Capitolo 1: L'INCONTRO

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Quella mattina mi svegliai con il sole che filtrava dalle finestre..per sbaglio non le avevo coperte totalmente con le tende la sera prima e che mi colpivano il viso, mi sollevai e guardai l'orologio poggiato sul comodino di fianco al mio letto...erano le 8:30 e sapevo che a breve mi sarei dovuta alzare per andare a prendere tutto il materiale per le lezioni che sarebbero iniziate a giorni.
Appoggiai la schiena alla testiera del mio letto fissando il centro della mia stanza...non avevo affatto voglia di alzarmi, entrare in una nuova scuola; sono una ragazza riservata, timida ho poca autostima, soffro di ansia e di tristezza cronica, sono nata in una famiglia purosangue, rispettata e benestante ma nonostante tutto..questi ultimi due anni non sono stati affatto semplici per me..e ora, al pensiero di dovermi inserire in una scuola nuova, al mio sesto anno, proprio non mi va.
Chiudo gli occhi e cerco di liberare la mente da questi pensieri, li riapro, scendo dal letto e vado in bagno; decido di buttarmi sotto la doccia, una volta uscita mi lavo i denti e nel mentre sento entrare qualcuno in stanza, mi sporgo per guardare chi è e vedo mia madre (Cassandra).
C:"Ciao cara, sei già sveglia?"
Che nervoso quando mi fa sempre queste domande retoriche inutili..però resisto
T/n:"si madre, mi sono svegliata circa un ora fa"
Dico dando un'occhiata veloce alla sveglia sul mio comodino.
C:"Bene, preparati allora e scendi con noi a fare colazione così poi possiamo andare a prendere tutto il necessario, ti ricordo che fra pochi giorni devi partire"
T/n:"Lo so mamma.."
Risposi molto freddamente a quella affermazione, anche lei sapeva benissimo che non ci volevo andare..ma mi obbligarono a tutti i costi, per il mio futuro e per la reputazione della nostra famiglia, che già avevo rovinato.
Mi asciugai velocemente i capelli, mi misi un filo di trucco il necessario per non sembrare una scappata di casa e infine mi vestii, misi dei jeans neri, una semplice felpa bianca non troppo aderente, piuttosto larga, il mio giacchetto di jeans beje, delle calze alte e i miei anfibi anch'essi neri.
Appena finii di sistemarmi scesi giù dalle scale e mi recai in sala da pranzo dove c'erano tantissime cose, tra dolce e salato, per fare colazione.
Salutai mio padre (Noris) che mi fece un sorriso per darmi il buongiorno, mi sedetti a tavola, mi versai un bicchiere di succo d'arancia e mi mangiai qualche fragola
N:"Mangi solo quello ?"
T/n:"Si sono sazia"
N:"Bene allora andiamo"
Uscimmo di casa con la lista delle cose che servivano e ci recammo a Diagon Alley, ci sono stata poche volte in quel posto dato che solitamente tutti i materiali, eccetto alcuni come ad esempio la bacchetta, ce li forniva la scuola senza ulteriori spese.
Salimmo sulla carrozza, mi sedetti e inizia a guardare fuori dal finestrino
N:"Fra poco è il tuo compleanno, potremmo approfittarne per prendere un regalo"
Disse mio padre rivolgendosi a me
T/n:"Padre non ho bisogno di nulla, lo sai che non voglio chissà che grandi festeggiamenti"
C:"T/n, cerca di capire tuo padre, sta cercando di rimediare alla situazione tamponando e sistemando tutte le perdite. Caro potresti invitare anche dei tuoi colleghi"
T/n:"Non capisco perché dovremmo invitare dei colleghi di papà se il compleanno è il mio"
N:"Non fare storie t/n, inviterò solo la famiglia Malfoy, Lucius è un mio caro collega e mi ha aiutato a farti entrare nella nuova scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, poi lui ha un figlio che va nella stessa scuola in cui devi entrare e in più ha la tua stessa età"
C:"Esatto t/n, perciò cerca di comportarti bene"
T/n:"Ma la scuola non sarà ancora iniziata"
N:"Va bene, questo non è un problema almeno farai amicizia con il figlio di Lucius Malfoy prima che incomincino le lezioni.
Cara siamo quasi arrivati, io vado a comprare tutto il necessario e a spedire gli inviti, tu invece porta t/n a comprare un vestito per il suo compleanno"
Appena scesi ci dividemmo e mia madre mi portò nel solito negozio elegante, dopo un ora di metti e togli abbiamo trovato il vestito adatto al mio compleanno, o meglio ciò che andava bene a mia madre..era un vestito particolare, sui toni del grigio, fatto da strati di tulle e ricamato con dei fiori, insieme ho abbinato delle scarpe molto semplici con il tacco grigie

era un vestito particolare, sui toni del grigio, fatto da strati di tulle e ricamato con dei fiori, insieme ho abbinato delle scarpe molto semplici con il tacco grigie

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