<<Capitolo 3>> Una strana cena

424 30 24
                                    

Arrivò la sera

Io, Emma e Ray venimmo chiamati da Norman

Non mi aspettavo molto dato che ero rimasta molto delusa dal suo comportamento

Arrivammo nel suo ufficio e trovai una cosa molto inaspettata..

Aveva allestito un banchetto solo per noi 4

C'era una tavola piena di pollo, patate, lasagne, insalatone, pasta al forno, bistecche, spremute, torte e pasticcini..

..Era il paradiso

Dopo una stancante giornata piena di sorprese era la cosa più bella trovare tutto quel cibo!

Soprattutto se si è con i propri migliori amici..

Norman ci accolse nel suo ufficio (ufficio per modo di dire, era più grande di tutte le stanze per la notte dell'orfanotrofio messe insieme!) dicendoci:

"Ohh ciao ragazzi.. Che bello vedervi! Scusate se oggi abbiamo avuto poche occasioni per parlare.. Questo è il mio modo per ripagarvi"

Aveva il sorriso stampato sulla faccia, sembrava quasi una barbie

"Allora che ne dite, ci sediamo e iniziamo a cenare?"
disse sempre sorridendo

Io, Emma e Ray eravamo molto felici all'idea di passare una sera solo fra noi e ovviamente accettammo e ci sedemmo subito.

Norman era a capotavola, io e Ray eravamo vicino a lui mentre Emma era seduta accanto a me.

Prima di iniziare a mangiare sentimmo Norman prendere una forchetta e sbatterla contro il bicchiere di vetro dicendo:

"Buon appetito amici miei, vi ringrazio per essere ancora vivi!"

Noi lo guardammo con gratitudine facendo un accenno di inchino e poi finalmente iniziammo a mangiare.

Ognuno aveva scelto un pasto diverso con cui iniziare: io avevo deciso di partire dal pollo e dalle patate, Emma dalla pasta al forno e Ray e Norman dalle bistecche ben cotte.

Cominciammo a parlare dei nostri ricordi trascorsi in orfanotrofio, parlammo dei giochi che facevamo, degli scherzi, delle amicizie.. e arrivò anche ciò che desideravo da un bel pezzo.

Parlammo delle cotte.

Ci fu un po' di imbarazzo una volta arrivati a quel discorso. Decidemmo così di giocare a "hai mai" per scaricare la tensione

Quando fu il turno di Emma già potevo immaginare quale fosse la sua domanda per me, visto che spesso mi confidavo con lei.

"ALLOOORA.. T/N..
hai mai provato qualcosa per Norman?" *faccia maliziosa e risatina*

AHH quanto avrei voluto uccidere Emma in quel momento, ma infondo le volevo bene..

.. infondo.

Era tutto così bello, nonostante la situazione estremamente imbarazzante, ma forse avrei potuto finalmente dire ciò che provavo..

si.
era il mio momento.

Anche se erano passati alcuni minuti potevo fare comunque in tempo..

Se solo non fosse stato per qualcuno.

Quel momento venne interrotto da quel guastafeste di Ray che fece una domanda totalmente inappropriata.

"Vabbè. t/n non sa rispondere. Ora che ci abbiamo finito smettiamola di fare le marionette e giocare come i bambini. Quali sono le tue intenzioni, Norman? "

Ecco, porca puttana.

Lo ammazzo, giuro. Domani mattina lo ammazzo.

Norman cambiò espressione in un millisecondo, mi fece rabbrividire.

Diventò incredibilmente serio e disse con voce decisa:

"Vedo che sei rimasto uguale, Ray. Bene ahahah! Mi hai sgamato! Nessuno riuscirà a fermare ciò che ho in mente, nemmeno voi. Ho già deciso, ucciderò tutti i demoni per creare un mondo migliore."

Ci fu qualche secondo di totale silenzio, sembrava che anche le mosche avessero smesso di respirare.

Io ed Emma quasi come per telepatia ci fissammo a bocca aperta, credo che in quel momento noi stessimo pensando alle stesse cose.

Ray rimase impassibile, come se già sapesse tutto.

Poco dopo disse:

"Maddai Norman! Come sei coraggioso, addirittura UCCIDERLI TUTTI? MA AHAHAHAH! Come credi di fare?!"

lui rispose con fierezza:

"Come sei spiritoso Ray, vedo che sei rimasto indietro. Vedete, ci sono un sacco di cose che non sapete di me"

Io ormai ero zitta da un bel po', era come se non riuscissi a parlare, come se mi fosse morto qualcuno davanti..

e quel qualcuno era il mio Norman.

Emma non si perse d'animo e in modo disinvolto chiese:

"Davveeroo? Allora raccontaci Norman! Quali cose non sappiamo?"

Sembrava una domanda innocente, non era stata pronunciata in modo provocatorio o ironico..

Beh.. infondo era di Emma che si trattava!

Norman quasi con aria di sfida aprì la bocca per raccontare della sua nuova vita,

ma fummo interrotti dal rumore della porta.

"Ma.. Non ci avete invitati?"


Questo capitolo finisce qui,

Non so, ditemi se volete che allunghi i capitoli perché a me sembrano un po' corti, fatemi sapere..

Spero vi sia piaciuto :)

𝚗𝚘𝚛𝚖𝚊𝚗 𝚡 𝚛𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛// •𝐝𝐨𝐧'𝐭 𝐥𝐞𝐭 𝐦𝐞 𝐠𝐨•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora