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La sveglia suona alle 6:30 del mattino
e come al solito non ho minimamente voglia di alzarmi perciò prendo il cuscino e me lo metto intorno alla testa sperando di non sentire quello squillante ticchettio della "scatola infernale"sul comodino.
Sul punto finalmente di riaddormentarmi sento una voce dalla cucina che strilla facendomi balzare dal letto:<Maxine sei pronta per il grande giorno?>
Dopo quella domanda senza alcuna voglia di vivere vado in bagno, mi preparo e scendo per fare colazione.
MAMMA:muoviti Max il taxi sta per arrivare!
Se ve lo starete chiedendo io e mia madre ci stiamo trasferendo in una città chiamata All Valley negli Stati Uniti e diciamo che questa idea non mi entusiasma molto dato che dopo che i miei hanno divorziato, entrambi debbano cambiare completamente vita.
...
MAMMA:ecco siamo arrivati, questa è la nostra nuova casa.
Ammetto che non mi dispiace la nuova casa rispetto a quella che avevamo in Canada; è grande, abbiamo la piscina è molto altro.
Appena entrate abbiamo sistemato un po' di cose fino a sera, finché non abbiamo sentito suonare il campanello.
Mia mamma va ad aprire la porta e si ritrova i nostri vicini davanti.
In effetti non mi sono accorta che la finestra della mia camera da su un altra camera della casa dei vicini dove c'è una finestra che da sulla mia; sembrava la camera di un ragazzo, ma dopo qualche minuto passato a fissarla ho deciso di scendere sennò chi se la sentiva dopo mia madre.
Mentre scendo le scale con in aria scontrosa vedo i vicini ma non sono soli: hanno un figlio.
Probabilmente della mia stessa età è molto probabilmente la camera vista prima forse era la sua...
MAMMA:oh eccoti, questa è mia figlia Maxine e ci siamo trasferite dal Canada
X:ho piacere di conoscervi noi siamo i genitori di Eli,ehy magari potete fare amicizia avete la stessa età
MAMMA:buona idea che ne dite di rimanere a cena magari ordiniamo un pizza
X:va bene certo grazie
MAMMA:forza Max andate in camera tua finché non arriva
IO:d'accordo d'accordo
...
Saluti in camera noto che il ragazzo teneva sempre una mano sul suo labbro come se si vergognasse o nascondesse qualcosa, infatti sembrava molto timido; quindi ho deciso di rompere il ghiaccio.
IO:quindi il tuo nome è Eli?
ELI:si (disse introverso)
IO:ehy perché tieni la mano sul labbro?
ELI:...
IO:stai tranquillo scusami, se non voi parlarne non fa niente
ELI:tranquilla in realtà l anno scorso ho subito un operazione al labbro di li non mi riuscivo ad accettare perché tutti cominciavano a prendermi in giro chiamandomi "mostro" perciò di li sono diventato più introverso cercando sempre di coprire il labbro.
IO:mi dispiace tanto, non te lo meriti e poi credo che questo segno ti distingua dagli altri, come posso dire; ti rende unico quindi non pensare ai soliti ragazzacci che pur di sembrare fighi maltrattano gli altri.
In quel momento ci fu uno sguardo intenso tra noi due, mi sono persa nei suoi occhi azzurri come il mare; un mare che sembrava inquieto.
A spezzare quel momento furono i nostri genitori che ci chiamarono perché era arrivata la pizza così scendemmo
...
X:grazie di tutto
ELI:allora ci vediamo domani per scuola (disse con un sorrisetto imbarazzato)
IO:ma certo! ( ricambiai il sorriso)

Ho riscoperto il meglio di me per te//hawk Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora