13. Long Way Down

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Rimango imbambolata a fissare Tom che sfreccia via con la sua macchina, mentre solleva un polverone che mi va a finire tra i capelli.
Mi metto le mani nei capelli.
Non mi rendo ancora conto di quello che effettivamente ho deciso, ma in quel momento era l'unica cosa che mi è passata per la mente.
Sicuramente ho bisogno di staccare dalla vita quotidiana, da tutto il casino dei paparazzi e di lasciare Niall un po' da solo, ma semplicemente perchè non ho più voglia di vederlo.
Forse dovrei ripensarci, e ascoltarlo effettivamente.
Non mi ha mai mentito in sette anni che ci conosciamo, e in sei di "relazione", ma non sono più sicura di nulla.
Niente di niente.
E mi fa male perchè lo amo e mi fidavo di lui, ma mi sbagliavo.
E non posso restare qui a piangermi addosso, dipendendo da mio cugino che ha più problemi di me.
Ho accettato la proposta di Tom, semplicemente perchè ho voglia di mettermi di nuovo in gioco, senza mollare il giornale e il blog ma allo stesso tempo, pubblicare il mio libro.
ho colto l'opportunità perchè è il sogno di una vita;
da piccola dicevo sempre "da grande vorrei fare musical." cercando di mischiare canto, ballo e recitazione ma, non sono mai riuscita a brillare in nessuno dei tre e perchè insomma, era un sogno abbastanza impossibile. Poi un giorno ho scoperto che forse non ero tanto male nella ricerca di gossip e nella scrittura, perchè piena di fantasia che davvero doveva uscire dalla mia testa. Così, ho cominciato a scrivere esperienze e poesie, raccogliendole in una specie di libro.
E ora Tom dice che conosce una casa editrice e che mi fisserebbe un incontro per parlarne; non potevo non accettare.

Chiamo un taxi, e mi faccio riportare a casa di Lou e Harry, solo che non trovo nessuno;
sicuramente sono usciti e andati in studio, cioè, Harry sarà andato in studio, Lou magari a fingere di stare con Eleanor.
Entro dentro e mi sistemo nel divano con il computer, per cercare il primo volo domani sera per Londra, mentre decido allo stesso tempo di chiamare Trevor per avvisarlo della mia settimana di ferie.
"Signorina Trevis, come sta? E' un piacere sentirla!"
"Ciao Trev. Sto bene dai, te invece?"
"Tutto okay. Quando torna in redazione?"
"Proprio di questo volevo parlarti." mi alzo dal divano e passeggio per il salone perchè non riesco a stare ferma parlando al telefono.
"Dica."
"Andrò a Londra per circa una settimana. Ci sono dei problemi?"
"Non credo capo. Ora chiedo al signor Schmidt."
"Si grazie, se me lo passi gli parlo io."
"Si, attenda un attimo in linea."
"Grazie Trev, sei un angelo."
"Qualsiasi cosa per lei signorina." sorrido mentre attendo di parlare con il mio capo.
"Meghan! Come se la passa?"
"Salve signor Schmidt. Tiro avanti, lei? Sua moglie?"
"Sta un po' meglio, grazie per la considerazione. Che succede? Non la vedo da un paio di giorni."
"Sicuramente ha sentito dello scandalo, no?"
"Ah gia, copertina e prima pagina di tutte le riviste questa settimana."
"Si... ecco vede, ho bisogno di una settimana di ferie per staccare un po'... Vorrei andare a Londra per trovare la mia famiglia, e questo mi sembra il momento più adatto insomma, se a lei non disturba ovviamente."
"No certo Meghan va benissimo, anche perchè non ha mai preso un giorno di ferie quest'anno, se non quelle già programmate, quindi certo."
"Grazie mille, comunque posso aggiornare il blog in qualsiasi momento, se mi arrivano le notizie in tempo reale."
"Stia tranquilla, lasciamo fare a Trevor così non si annoia troppo."
"Va bene, come vuole. Comunque, qualsiasi problema o qualsiasi momento abbia bisogno di me, mi chiami."
"Non si preoccupi Trevis, la lasceremo tranquilla. Si diverta e non pensi troppo. Buona vacanza."
"Arrivederci e grazie ancora." chiudo e mi rimetto alla ricerca del biglietto per la mia città.
Non voglio avvisare i miei, e non penso tornerò a Doncaster per ancora molto tempo.
Voglio dedicare questa settimana solo per me, come non ho più fatto da sette anni a questa parte. Mi manca prendermi totalmente cura di me ed essere indipendente, quindi colgo questa occasione per riflettere davvero su quello che voglio fare nella vita.
Finalmente dopo qualche ora, riesco a trovare un'offerta vantaggiosa ed eseguo la transazione, senza effettivamente rendermi conto che il volo è diverso da quello di Tom, ma non fa niente.

ARMS OF A STRANGER|| Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora