5. RiflessioniNessun problema può resistere all'assalto di una riflessione approfondita.
(Voltaire)
La sala comune di Serpeverde era quasi compleatamente deserta il martedì sera, intorno alle undici.
L'unica ragazza che occupava uno dei tavoli a quell'ora tarda era Pansy Parkinson, intenta a completare il tema di Pozioni che Daphne le aveva commissionato, promettendole in cambio sei galeoni.
Il tariffario di Pansy partiva da un minimo di due galeoni, per un compito che avrebbe potuto ottenere non più di un Accettabile, quattro galeoni per un tema da Oltre Ogni Previsione e sei galeoni per un Eccezionale.
Pansy conosceva i rischi di scrivere temi in cambio di denaro — tra i quali la sospensione e addirittura l'espulsione — ma col passare degli anni aveva raggiunto una sicurezza, derivata dall'esperienza, che sfociava ampiamente nell'arroganza.
Pansy Parkinson era arrivata addirittura a discutere di pagamenti in Sala Grande — malgrado il tavolo dei professori — consegnare temi in Biblioteca — ignorando gli occhi attenti di Madama Pince — riscuotere denaro durante le lezioni —non preoccupandosi di poter essere scoperta.
Era dal terzo anno che aveva iniziato quell'attività e aveva, grazie alla sua parsimonia, raccolto un sostanzioso gruzzoletto, pari a 762 galeoni 5 falci e 8 zellini; ma avrebbe potuto risparmiare di più, se non avesse speso parte dei guadagni in smalto nero a lunga durata e se il settimo anno la maggior parte degli studenti non fosse stata troppo spaventata dei Carrow, per rischiare una Maledizione Cruciatus per così poco.
Quando Blaise le chiedeva il motivo di quel contrabbando segreto e illegale, facendole notare che senza quel lavoro extra avrebbe potuto tranquillamente tenere testa ad Hermione Granger e Draco Malfoy in classe, Pansy rispondeva sempre che le piaceva il brivido del rischio e che la divertiva il pensiero di fare fessi i professori, che si credevano tanto intelligenti.
Non aveva mai confessato a nessuno il vero motivo dietro al suo contrabbando, nemmeno a Blaise, malgrado la profonda amicizia che li legava.
Pansy interruppe, momentaneamente, la scrittura del tema di Pozioni per Daphne e si passò una mano sugli occhi stanchi.
Dire a Blaise la verità avrebbe significato esporre il lato più fragile di se stessa, quello che cercava sempre di nascondere a chiunque, e per ottenere cosa, poi? Compassione e paroline dolci?
Pansy non aveva bisogno né di paroline dolci, né di compassione; quello di cui aveva bisogno erano galeoni, molti galeoni.
Il piano era nato l'estate prima del terzo anno e Pansy l'aveva avviato appena aveva messo piede sull'espresso per Hogwarts, iniziando, con l'aiuto di Draco e Millicent, a far girare la voce che, al giusto prezzo, avrebbe completato i compiti di chiunque fosse stato in grado di pagare.
I suoi primi clienti — e coloro che si erano rivelati essere veri e propri abitué — erano stati Tiger e Goyle, entrambi bisognosi di aiuti extra, per superare gli esami e consegnare in tempo le ricerche scritte.
La sua cerchia di affezionati clienti si era allargata con il passare dei mesi e degli anni.
Millicent Bulstrode, Daphne Greengrass, Theodore Nott, perfino Draco Malfoy aveva chiesto il suo aiuto, il sesto anno, per un paio di temi.
Dean Thomas di Grifondoro le aveva commissionato un tema di Divinazione il quinto anno, Justin Finch-Fletchley di Tassorosso aveva chiesto aiuto per un tema di Storia della Magia il quarto anno e aveva continuato, saltuariamente, a pagarla per i suoi servizi, perfino Marietta Edgecombe di Corvonero si era abbassata a chiedere il suo aiuto per una ricerca di Trasfigurazione particolarmente complessa.

STAI LEGGENDO
Be my sin
FanfictionBlaise Zabini si annoia terribilmente e decide di esplorare un nuovo hobby, Pansy Parkinson scrive i temi altrui in cambio di galeoni, Luna Lovegood continua ad essere la solita Luna di sempre (o forse qualcosa è cambiato?), Theodore Nott ha una tre...