5. Rose la santa, col cavolo

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ROSE

"La smetti di fissarmi? Sembri una cazzo di maniaca."

Ah, Scorpius Malfoy e le sue manie di vittimismo.

"Non ti sto fissando."

"Ah, no?"

No, però magari se ti sbottonassi un po' di più la camicia la visuale cambierebbe di bene in meglio.

Piantala Rose.

"No."

"Io dico proprio di si."

Picchiettai le dita contro la mia guancia svogliatamente. "Perché dovrei fissarti, mh? Sentiamo. Alimenterei a livelli esorbitanti la tua vanità."

Il mio istinto mi diceva che ben presto ne sarebbe uscita fuori qualche scemenza da far accapponare la pelle.

"Perché sono bello, figo, sexy e arrapante?" disse il biondo, contando sulle dita della mano.

Scorpius era un eccentrico egocentrico.

E, naturalmente, non c'erano mai state occasioni per convincermi del contrario.

Roteai gli occhi alla sua affermazione. "Vero. Ma i tuoi compiti sono altrettanto belli e fatti bene, per cui preferisco fissare quelli."

Mi guardai attorno con fare annoiato. Scorpius non mi avrebbe mai permesso di copiare i suoi compiti, ma valeva la pena tentare e approcciare con una fugace sbirciatina alla sua pergamena e, perché no?, improvvisarmi sarta e strappargli la camicia di dosso.

Inutile tentare di studiare quando Scorpius Malfoy aveva la mia completa attenzione. 

Era alle prese con i compiti di Aritmanzia e anni di esperienza mi insegnavano che di certo non servivano indumenti per svolgere dei noiosissimi compiti.

Rose Weasley e i film mentali controproducenti prossimamente al cinema.

Il fatto che fosse chiaramente idiota e fan di se stesso non mi impediva certo di fantasticare su una qualche perversione sul migliore amico di mio cugino.

Dopotutto non se ne parlava proprio di copiare i compiti da Albus, il quale era un autentico fannullone rincoglionito scansafatiche che, nella polverosa biblioteca della scuola, fungeva solo da bella presenza. Per il resto non serviva fondamentalmente a niente.

A differenza mia e di mio cugino, erano oramai quindici minuti che la mano di Sophie non smetteva di scivolare sul foglio trasformando l'inchiostro in lettere, le lettere in compiti e i compiti erano proprio quelli che non avevo la ben che minima voglia di fare.

"Non ti si intorpidisce mai la mano, no eh?" dissi in direzione della mia migliore amica e spiaccicai la faccia sulla mia pergamena nuova e sbiascicai una piccola, piccolissima imprecazione contro Merlino.

Sophie alzò il capo, riavviandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. La sottile collana di perle attorno al suo collo brillò. "No...perché?"

Sorrisi angelicamente. "Beh, allora che ne dici di trasferire un po' di talento per i compiti anche a me? Magai sulla pergamena direttamente..."

Scorpius non-mi-faccio-mai-i-fatti-miei-altrimenti-il-mondo-sarebbe-un-posto-noioso Malfoy distrusse le mie speranze in una manciata di secondi. "Ogni volta che Rose copia i compiti, muore uno scienziato. Sophie se le farai copiare i compiti, cambierò idea sui Corvonero."

Albus ridacchiò, sfogliando un libro preso dal tavolo con aria alquanto svogliata. "Perché, che opinione avevi sui Corvonero? Studiosi inaciditi?"

Il Potter aveva numerose ammiratrici della casata blu e argento. A parte Sophie, non sembrava spesso incline a spassarsela con alcuna. 

I corvi in generale non avevano un buon temperamento, soprattutto se si trattava di Serpeverde con i quali erano spesso in conflitto riguardo al Quidditch.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 15, 2021 ⏰

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