Chapter 3

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                ~ 𝑇𝑈𝑇𝑇𝑂 𝑇𝑅𝑂𝑃𝑃𝑂 𝑆𝑂𝑆𝑃𝐸𝑇𝑇𝑂~

<<Ragazzi, consegnate i fogli!>> Annunciò la Signorina Bustier, allo scadere del tempo.
I ragazzi avevano appena svolto la verifica di letteratura francese, con a disposizione 60 minuti.
<<Bravi, molto bene! Ve le riporterò lunedì.>>
Disse l'insegnante, mentre la campanella suonava, annunciando la fine della terza ora.

<<AHR! Finalmente il cambio d'ora!>> Esclamò Nino, uscendo dall'aula e seguito da Adrien.
<<Hai risposto a tutte le domande?>> Gli chiese quest'ultimo.
<<Si, anche se la penultima l'ho sparata a caso.>>
Spiegò soddisfatto Nino. <<Tu?>> Chiese a Adrien.
<<Si, le ho... aahh...>> Sbadigliò il biondo. <<Le ho fatte tutte... fortuna che le... aahh... ultime erano a crocette.>> Disse.

<<Amico, tutto bene? Non hai un'ottima cera...>>
Lo richiamò Nino, preoccupato, mentre si sedevano su una panchina.
<<Si... ho solo dormito poco. Dovevo ripassare...>>
Rispose Adrien, sbadigliando ancora. Aveva i capelli in disordine e delle occhiaie violacee che gli contornavano gli occhi.

<<Fino alle 2 sei stato a ripassare?>> Gli domandò Nino.
Adrien pensò che alle 2 la notte prima stava riportando a casa l'ennesimo bambino akumizzato da Papillon, a causa di un brutto incubo.
Ma questo Nino non poteva saperlo.
Quindi annuì.

<<Marinette, per una volta non sei l'unica che sembra che non abbia dormito più di due ore... guarda Adrien!>> Disse Alya, mentre si sedeva su una panchina con la sua amica.
<< Sono stata aahh... a ripassare fino alle 2 di notte.>> Spiegò Marinette, ricordandosi che alle 2 di quella notte stesse deakumizzando l'Akuma.
Ma questo Alya non poteva saperlo.
<<Si vede... anche Adrien, ma dico guardalo! Non è mai così... disordinato.>> Disse questa.
<<Oh no! Ma come farà! Oggi Adrien ha un servizio fotografico alle 4:30! Certo che potrebbe tornare a casa, subito dopo scuola, e dormire per circa mezz'ora... ma poi c'è il rischio che...>> Disse una logorroica Marinette.

<<Sisi, Marinette. Andrà sicuramente così. Piuttosto tu... devi dormire e combinare disastri, come al tuo solito... o non sei così tanto misteriosamente impegnata da poter uscire con me e Nino?>> Le chiese Alya.
<<Ah! Oggi devo fare i compiti di fisica per domani, finire di decorare il basco che avevo promesso a mio nonno, e...>> Spiegò Marinette, leggermente incasinata con le parole, pensando che avrebbe dovuto essere pronta se mai Papillon avesse voluto disturbare un po' Parigi.

<<Comunque... se non fai troppo tardi, siamo sul Pont du Gard.>> Disse Alya, alzandosi e avviandosi verso l'aula di chimica, avendo sentito la campanella suonare.
<<Si, certo...>> Marinette era abbastanza titubante sul fatto che sarebbe stata in grado di uscire con loro.

<<Noooo... allarme Akuma!>> Imprecò Marinette, intenta a ricamare l'ultima parte del basco per suo nonno. Fortuna che in camera sua c'erano solo lei e Tikki.
<<In questi giorni Papillon non vi lascia proprio stare! Ieri, oggi... l'altro ieri ne ha akumizzati due in una sola volta!>> Esclamò Tikki, esausta.
<<Tikki, trasformami!>> Urlò Marinette esausta, trasformandosi in Ladybug.

Prese il suo yo-yo e circondò una colonna con questo, poi si diede la spinta e partì a correre sui tetti di Parigi.
<<Buongiorno, Insettina!>> Disse Chat Noir, che arrivò subito dopo di lei, alla Torre Eiffel.
<<Sai che odio quando mi chiami così, Micetto.>> Lo prese in giro Ladybug.
<<Nono, allora vada per M'Lady.>> Rispose lui.
<<Comunque non ti sembra strano?>> Chiese Ladybug, diventando d'un tratto seria.
<<Cosa?>> Domandò a sua volta Chat Noir.

