First 10/09/2021

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10/09/2021

Chanelle

Non so perché mi guardo allo specchio ogni mattina, come se avessi intenzione di iniziare a truccarmi o aggiustare i miei lunghi capelli.
Faccio una smorfia di disprezzo davanti alla mia immagine riflessa, ripercorrendo ogni singolo difetto del mio corpo.
Le mie lunghe ciocche ondulate mi arrivano fino ai fianchi, ma chi mi conosce mi dice sempre di tagliare i capelli, o di mettere un po' di colore sulle guance, dato che sono sempre così maledettamente pallida.
Persino le mie labbra sono di un rosa chiaro, e la mattina sono piccole e carnose, 'dalla forma di un cuoricino' - dice mia sorella.
Se solo mi vedesse in questa maglia larga e nera ora, mi caccerebbe di casa oggi stesso. Per non parlare della tuta scura che fascia le mie gambe.
Prendo un forte respiro, riprendendo a guardare negli occhi verdi il mio riflesso, come se potesse aiutarmi a dare coraggio a me stessa.

Fino a tre settimane fa facevo l'università e non dovevo preoccuparmi del mio futuro. Mi bastava stare seduta sul letto a risolvere problemi di matematica dalla mattina alla sera, anche solo per distrarmi, ma ora voglio una vita mia.
Una vita indipendente lontano da mia sorella, un lavoro e una casa mia.
Una di quelle che ho sempre sognato, un appartamento piccolo e accogliente al centro di questa città.
Miami mi è sempre piaciuta e non ho intenzione di andarmene da qui, nonostante tutte le offerte di lavoro all'estero. Ma devo assolutamente trovare un'appartamento lontano da questo, il più lontano possibile per evitare di stare tra i piedi di mia sorella e il suo fidanzato.

«Ah!»- spalanco gli occhi e porto una mano all'altezza della bocca per evitare di vomitare quando i gemiti di mia sorella arrivano alle mie orecchie.
Con la smorfia schifata, chiedendomi come facciano a essere così accalorati persino di mattina, mi affretto a fare un paio di passi verso la porta che mi permette di affacciarmi ogni sera al balcone della mia camera da letto, convincendo me stessa che un giorno devo parlare col proprietario per togliere queste maledette scale che portano dritto alla mia stanza.

Al solo pensiero il cuore mi sale in gola, mentre stringo i denti per trasformare tutta la mia tristezza in rabbia, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

'Lui non verrà più.'- sussurro con una voce così bassa che non capisco se l'ho detto veramente o ho solo mosso le labbra, ma prima di sprofondare di nuovo nei ricordi con quello stronzo, raddrizzo la schiena e chiudo la porta rapidamente, assumendo di nuovo una smorfia di fastidio quando altri rumori provengono dalla sua camera da letto.

Non so come abbia fatto a continuare a stare con quel uomo, pur sapendo cosa mi ha fatto suo fratello.
Non pretendevo che si lasciassero, certo, ma nemmeno che mia sorella organizzasse cene con la famiglia di quel bastardo ogni settimana, costringendomi a chiudermi nella mia camera ogni volta che loro mangiano in questa casa solo per non rivedere lui.

Sbatto più volte le palpebre e sbatto il portone alle spalle, pensando che non sia il momento giusto per salutare mia sorella in questo momento.
Le ho già detto che quella di oggi è una giornata decisiva nella mia vita, e forse speravo che mi desse la buona fortuna come ogni sorella maggiore farebbe, ma lei non è come le altre.

Abbiamo una piccola differenza di età, dato che sono di due anni più piccola di lei, ma è sempre stata autoritaria nei miei confronti e le ho sempre dato la possibilità di farlo, stringendo i denti anche quando mi sembrava che esagerasse.
Infondo è grazie a lei se non sono finita adottata in tutti gli anni che abbiamo passato in orfanotrofio.
Mi ha tenuta vicino a se, per poi aiutarmi ad avere una vita.

Se oggi ho un colloquio di lavoro con una delle più grandi aziende di moda di Miami non è solo grazie alle ore insonne passate a studiare, ma anche grazie a lei.

Ex 1 /Lingerie For My Ex (PRIMO LIBRO) || Triologia 'Ex' - New AdultDove le storie prendono vita. Scoprilo ora