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Katsuki P

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Katsuki P.O.V.
Mi svegliai per colpa di un raggio di sole, che probabilmente aveva trapassato una tapparella, sentivo male alla base della schiena, ma soprattutto al culo.
Che cazzo è successo!? Pensai, e mi diedi una risposta solo quando feci caso all'odore che mi circondava, ma soprattutto quando mi resi conto che un paio di braccia muscolose mi stringevano i fianchi.
Nell'indecisione tra l'urlare e restare lì, a godermi il calore è il buon profumo offerti da quel corpo,
Iniziai a dimenarmi, strusciando il culo su quella che capii essere la sua erezione mattutina.
Grande, che ne dici se adesso ti continui a far fottere fino a quando non muoverà neanche mezzo muscolo?

Mi immobilizzai di colpo sentendo l'uomo sdraiato vicino a me muoversi e iniziare a respirare più pesantemente.
Adesso sono cazzi tuoi quello che dici.

Sentii dei mugolii provenire da dietro di me e il petto su cui era appoggiata la mia testa si allontanò di poco per poi ritornare come prima.
"Buongiorno direi anche se non mi conosci", mi stava già sulle palle. "Buongiorno sto cazzo, chi minchia sei" di prima mattina sono particolarmente calmo e felice.

"Beh, sono il tipo che ieri sera pregavi di fotterti più velocemente, anche dopo quarto round" arrossii di brutto, Cazzo fra non puoi calmarti un po' a letto, ho male per il tuo culo.

Intanto che io mi facevo complessi menta lui aveva alzato il busto, appoggiando il gomito sul cuscino. "E, comunque adesso tu mi succhi il cazzo, visto che ho un erezione, dopotutto l'hai causata tu" ma stava scherzando?
"Non lo faccio capelli di merda" Bro la stiamo rischiando grossa, no cazzate.

Sentii un movimento violento del letto e improvvisamente mi ritrovai la faccia di quel tipo davanti e le sue mani sulle mie spalle tenendomi bloccato. "Non sfidarmi, perchè ricorda che sei tu quello ammanettato a questo letto, sei sempre tu quello che sta infinitamente sotto e sei sempre tu quello che sta cerca una punizione che ti ricorderai per un bel po'." Non l'avevo fatto incazzare, avevo direttamente schiacciato il tasto Daddy.

Si alzò dal letto e mi fece girare la testa di lato ficcandomi fino in gola il suo cazzo, dovevo lasciarmi andare, o sarebbe stato peggio.
Iniziai a pomparglielo lentamente per poi andare sempre più veloce, ricevendo spinte assestate da quel dio del sesso.
"Vedo che h-hai capito c-che non puoi sfi-sfidarmi. Continua così, p-piccolo" la sua voce roca, cazzo.

E cazzo se continuai, non mi interessava del suo amichetto in gola, se avrebbe continuato a parlarmi così avrei continuato fino allo sfinimento.

"B-bravissimo p-piccolo, sto per v-venire, t-togliti il mio cazzo dalla b-bocca ma resta fermo c-così." e eseguiti subito gli ordini facendomi tranquillamente venire in faccia.
"Sei stupendo con la mia sborra in faccia, sembri così innocente con i tuoi bellissimi occhi rossi lucidi, i tuoi morbidissimi capelli biondi scompigliati e sudati da ieri sera e la tua bocca che oltre a dire cattiverie è brava pure a fare pompini, succhiotti e tutto quello che io le dirò di fare." ero eccitato da morire.

Mi fece girare la testa, stavo guardando davanti a me quando sentii le manette aprirsi.
Iniziai a fissare i movimenti di quell'uomo e vidi che si dirigeva verso un armadio enorme.
" Adesso avrai la tua punizione, ma visto che sono un po' clemente farò scegliere a te ciò che ti spaccherà a metà oltre a me" e aprì l'armadio, era peggio di un sexy shop, plug anali, vibratori, qualunque cosa, corde, frustini, cinture, tutto.

Spalancai la bocca e lui se ne accorse bene "tranquillo piccolo ti aiuterò a scegliere e per prima cosa partiamo dalla corda che sceglierò io" e detto questo prese una delle corde più spesse, appoggiandola sul letto.
"Adesso la scelta starà a te ma direi che per la prima punizione un frustino e un vibratore possano andare bene, che ne dici?" io annuii solamente "Piccolo parla, puoi chiamarmi Daddy, o come vuoi" ha capito subito che non sapevo come chiamarlo.

"Daddy mi potresti dare dei suggerimenti? Non so molto di queste cose" e effettivamente era vero sapevo a mala pena come si chiamavano tutti quei oggetti
"Certamente piccolo allora i vibratori possono essere piccoli o grandi ma per un punizione almeno medio, direi. Mentre i frustini sceglierai tra quelli più fini." ok, ansia.

"Daddy può andare bene il terzo vibratore da destra e il secondo frustino da sinistra?" sono un masochista, è appurato. "Certo baby, è una scelta tua ma adesso piccolo scoprirti dalle coperte, ti voglio vedere tutto." e eseguii l'ordine mentre lui prendeva ciò che avevo scelto poggiandolo sul letto.

"Bravo cucciolo adesso ci divertiamo, basta che ascolti Daddy e impazzirai dal piacere. Adesso allunga le braccia verso la testata del letto e ti legherò con questa corda, così sarai completamente fermo e Daddy non dovrà minacciare il suo piccolo." era eccitante, fottutamente eccitante e sapere che era proprio quel dio del sesso a dominarmi era stupendo.

Mi legò alla testata del letto con un nodo resistente e, successivamente, passò le dita sul mio viso togliendo la sborra che era rimasta in punti per me irraggiungibili, con la lingua, e mi infilò in bocca l'indice e il medio facendomeli succhiare. "Con questi ti preparerò la tua piccola e stretta entrata, così ti entrerà tranquillamente sia il Vibratore sia il mio cazzo." mi piace che mi dica tutto ciò che mi farà mi incita continuare.

Dopo qualche minute che le succhiavo tolse le dita dalla mia bocca, mi fece alzare le gambe e si sedette con queste sulle spalle, sarà doloroso.
Iniziò a massaggiare, con le dita precedentemente lubrificate da me, la mia entrata, già lì iniziai a gemere, ma quando quell'indice mi entrò dentro iniziai a farlo ancora di più.

Faceva male ma non mi importava ero troppo concentrato su quell'enorme dito, a cui se ne aggiunse un altro ansimi a gemiti erano l'unico rumore nella stanza, ed erano i miei.

Faceva male ma non mi importava ero troppo concentrato su quell'enorme dito, a cui se ne aggiunse un altro ansimi a gemiti erano l'unico rumore nella stanza, ed erano i miei

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