<<Papillon non ci ha mai assillati così tanto prima d'ora... e ultimamente i suoi cattivi sono... troppo facili da sconfiggere! È come se... se volesse farci perdere tempo, o crearci dei diversivi per un qualcosa di più grande...>> Spiegò la ragazza, cercando l'appoggio del suo partner.
<<Beh, meglio, no? Insomma... ci fa fare metà lavoro! Dovremmo ringraziarlo!>> Ridacchiò Chat Noir.
<<Sono seria, Chat.>> Disse Ladybug.

Improvvisamente la terra tremò. Da dietro un grattacielo un cane -letteralmente- gigante, fece la sua comparsa.

<<Anche ora! Guarda! Akumizzare un cane! Perché? Perché saranno finiti i croccantini al fegato? È tutto troppo sospetto!>>  Continuò la ragazza, iniziando a correre verso il gigante animale.
<<Dici che... Papillon sta creando appositamente alleati deboli? E perché mai?>> Chiese confuso Chat Noir, seguendo Ladybug.

<<Su due milioni di abitanti, secondo te non c'era nessuno che ha avuto il cuore spezzato, ha subito una perdita, o ha avuto una brutta giornata? Ricorda che più il dolore è forte, più l'akumizzato è  potente!>> Spiegò la ragazza, mentre si avvicinava al cane. Questo era diventato dell'altezza della Forre Eiffel, peloso e rabbioso,  e aveva il potere di trasformare ogni cosa la sua coda toccasse, in cibo per animali. Ma oltre a questo non aveva alcun potere particolarmente forte.

<<Quindi... dici che Papillon sta ignorando appositamente le emozioni più forti?>> Domandò il ragazzo, iniziando a capire qualcosa di dove Ladybug volesse arrivare.
<<Perché Akumizzare un cane? Perché non una persona con dei sentimenti negativi più forti? C'è qualcosa di losco sotto!>> Rispose Ladybug, arrampicandosi sul dorso del gigante.

<<Sicuramente...>> Si disse sottovoce Chat Noir.
<<L'Akuma deve essere nel collare.>> Disse Ladybug. <<Attento alla coda!>>
La coda del cane aveva toccato il carretto dei gelati di André il gelataio, trasformandolo in una ciotola contenente croccantini per cani.

<<André, Alya, Nino! Spostatevi e mettetevi al sicuro!>> Urlò Chat Noir, mentre raggiungeva Ladybug sul dorso, e arrivava fino al collo.

<< Tocca a te!>> Esclamò Ladybug, cercando di tenere a bada l'animale.
<<Cataclisma!>> Urlò Chat Noir, toccando il collare del cane.

Ne uscì l'Akuma, che Ladybug purificò, facendo tornare alla normalità il cagnolino, il carretto dei gelati, e gli altri danni causati dal gigante.

<<Miraculous Ladybug!>> Urlò la ragazza.
<<Ehiii, ma ciaooooo!!>> Disse Chat Noir, accarezzando il cagnolino. "Lori" Diceva la targhetta.

<<Ma ciao, Lori! Bel cagnolino!>> Esclamò Ladybug, facendosi leccare dal cane.
<<Comunque hai ragione, c'è qualcosa sotto.>> Sentenziò Chat Noir. <<Non ci abbiamo mai messo così poco a sconfiggere un'akumizzato. Persino Mr. Piccione lo supera.>>

<<Non abbiamo neanche usato il mio Lucky Charm! Non era mai successo prima!>> Esclamò confusa la ragazza.
<<Vero anche questo... e poi non abbiamo mai combattuto contro un animale...>> Continuò il supereroe.

<<È troppo strano. Papillon non può essersi stancato così, improvvisamente...>> Disse Ladybug.
<<Non c'è di che, Signora!>> Disse Chat Noir, restituendo l'animaletto alla sua padrona.

<<Comunque staremo a vedere. Ci vediamo, sto per ritrasformarmi.>> Continuò lui, andandosene.
Era la prima volta che Ladybug non avrebbe dovuto preoccuparsi della ritrasformazione forzata, dopo cinque minuti dall'uso del suo potere. Era tutto troppo strano...

<<Ladybug, Chat Noir, voi non avete idea del mio piano. Questa volta sarà la volta giusta per prendere i vostri Miraculous. Sto facendo esattamente quello che non ho mai fatto, che voi non vi sareste mai aspettati. Questa sarà la vera Battaglia Finale dei Miraculous. E vincerò io, perché il mio è un piano infallibile. Muahah!>> Disse Papillon nel suo covo, girandosi per guardare la scatoletta contenente il Miraculous del Pavone.

Era così perfetto, così funzionante. Era come nuovo.

𝑆ℎ𝑒 𝑤𝑎𝑠 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑛𝑒𝑡𝑡𝑒|| MLB FANFICTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora