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oggi, 7 settembre, la mia sveglia suona alle 6 di mattina, non avrei mai creduto che attivare la sveglia così presto dopo un'estate passata a dormire fino alle 11 fosse così tanto orribile, la scorsa notte ho dormito si e no 2 ore per una forte ansia che mi persuadeva, ma mi rifarò una bella dormita in aereo.

già l'aereo...ODDIO L'AEREO
con uno scatto fulmineo mi alzo dal letto e corro subito in bagno, oggi devo prendere l'aereo per andare alla Yale, o meglio dire, per andare nel mio fututo appartamento, l'appartamento non è molto lontano dall'università quindi direi di aver scelto proprio bene.

scaccio via i miei inutili pensieri e mi preparo un bagno caldo, inutile dire che esco in nemmeno 5 minuti, asciugo i capelli e li lego in una coda alta e subito corro in camera a vestirmi. Mamma dice sempre "in aereo si sta comodi, quindi non capisco perchè dovresti vestirti in modo elegante"  prendo tesoro delle parole di mia madre e metto un pantalone della tuta grigio con sopra un body leggero nero, fa ancora caldo essendo fine estate.

come scarpe metto le solite Air Jordan 1 mid e prendo le mie valige con il mio borsone, tempo fa avevo fatto spedire all'appartemento tutta la mia attrezzatura per l'università, perchè se no sarebbe stato sfaticante portare tutte quelle cose.

scendo al piano di sotto dove trovo già mio fratello Jaeden e mia madre, saluto entrambi con un bacio sulla guancia e mi preparo il mio amatissimo caffè macchiato.

Se ve lo stesse chiedendo Jaeden è un anno più piccolo di me, frequenta ancora l'ultimo anno di liceo e poi vorrebbe fare un'università a New York, ha sempre amato quella città, Jaeden è più alto di me, ma del resto siamo abbastanza simili, capelli castani lui, io neri, corporatura magra lui, io ne più ne meno, e infine gli occhi, i suoi occhi sono di un verde smeraldo, gli unici al mondo che amo, io invece castani, beh avete capito che prima quando ho detto che eravamo simili ero ironica.

finisco il mio caffè e vado a prendere il telefono sotto carica e poso il caricatore nello zainetto, scendo e vedo mia madre uscire e Jaeden davanti la porta.

"dai Has andiamo" mi richiama Jaeden

"si Jae aspetta un attimo" dico cercando nel porta gioielli

"Hasley se non ti sbrighi perdi il volo"

"si aspet- TROVATO ARRIVO" dico correndo per le scale.
cercavo la collana regalata da mio padre per i miei 18 anni, fu l'ultimo regalo che mi fece prima di morire...sto facendo tutto questo per me si, ma in fondo so che lo sto facendo anche per lui, sin da piccola credeva che con la mia arte sarei arrivata lontano, e nonostante tutto ha sempre creduto in me.

salgo in auto seguita da Jaeden.

"bene, andiamo subito in aereoporto o devo lasciarti dai tuoi amici"

"no mamma tranquilla ho salutato tutti ieri"

mia madre parte e io avvio la mia playlist, sinceramente gli unici che mi mancheranno sono Finn, Noah e la mia migliore amica Millie, del resto ci esco assieme ma non sono eccessivamente legata a tutti loro.

mentre sono a metà della canzone "if i could fly" degli One Direction la macchina si ferma, e costato che tra poco avrò una vita tutta nuova, senza mia madre, millie, i miei amici, la mia vecchia scuola e soprattutto senza Jae.

non prendetemi per drammatica, tornerò per le vacanze ma non vederlo tutti i giorni sdraiato sul divano a mangiare patatine mentre guarda Netlix mi mancherà, anche se tutti pensano che non ci sopportiamo infondo gli voglio un bene dell'anima.

scendiamo e appena appoggio le valige a terra per riposarmi un po' chiamano il mio volo.

"giusto in tempo"
abbraccio mia mamma e le dico che le voglio bene e poi abbraccio forte Jae stringendolo dal collo.

"mi mancherai piccola Has"

"qui il piccolo sei tu, ma per oggi mi accontento lo stesso"
e una lacrima solitaria scende sulla mia guancia

"ci vedremo spesso Has, non vai via per sempre"
si stava sforzando per non piangere, lo vedevo da qual luccichio nei suoi occhi che li rendeva lucidi.

"mi raccomando, stai attento, non voglio vedere più questi occhi bellissimi lucidi okay Jae"

annuisce e mi abbraccia

"vi chiamo appena atterro"
do un ultimo bacio sulla guancia a Jaeden e un altro a mia madre e salgo sull'aereo, prendo posto accanto al finestrino e metto il portatile sulle gambe e ci collego le cuffie, Finn e Noah mi avevano consigliato qualcosa da fare durante il viaggio, ma niente era ottimo, così scelsi la cosa più facile, serie tv e se dopo mi andava un po' di musica.

ero felice di star realizzando i miei sogni, perchè parliamoci chiaro, andare alla Yale è il mio sogno fin da bambina, e ho messo da parte soldo per soldo, impedendomi alcune volte dei vestiti o magari delle comodità che alla mia età avevano tutti, eppure non mi pento di nulla, se sono su questo aereo lo sono per me e per mio padre.

io sono quella della famiglia che ha preso meno bene la sua morte, ero molto più legata a mio padre rispetto a mia madre, per carità è una mamma eccezionale, ma il papà è il primo amore di ogni figlia, e lui era così per me, ero orgogliosa di lui come lui lo era di me, lui mi ha fatto continuare gli studi al liceo per l'arte, lui mi portava nei musei, lui mi ha comprato la prima tela e il primi colori.

lui mi ha insegnato molte cose e gliene sono così grata.

ora però chiamo Millie prima che l'aereo parta, vado su facetime e clicco sul suo contatto, risponde subito e noto che insieme a lei ci sono anche Finn e Noah.

"ah ah ah bene, io me ne vado e voi fate festa?"

"che sei stupida eh"

" parla Noah-sonostatobocciato4volteall'esamediguida"

"eh ma così non vale, non è colpa mia se stavo investendo una signora, era lei in mezzo alla strada"

Finn mi guarda esasperato

"per favore torna presto"

"vi farò dei biglieti per venirmi a trovare ogni tanto, non vi abbandono di certo"

"lasciando stare questi due idioti, dimmi Has, sai già chi sarà il tuo coinquilino"

"coinquilinO?" dicono contemporaneamente Noah e Finn mentre Millie li guarda stranita

"non glielo hai detto?"

"pensavo ci pensassi tu Millie"

"io? tu vai a vivere con uno sconosciuto, non toccava a me dirlo"

butto la testa all'indietro e torno a guardare i miei due amici sorridendo.

"bene, si, non trovavo un apparteamento vicino l'università quindi ho pensato che non importava se avevo un conquilino maschio, cioè mica mi mangia"

" no potrebbe solo stuprarti"

"o peggio ucciderti"

"perchè siete così drammatici voi due"

"va bene va bene, vogliono dirti in modo affettuoso di stare attenta, vero ragazzi?"

tenta Millie, Finn  sta per parlare ma lei lo fulmina con lo sguardo

"si, vero, ha ragione Millie"

scoppiamo tutti a ridere e una voce, presumo quella del pilota, dice di allacciarsi le cinture perchè stavamo per decollare.

allora salutai i miei amici che mi dissero di richiamarli appena arrivata all'appartamento e chiusi la chiamata, e successivamente attaccai la serie tv pronta per il viaggio.

sperando che nulla andrà male alla Yale, giusto?

te lo si leggeva negli occhi\\ Louis PartridgeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora