Sterek (mate of a sour wolf)

Sei tu

(Derek)
Non può essere, starà sicuramente mentendo ''Non dire assurdità! Mia sorella é un'Alfa, non può essere morta così facilmente!''
Lo vedo avvicinarsi guardandomi con tristezza...no, non é vero. Il suo battito cardiaco tuttavia non lascia ombra di dubbio: sta dicendo la verità.
''Derek...vorrei tanto non fosse così, ma questa é la verità e tu lo sai, l'hai sentito dal mio battito, no?'' come fa a sapere...''Come sai che posso capire se menti dalle tue pulsazioni?'' ''Oh Derek, ci sono tante cose che so ormai su voi lupi, in fondo faccio anche io parte del branco!'' avevo dimenticato che anche lui é un membro del branco di McCall... vorrei tanto sapere cosa abbia di così speciale da farlo entrare in un branco nonostante sia umano.
I pensieri ritornano a quello che mi ha appena detto e un senso di vuoto pervade tutto il mio corpo. Era una dei pochi familiari che mi erano ancora rimasti e soprattutto mia sorella. Ancora una volta sono rimasto solo...forse non ho diritto alla felicità.
Mentre sono perso tra i miei pensieri, sento due braccia circondarmi improvvisamente. Stavo per scrollarmi di dosso quel ragazzino, ma provo un inspiegabile senso di pace al suo contatto e decido di rimanere così ancora un po'.
Sento poi qualcosa di umido bagnarmi la maglietta e mi accorgo che sta piangendo silenziosamente. Perché? Perché sta piangendo? Forse per me? A questa ultima domanda il mio lupo ulula come se fosse preoccupato per lui(?) Cosa? É così strano...com'è strano che faccia le fusa quasi per la sua vicinanza.
''Hey ragazzino, perché piangi?'' é confuso, come se non si fosse accorto di star piangendo.
''Sei mio amico...mi fa male vederti soffrire'' rimango qualche secondo in silenzio. Per qualche ragione quella parola 'amico' ha fatto ringhiare il mio lupo, come contrariato, quasi offeso. Poi come istintivamente volgo lo sguardo al suo addome gonfio.
''Dovresti pensare ai tuoi figli... lo stress può mettere a rischio la loro salute'' le parole mi scivolano di bocca senza neanche accorgermene.
Lo vedo sorridermi con dolcezza, cosa che non mi capita da tanto tempo ormai. Mi prendo qualche minuto per ammirarlo: é come se in qualche la sua presenza lenisse il mio dolore e lo facesse quasi scomparire. Mi irrito al pensiero che sia solo ad affrontare la gravidanza ''Chi è il padre? Perché non é qui con te ad aiutarti?'' ''Non sono affari tuoi...'' ''Perché allora sento che lo sono!? Basta tergiversare, dimmelo una volta per tutte!'' non ce la faccio più, ho bisogno di saperlo ''Sei...'' ''Sono cosa?'' ''S-sei tu.''
No. Non posso essere io. Sono io? PERCHÉ SONO IO!? ''Balle, non posso essere io'' ''Ah davvero? E come fai ad esserne così certo?'' ''Ma dai! Non sei affatto il mio tipo! E poi lo sentirei, non credi?'' sul suo viso aleggia un alone di tristezza e il mio cuore perde un battito. Improvvisamente mi prende la mano e la posa sul suo grembo. É un attimo. Sento un calore pervadere tutto il mio corpo. Non c'é dubbio: sono i miei cuccioli.