(2023)
Chi lo avrebbe mai detto che i loro venerdì sera si sarebbero potuti trasformare in un'ordinaria discussione a letto, con un foglio in bella mostra da una parte e la penna nella mano di Claudio dall'altra?
E soprattutto, chi avrebbe mai immaginato di stilare una lista di pro e contro così lunga?
Claudio pensa che solo Alice avrebbe potuto convincerlo a perseguire quell'assurda idea e di metterla nero su bianco, con quelle doti particolari tutte sue in grado di trarlo in inganno.
Lei, intanto, sghignazza in sottofondo e lo prende in giro perché ha diviso compitamente il foglio in due colonne, con tanto di rettangoli accuratamente disegnati.
Al momento lo sta berciando poiché riesce ad essere meticoloso persino di fronte ad una cosa tanto spontanea, ma quando Claudio fa il finto offeso lei accarezza col capo la sua spalla e mormora qualcosa che non gli fa fluire del tutto il sangue al cervello, pur essendo ben poco udibile.
«Stiamo considerando tutti i pro e contro?»
Claudio volge lo sguardo in sua direzione e la sorprendente prodezza di riflessi di Alice ha la meglio, poiché afferra il foglio di carta e lo avvicina accanto all'abat-jour.
«Contro?»
Lo rimbrotta, lanciandogli un'occhiata che potrebbe definire terminale.
«Hai capito» sovviene con inusuale calma. «A livello di organizzazione...»
«Non andiamo forte nemmeno adesso, ma ce la facciamo sempre» Alice fa una breve pausa. «A livello economico...»
Alice inclina il capo di lato, Claudio rivanga nei ricordi dell'infanzia per qualche attimo.
«Hanno inventato una cosa chiamata riciclo» proferisce a ragione, avendolo sperimentato sulla sua pelle.
«A livello di tempo. Dovremo dividerlo equamente...»
«Mi impegno solennemente a non mandarli in psicanalisi per questo» Alice alza la mano a mo' di giuramento, poi incrocia l'indice e il medio. «Giurin giurello.»
Tutto molto cabarettistico se non altro, pensa Claudio.
La discussione è già di per sé alquanto paradossale, non serve gonfiarla ancor di più. Tutto questo, però, sfugge alla parte più razionale di Alice, la quale si esibisce in moine che nemmeno Chiara sarebbe pronta a intentare.
«Sono serio.»
«E pure io. Sennò non farei giurin giurello.»
Sfortunatamente per lui, lo dice piuttosto seriamente.
«Hai di nuovo assaggiato gli omogenizzati?»
«Solo un po'. Perché?»
«Si spiegano tante cose.»
Alice gli dà una pacca così forte sul braccio da lasciargli il segno di cinque dita ben impresse.
«Almeno sappiamo che ci mettono il ferro per davvero» ironizza Claudio, massaggiandosi la parte incriminata.
Poi si fa serio sul volto, o forse è solo il suo velatissimo modo di mostrarle un gesto di tenerezza, fatto sta che le parole si perdono nell'aria e non rimangono altro che gli sguardi. Quei maledetti sguardi profondi e magnetici, pur dopo tanti anni.
Alice arrossisce di scatto come una scolaretta e deve ringraziare l'ombra della notte mista al chiaroscuro della stanza, altrimenti Claudio si starebbe già facendo beffa di lei.
«Che c'è?»
Claudio le sfiora con l'indice l'incavo del collo, le ravvia i capelli all'indietro e arriva sino alla spalla, laddove tentenna un po'.
«Stavo già fantasticando sulla prossima C.»
Alice socchiude un po' gli occhi, avverte ancora il passaggio del suo tocco sulla pelle.
Un'ultima occhiata alla pseudo-lista, l'argomento più avvincente delle loro serate da qualche tempo a quella parte, convenendo mentalmente che non sono mai stati così bravi a seguire i piani.
L'istinto, l'irrazionalità, la sentimentale imprudenza trionfano su tutto quando si tratta di loro.
Alice lancia il foglio di scatto, arriccia il naso e lo punzecchia in quella maniera tutta sua.
«Belli i tempi in cui fantasticavi su di me.»
«Fantastico sempre su di te, Sacrofano.»
Eccolo lì, quello sguardo cafone e quel tono di voce malizioso e sarcastico a cui è difficile resistere troppo a lungo.
La Confortite acuta agisce grossomodo come la Kriptonite, le avvertenze suggeriscono che gli effetti indesiderati potrebbero protrarsi ancor più a lungo e in maniera decisamente più resistente.
Pur tuttavia, è una debolezza che non la fa indugiare oltre e così lo stuzzica ulteriormente giocherellando con due dita sul suo sterno, avvicinando il viso affinché i loro nasi si sfiorino.
«Uhh, sempre. Siamo seri» fa una torsione tale da ritrovarsi ad occupare tutto il suo spazio vitale, le mani saldamente ancorate alle sue spalle. «Nessun bisogno di fantasticare oltre, Dottor Conforti.»
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Ieri, oggi, domani
FanfictionQuesta storia è uno spin-off dalla raccolta "Pacchetto completo" - Nove (lunghi) mesi Serie di one shots e flashfic dedicate ad Alice e Claudio e, come da titolo, coprono varie parti della loro storia passata, presente e futura. Il titolo è un omag...