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Jisung salì le scale dirigendosi al suo appartamento. Sospirò tra sé, scompigliandosi i capelli. Cominciò a camminare verso il punto in cui si trovava il suo appartamento. Individuò la sua porta, avvicinandosi. Si fermò, sentendo una voce forte e chiara dall'appartamento di Minho.

"Non posso semplicemente dirglielo! È troppo semplice e imbarazzante! E se sbaglio qualcosa e la nostra amicizia va in pezzi..." Si udirono più miagolii. "Lo-lo so, devo dirglielo prima o poi... non posso semplicemente trattenerlo?" Altri miagolii. "Okay! Bene! Glielo dirò prima o poi!" Una pausa di silenzio. "L'ho detto alla fine! Dori, non darmi atteggiamento!"

Jisung non era a conoscenza di cosa o di chi stesse parlando Minho, ma qualcosa a riguardo lo fece sentire fuori di testa. Come se il suo cuore fosse stato preso, squarciato a metà e poi gettato via. Non era sicuro del motivo per cui si sentiva così e preferiva non sapere perché lo fosse. Probabilmente era meglio non sapere perché.

Stava per aprire la porta quando all'improvviso si ricordò dei gatti che aveva lasciato con Minho. Sospirò tra sé, pentindosi improvvisamente di aver sentito per caso quello che aveva detto il più grande. Piagnucolò, andando verso la porta. Bussò dolcemente.

Il suono di passi sparpagliati gli riempì le orecchie, molto probabilmente erano i gatti del più grande. Si udirono dei passi più forti che si avvicinavano alla porta. La porta si aprì, gli occhi di Jisung incontrarono gli occhi di Minho.

Un rossore attraversò il viso di Minho, fissandolo. "J-Jisung! Sei tornato prima, come pensavo."

Jisung annuì. "Mi hanno lasciato andare a casa presto." Abbassò lo sguardo, sussultando quando vide Yune. Si chinò, raccogliendo il suo piccolo corpo.

Minho sorrise. "Si è comportata molto bene." Jisung ridacchiò, sentendola fare le fusa. Minho si guardò indietro. "Fammi prendere gli altri due. Sono scappati da qualche parte." Aprì di più la porta. "Vieni dentro!"

Jisung entrò, tenendo Yune vicino al suo corpo. Sorrise, fissandola mentre lei faceva le fusa, dormendo pacificamente tra le sue braccia. Presto apparve Minho, tenendo in braccio gli altri due gattini. Jisung sussultò quando Minho li mise tra le sue braccia.

"Sono tutti così carini!"

"E molto piccolo." Accarezza quello con la pelliccia nera e piccolissime macchie bianche. "Come pensi di doverli nominare?"

Jisung guardò in basso, pensando tra sé e sé. Indicò e individuò il gatto. "Song." Indicò l'altro gattino, che era tutto nero tranne che per i piedi, sembrava che indossasse calzini bianchi. "Lino".

Minho sorrise, accarezzando l'altro gatto. "Nomi molto carini per loro. Carini proprio come il loro proprietario." Minho arrossì.

Jisung rise, un rossore che gli cresceva sul viso a sua insaputa. "G-grazie!" Si calmò dalla sua risata, guardandolo con occhi molto grandi e luminosi. "Beh... immagino che sia qui che ci salutiamo per ora... finché non ci rivediamo?"

Minho annuì. "In realtà, io-voglio invitarti a fare una passeggiata mattutina? Domani? Prima di lavorare?"

Jisung sussultò. "Mi piacerebbe venire! Adoro passare il tempo con te!"

Minho ridacchiò, guardandolo. "7:00, domani. Capito?"

Lui annuì. "Ci sarò! Ci vediamo domani!" Fece un passo indietro fuori dall'appartamento, Minho si avvicinò e si richiuse la porta alle spalle.

Blue Flowers // Minsung (EDITED)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora