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il volo è durato un eternità, mi sembrava quasi di aver finito una stagione intera, e come se non ci bastasse ho fame, tanta fame e come la stupida ho dimenticato di portare qualcosa da poter mangiare durante il viaggio, ma va bene lo stesso.

appena atterrati, prendo subito i bagagli e mi dirigo verso il primo taxi che trovo, mio fratello mi aveva scritto la via su un fogliettino, ma siccome non mi andava di parlare dopo ore interminabili di viaggio e con la pancia vuota, diedi direttamente il bigliettino al taxista che mi sorrise vedendomi impacciata nel parlare e partì.

mentre attraversavamo le vie di Londra ero sempre più stupita della bellezza di quella città e di cosa potesse aspettarmi da lì a pochi mesi, e infondo potevo ambientarmi già da subito se avessi trovato le persone giuste.

e sinceramente non volevo dire a Millie o a quei due deficenti che andavo a vivere con un amico di mio fratello, avrebbero pensato male quando io sono qua solo per studiare e fare nuove esperienze.

"prima volta qui?" il taxista mi distrasse dai miei pensieri

"beh si, è un po' tutto nuovo per me"

"frequenti la Yale?"

"si...ma lei come fa a saperlo"

"non si vedono molte ragazze come te in giro" disse sorridendo

non mi metteva inquietudine, anzi volevo chiedergli a cosa si riferisse ma eravamo già arrivati, quindi pagai e scesi da sola i bagagli.

guardai la casa che avevo di fronte, non era ne troppo grande ne troppo piccola, la cosa che mi piaceva è che era totalmente bianca, era a due piani e sembrava esserci un giardino immenso, sarebbe perfetto per dipingere all'aria aperta, e infine sul portico di casa c'era una piccola dondola.

sorrisi instintivamente e andai davanti la porta, feci un grosso respiro prima di bussare, ma la porta fu aperta quando avevo ancora la mano in aria.

davanti a me si presentò una figura di un ragazzo, alto quanto Jae, capelli castani, corporatura normale, ero rimasta ferma, come la stupida a fissarlo, ma qualcosa in lui mi colpì...una cosa che trovo unica solo in una persona, e questo mi sembra strano, i suoi...

"ehi amico che fai? falla entrare"

"la conosci?"

"si è la mia nuova coinquilina, la sorella di Martell"

odio essere riconosciuta come la sorella di Jae, dovrebbe essere il contrario, andiamo sono più grande io.

il ragazzo di prima si spostò e io sorridendo falsamente entrai e mi guardai intorno.

"scusami per lui stava per andare via"
mi giro verso quello che doveva essere William, lui è diverso dal ragazzo di prima, ha i capelli lisci biondi e gli occhi azzurri, sembra un ragazzo apposto, mi ci troverò sicuramente bene.

"no tranquillo, stavo per bussare, sono appena arrivata ed ero abbastanza spaesata" sorrisi.
"comunque sono Hasley, ma chiamatemi Has, non mi piace molto il mio nome"

"penso tu già sai chi sono io, questo imbecille accanto a me è Louis, il mio migliore amico, lo vedrai spesso in giro per casa, passiamo la maggior parte del tempo assieme"

mi girai verso il ragazzo che continuava a guardarmi scrutandomi dalla testa ai piedi, gli sorrisi e tornai a guardare William

"oookay, potresti dirmi se la mia attrezzatura è arrivata?"

"oh si è arrivata, l'ho messa in camera tua, salendo infondo a destra, hai una camera particolare, spero ti piaccia"

"grazie mille, ora vado a sistemare le mie cose"

te lo si leggeva negli occhi\\ Louis PartridgeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora