio a registrare. Riesco a scacciare un po' i pensieri restando concentrato sul mio lavoro. Ma poi, nota dopo nota, chiudendo gli occhi, non riesco a togliermi dalla mente Lou. Lo voglio, ora, davanti a me. Mi manca il suono della sua voce, mi manca andare a letto stanchi dopo giornate di lavoro, stringerci sotto le coperte e cantare sotto voce i testi delle canzoni che non vedranno mai la luce. Le nostre canzoni, le più esplicite. Mi manca svegliarmi la mattina e trovarlo accanto a me, spostare delicatamente le ciocche dal suo viso angelico. Mi manca persino trovare mille modi per nasconderci. Sono arrivato al punto che mi manca persino questa merda. Mi mancano le chiamate alle 3 di notte, per colpa del fuso orario. Mi manca andare a vedere tutti i video dei concerti fatti dalle fan quando è in tour, per vedere nei suoi occhi se sta cercando me nel pubblico, come lo cerco sempre io. Mi manca stare con lui sul palco, gli sguardi fugaci, rubati, teneri e illegali.
