22 Novembre, 2018

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-Ohhh sei ancora tra noi?-

La voce di Nelson mi ha fatto vibrare i timpani.

-Si ero solo sovrappensiero...-

-Certo, era la tua mente a vagare nell'iperspazio.-

-Sono stanco, devo finire anche di montare...-

-Veramente avremmo riunione caro Cesare sognante, ma scommetto che stavi pensando ad altro... Anzi, a ben altro, di più interessante sicuramente.-

-Vecchio non rompere... Ricominciamo di nuovo? Non ho voglia di sentirti eh...-

-Vèz io ti dico solo che non vai da nessuna parte così. Comunque la riunione non te la scampi, quindi alza il culo dalla sedia e vieni di là che hanno preparato già tutto...-

-Voglio un caffè-

-Non c'è più il caffè, lo sai.-

-Questo è quello che credi... NIIC!-

Non lo vedo e non risponde.

-Nicolinoo!-

Nelson è perplesso...

-Che c'è? Dai che sennò non finiamo più, venite.-

-Si però prima mi fai una pasticchetta?-

Nelson arriccia la fronte, senza riuscire a capire.

-Ecco, ora lo sa anche Nelson ed è finita la pacchia. Ma perchè non puoi trattenerti nella vita, perchè...-

-Abbiamo appena preso uno studio e già ci spacciate droga dentro?-

Nicolas fa finta di niente e va verso la scrivania, prende il suo zaino e tira fuori due capsule del caffè.

-Ah queste sarebbero le pasticche? Ora iniziate a complottare anche sul caffè? Vèz non state bene...-

-Nicolas, sento una mosca fastidiosa... La senti anche tu?-

-Effettivamente si... Ma le mosche non possono prendere il caffè!-

-Scherzate scherzate... Tanto la pagherete tutti e due.-

Nicolas è dietro il muro della cucina a preparare il caffè ora, Nelson poggia i palmi sulla mia scrivania e mi guarda negli occhi.

-Poi non dire che non ti avevo avvertito. Io e Bea ce la sognamo questa complicità... Ma tu fai come al solito, resta nei tuoi binari e fà finta che non ti abbia detto niente.-

Mentre Nelson va verso gli altri, Nicolas arriva con i due bicchierini in mano...

-Ecco qua... Lungo, senza zucchero. Tieni-

Mi dice, mentre si siede di fronte a me con uno dei suoi dolci sorrisi che non sfoggia mai quando siamo in gruppo, sorseggia il caffè, e si siede dalla parte opposta della scrivania, proprio di fronte a me.

-Perchè mi fissi?-

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Le foto catturano i frammenti di tempo.
Detesto tutta quella gente in posa appena vede un obiettivo puntato verso di loro.

Forse è anche per questo che mi piace il modo in cui Nicolas scatta le foto: lui non richiama l'attenzione, non chiede di guardare la macchina fotografica e non pretende le pose da parte dei soggetti...
Lui scatta e basta, cattura i momenti così come sono: mossi, sfocati, felici, malinconici, tristi.
Lui scatta e basta, anche in momenti banali come questo, mentre metto dentro lo zaino le ultime cose prima di uscire dallo studio.

You Wanna Look Back On In The Cold || CesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora