Quinta parte - Ti rinfresco la memoria

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H: Belle le nuove copertine delle canzoni, ma forse poco originali, giurerei di averle già viste da qualche parte.

L: Ciao anche a te H.

Fai sul serio nano bastardo? Cazzo lo sapevo, sono il solito coglione. Non dovevo scrivergli. Ma che mi è saltato in mente? Certo però che è un coglione. Come può mettere tutti i miei cazzo di tatuaggi sul suo album che parla di me e poi rispondere così appena provo a fare un passo? Mai più. Questa è l'ultima volta che mi faccio umiliare così. Continuo a rileggere il messaggio. In fondo cosa ha detto di male? Vedi? Sono il solito insicuro di merda. Non è stato così scontroso. Ma che dico. Certo che lo è stato. Cosa si aspettava? Che dopo tutto quello che ho passato me ne uscissi così tranquillamente a dirgli "ciao Lou, come stai? Grazie tanto per aver messo i miei tatuaggi come sfondi delle canzoni, l'ho tanto apprezzato, buon proseguimento di giornata" Ma vaffanculo Lou. Ok si forse dico cose senza senso, ma tu resti un coglione. E pure io.

Il tormento interiore dei miei pensieri sconnessi e incoerenti viene interrotto da una notifica sul telefono.

L: Comunque mi fa piacere che ti siano piaciute, le ho scelte con cura. Strano comunque, anche io sono sicuro di aver già visto qualcosa di simile, più volte ;)

Ho perso di nuovo un battito. Leggo e rileggo e fatico a crederci. Mi sembra tutto un fottuto sogno. Quanto mi è mancato, parlare con lui. Mi chiedo spesso dov'è, cosa fa in un preciso istante. E ora, in questo momento so che ha speso qualche minuto per rispondermi. So cosa ha fatto, anche se per un brevissimo istante, so che era lì con il telefono in mano. E mi perdo nell'immagine di lui che ride all'idea di avermi attirato nella sua trappola. Ride, e io rido. E tutto quello che mi sono ripetuto tutto questo tempo, le scuse che ho inventato per darmi ragione, crolla tutto, tutto diventa inutile davanti al desiderio di parlare con lui, di sapere che fa, come sta, le novità della sua vita e di raccontargli di me, condividere ogni cosa, anche la più banale, che è successa dall'ultima volta che ci siamo sentiti. Ma ora devo rispondere, e il bastardo non deve sapere quanto io sia già di nuovo irrimediabilmente perso di lui.

Così cerco di capire come colpirlo. Alzo la maglietta tenendola stretta con i denti e mi scatto una foto al volo.

 Alzo la maglietta tenendola stretta con i denti e mi scatto una foto al volo

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H: Ti rinfresco la memoria.

L: oh... fidati difficilmente potrei dimenticare

H: Cosa significa Lou?

L: Cosa significa cosa? E comunque non chiamarmi così...

H: Mi prendi in giro? Pensavi sul serio che non avrei visto le copertine? E non può essere tutto nella mia mente, quelli sono i miei tatuaggi, quindi dimmi che cazzo significa louIS.

L: Sì, sapevo che le avresti viste e sì non è tutto nella tua mente

H: E allora dimmi perché l'hai fatto

L: Perché dovevo scegliere le copertine che rappresentassero meglio le canzoni, e sai benissimo per chi le ho scritte

H: Tutto qui?

L: sì, tutto qui

H: Ok, allora buona giornata

L: aspetta...

H: cosa?

L: mi manchi anche tu Harry

H: chi ti dice che mi manchi?

L: mi hai chiamato lou

H: e quindi? È solo l'abitudine

L: ah.. capisco capisco, ma comunque mi manchi lo stesso

Anche tu, anche tu mi manchi cazzo, ma non te lo dirò. Non ora. Non ancora. Non prima di capire a che gioco stai giocando.

H: dove vuoi arrivare?

L: in che senso?

H: ti conosco, vai al punto

L: Ti ricordo che sei stato tu a scrivermi, io non ho niente da dirti

H: Ok...

Sto ancora digitando la continuazione della risposta, ma lui è più veloce

L: Comunque complimenti

H: per cosa?

L: Ho visto che ti sposi, congratulazioni tesoro

L: Ho visto che ti sposi, congratulazioni tesoro

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Merda, merda, merda.

H: Non crederai mica a queste stronzate

L: certo che no, ma mi stupisce leggere ancora queste notizie sul tuo conto, quando hai accusato me di non essere libero

H: non è la stessa cosa

L: è esattamente la stessa cosa

H: e comunque io non ho mai detto che mi sposo, hanno fatto tutto i giornali

L: andiamo Harry, so benissimo come funziona

H: allora sai anche che non dipende da me, non del tutto almeno

L: lei ti piace?

H: come scusa?

L: lascia stare...

Non so come rispondere. Che dovrei dire? Lo sa che non mi piace. Perché vuole farmi sentire in colpa per una cosa che per anni ha fatto anche lui? Ha questo strano potere su di me, da sempre. Però non posso non rispondere, non ora che finalmente stiamo parlando. So che me ne pentirò. So che ci siamo passati altre volte e le cose non cambiano mai. Ma so anche che in questo momento voglio solo sentirlo. È come se fossi stato in apnea per un tempo infinito e ora sto finalmente respirando.

Però non so proprio che rispondere. Non voglio chiudere la conversazione, serve un messaggio che gli possa permettere di rispondere qualcos'altro.

Mentre penso mi suona il telefono. Perdo mille battiti pensando che sia lui e rispondo senza neanche leggere il nome.

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Note autrice (Giada):

Congratulazioni per le imminenti nozze Harry! Al solito vi ricordo di lasciare qualche commentino se vi va :) Spero vi stia piacendo la storia!

Redeo {L. S.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora