Capitolo 4

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<<Ti piacerebbe andare a scuola?>> le chiese Thor, e a quelle parole Dahlia sgranò gli occhi. <<Intendi in una vera scuola? Con persone della mia età?>> chiese poi incredula, e il dio ridacchiò per la reazione della ragazza ma poi rispose <<Già, pensiamo che sei abbastanza grande per poter controllare i tuoi poteri in caso venissero fuori. Però devi promettermi che starai attenta e che ci chiamerai per ogni cosa, va bene?>>, e Dahlia si buttò felice tra le braccia dello zio esclamando emozionata <<Sì te lo prometto! Non vedo l'ora, quando comincia la scuola?>>chiese impaziente, e prontamente Banner rispose sorridendo <<Tu cominci lunedì, però i tuoi compagni hanno iniziato già da settembre>>.

La ragazza annuì felice, il suo sogno si stava per avverare: sarebbe andata a scuola e finalmente si sarebbe fatta degli amici. Quello era decisamente il giorno più bello della sua vita.

***

Era ormai sera, e Dahlia era già sotto alle coperte a leggere il suo libro per la milionesima volta. Quel libro era Orgoglio e pregiudizio, amava quella storia, riusciva sempre a catturarla. Mentre era presa dalla sua lettura, sentì bussare alla porta. <<Avanti>> disse non staccando gli occhi dal libro, e sentì la porta aprirsi e dei passi farsi sempre più vicini. Alzò lo sguardo solo quando sentì il letto sprofondare, e si ritrovò davanti suo zio Thor che le sorrideva impacciato, così chiuse il libro e si tirò su per poterlo guardare negli occhi.

<<Ancora quel libro?>> chiese il dio riconoscendo la copertina del libro, e la ragazza alzò le spalle e rispose con sufficienza <<Certo, rassegnati non smetterò mai di leggerlo>>, e a quelle parole scosse la testa ridacchiando. <<Volevi dirmi qualcosa?>> chiese Dahlia inarcando il sopracciglio, e lui annuì, e dopo un colpo di tosse disse <<Tra qualche giorno verrà portato qui un prigioniero, ma sarà una cosa temporanea>>. <<Tranquillo, non è la prima volta che imprigionano qualcuno qui, non è un problema>> lo interruppe la ragazza sentendo la voce dello zio farsi sempre più grave, come se fosse preoccupato. Lui però scosse leggermente la testa e proseguì <<Questo non è un prigioniero come gli altri, lui è molto pericoloso, ed è imprevedibile. Non devi avvicinarti a lui per nessun motivo, hai capito?>>. <<Cosa ha fatto esattamente?>> chiese lei curiosa, e Thor rispose  <<Non è importante, tra poco tempo sarà fuori di qui e non sarà più un nostro problema. Fino ad allora devi promettermi che non ti avvicinerai a lui>>. Fece una pausa, e riprese solo quando i loro occhi non si incontrarono <<Dico sul serio, devi promettermelo>> continuò con tono serio.

In una situazione normale lei avrebbe insistito per sapere cosa ci fosse di così pericoloso in lui, ma poteva sentire che suo zio era veramente preoccupato, e decise di fidarsi, così annuì. A quel gesto lo zio tirò un sospiro di sollievo. <<Brava, adesso però riposa che è tardi>> disse sorridendo, e le dette un bacio sulla fronte prima di alzarsi dal letto. <<Buonanotte>> la salutò per poi chiudersi la porta alle spalle.  <<'Notte>> rispose la ragazza, nonostante sapesse che non poteva sentirla.

Si rannicchiò sotto alle coperte pensando a cosa avesse potuto aver fatto quel prigioniero di così tanto sbagliato, ma poi quei pensieri vennero interrotti da uno più importante: l'uomo dei suoi sogni. Lo avrebbe incontrato, e non riusciva a smettere di pensare a dove l'avrebbe portata questa volta. Era sicura che sarebbe venuto, su questo non c'era alcun dubbio, doveva solo addormentarsi, e così fece.

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