Svanita.

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"Bene, bene, bene... guarda quali nomi sono comparsi sulla lista stamattina..."

Hermione decise di ignorare Pansy mentre si sedeva accanto a lei in Biblioteca, con un enorme sorriso sul volto.

"E avete già guadagnato qualche punto". Blaise si sedette di fianco a lei.

Hermione alzò lo sguardo su entrambi e mandò loro un'occhiataccia. "Voi due siete dei selvaggi, ve ne rendete conto?"

"Annotato". Pansy rispose con un cenno del capo.

"Niente che non abbia già sentito". Blaise agitò la mano come se l'affermazione non significasse nulla. "Ma il nostro esserci intromessi e il fatto che tu ne sia consapevole non c'entrano niente". Continuò con un sorriso. "Il fatto che non solo tu e Draco siate in coppia, ma che abbiate dei punti, dimostra solo quanto siate del tutto incapaci di tenere nascosti i vostri sentimenti l'uno per l'altro".

Hermione si strozzò per lo shock e la sua testa scattò per guardare Blaise. "Non proviamo sentimenti l'uno per l'altro - ci siamo semplicemente premuti l'uno contro l'altro mentre parlavamo-"

"Il contatto ravvicinato è due punti". Blaise le ricordò con un cenno delle dita.

"Parlare sporco ne vale tre, se non mi sbaglio". Lo interruppe Pansy, facendo un sorriso a Hermione... sapeva meglio di chiunque altro quali parole sporche potesse uscire dalla bocca di Draco.

Lei scosse la testa e decise di ignorarli. Dopo quello che aveva scoperto da Draco la sera precedente, avrebbe dovuto rimproverarli per aver imbrogliato lei e Malfoy in quel modo... ma sapeva che a loro non sarebbe importato. Per quanto li riguardava, avevano fatto quello che credevano giusto. Anche sapendo di essere stati incastrati, lei e Draco continuarono comunque a percorrere la strada che era stata tracciata per loro dai loro amici.

È per i soldi... per il diritto di vantarsi... avevano intenzione di mostrare ai loro amici e a tutti chi era il migliore a quel gioco.

La sua mente tornò alla notte precedente sulla Torre di Astronomia, come aveva già fatto tante volte da allora. Draco e il suo cappotto... Draco e i suoi capelli mossi dal vento, le sue guance che diventavano rosa... il calore del suo corpo e il bisogno di sentirne di più una volta indossato il suo cappotto... il suo respiro contro il suo orecchio.

Hermione strinse le cosce per la sensazione. Non aveva intenzione di spingerlo contro la ringhiera ieri sera... non aveva intenzione di spingere il suo corpo contro quello di lui così intimamente, non aveva intenzione di sentire quello che aveva sentito. Si era lasciata trasportare tanto quanto lui, al punto che non si era resa conto di aver detto il suo nome invece del suo cognome "Ripetilo..."

Un brivido involontario l'aveva percorsa al tono della sua voce e allo sguardo nei suoi occhi. Era stato un lapsus... qualcosa detto nella foga del momento, che però era riuscito ad ottenere l'effetto desiderato. Aveva intenzione di mostrargli di che pasta era fatta... dare il meglio di sé.

Il suo problema era che si era lasciata trasportare dal momento. Si era ritrovata ad apprezzare la sensazione dei loro corpi uniti e delle parole che le sussurrava all'orecchio... i piccoli gemiti che lui cercava di trattenere mentre le parole uscivano dalle sue labbra. Sapeva di doverlo fermare prima di andare troppo a fondo... e quello successe quando si rese conto di quello che aveva detto... e che lui le stava chiedendo di ripeterlo.

Tornando con i piedi per Terra, Hermione si ritrovò a fare spallucce ai suoi nuovi amici e a riprendere a studiare. "Lo facciamo per i soldi, niente di più". Disse loro in tutta franchezza.

"Quindi è come una transazione commerciale?" chiese Blaise con un sorriso timido. "Vi state essenzialmente prostituendo a vicenda?"

Hermione sgranò gli occhi. "Certo che no". Il suo tono mostrava la sua irritazione. "Ma sono solo affari..."

The Carnal Club - Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora