Buonsalve!Chiedo scusa per il ritardo, ho impiegato più tempo di quanto pensassi a scrivere questo capitolo, d'ora in poi spero di riuscire a pubblicarne almeno uno a settimana.
Incrociamo le dita!
Buona lettura!
3. Sospetti
È bene sospettare di tutti, finché non si riesce a dimostrare che sono innocenti.
(Agatha Christie)
Blaise Zabini provava una soddisfazione che sfociava quasi nell'euforia, da quando aveva consegnato il primo racconto a Hermione Granger e Draco Malfoy.
Tutta la noia che aveva provato le prime due settimane di scuola, quando era stato accolto dalla solita monotonia — monotonia che sembrava impregnare ogni parete e studente e insegnante di Hogwarts — era evaporata come per magia, sostituita da un nuovo esaltante obiettivo.
Se doveva essere completamente sincero con se stesso, Blasie doveva ammettere che osservare la reazione di Malfoy al racconto era stato, ovviamente, molto interessante e divertente; ma marginale, rispetto a quello che provava quando lui e Pansy si incontravano segretamente nella sala comune di Serpeverde, nel cuore della notte, per modificare i racconti di Millicent.
Blaise aveva scoperto che adorava il leggero rossore che si diffondeva sulle guance di Pansy, quando lui leggeva dei paragrafi ad alta voce, e più di una volta era certo di averla vista premere con forza le gambe l'una contro l'altra, gesto che lui non aveva potuto fare a meno di imputare all'eccitazione.
Dopo la mise accattivante della prima sera, quando Pansy era arrivata con una leggera vestaglia color menta, la ragazza eveva iniziato a indossare pigiami meno seducenti, abbandonando le camicie da notte per maglioni sformati e pantaloni lunghi e larghi.
Zabini, quando se ne era reso conto, non aveva potuto fare a meno di chiedersi quale fosse il motivo dietro a un simile cambiamento di vestiario, ma non aveva ancora trovato il momento giusto per porre una simile domanda senza sembrare troppo interessato, quindi continuava a domandarselo in silenzio; gli occhi che accarezzavano il corpo troppo coperto della ragazza con nostalgia e un pizzico di rassegnazione.
Dopo il loro primo incontro, Blaise aveva stabilito di vedersi con Pansy ogni sera per un'oretta circa, poi aveva dovuto essere realistico e diminuire gli incontri; non perché non gli piacesse passare del tempo con Pansy, ma semplicemente perché si era trovato a dover fare i conti con la realtà dei fatti: Millicent Bullstrode aveva scritto solo una decina di racconti nell'arco dell'estate e delle prime due settimane di scuola, non abbastanza per poter continuare a torturare Granger e Malfoy a lungo, a meno che non fossero stati attenti.
In un primo momento, Blaise aveva pensato di far trovare alle due cavie del suo inusuale esperimento un racconto erotico al giorno, ma ciò avrebbe voluto dire limitare la loro tortura — e i suoi interessanti incontri con Pansy — a dieci miseri giorni, nel caso in cui Millicent non fosse riuscita a imbrattare nuove pergamene di storie sconce.
Dopo averci riflettuto attentamente, Blaise era giunto alla conclusione che, per il momento, avrebbe dovuto limitarsi a consegnare a Malfoy e alla Granger un racconto a settimana.
Troppo poco, a suo parere — il Serpeverde aveva sperato di poter tortutare con maggiore assiduità i due Capiscuola — ma a meno che non avesse deciso di scrivere personalmente le storie da consegnare, doveva arginare la propria impazienza e cercare di prolungare l'esperimento il più a lungo possibile, facendosi bastare i dieci racconti già terminati da Millicent.

STAI LEGGENDO
Be my sin
FanfictionBlaise Zabini si annoia terribilmente e decide di esplorare un nuovo hobby, Pansy Parkinson scrive i temi altrui in cambio di galeoni, Luna Lovegood continua ad essere la solita Luna di sempre (o forse qualcosa è cambiato?), Theodore Nott ha una tre...