Un giorno un padre chiese al figlio di solo tre anni: "Figlio qual è il segreto per la felicità?" Lui sporgendosi verso il padre rispose: "Non posso dirtelo è un segreto!"
Il padre porse questa domanda per sei mesi consecutivi chiedendoglielo ogni singolo giorno
"Figlio qual è il segreto per la felicità?" "Non posso dirtelo è un segreto!"
Il suo compleanno si avvicinava e il giorno prima del suo quarto compleanno, il padre glielo chiese di nuovo
"Figlio qual è il segreto per la felicità?" e lui ha risposto "Non me lo ricordo papà, l'ho dimenticato. Tu sai qual è?" Il padre andò nel panico e gli disse la prima cosa che li venne in mente:" Sei tu, tua sorella e tua madre. Ed è passare il tempo con le persone che si amano di più"
Il figlio si piegò verso il padre abbracciandolo e sussurrandogli all'orecchio: "Visto papà? Sapevo che l'avresti capito"
Dirette verso l'asio di Melissa avevo notato che Ayla di tanto in tanto con la coda dell'occhio mi osservava e io immaginavo il perché.
"Che c'è" sbottai quando la vidi osservarmi con insistenza senza parlare
"Quando volevi dirmelo?" lo sguardo rivolto completamente vero di me, sguardo che non prometteva niente di buono
"Dirti cosa" sapevo perfettamente a cosa si riferisse, ma amavo tantissimo farla innervosire stuzzicandola.
"Tiago, quando volevi dirmi che avevi un corso con lui" inarcò il suo sopracciglio biondo con fare investigativo
"Te l'ho detto che era stato lui stamattina a rilasciarmi il fumo in faccia" le ricordai
"Sì ma non mi avevi detto che era lui, il mio Tiago" aveva gli occhi sognanti a forma di cuoricino quando parlava di lui, più l'osservavo in questo stato più mi sentivo male, potrei vomitare arcobaleni e partorire unicorni. Bleh disgustoso
"Mi stai facendo venire il diabete" mi voltai verso di lei disgustata mettendomi le dita in bocca per farle capire che stavo per vomitare
"Si si parla pure, poi ne riparleremo" ammiccò ridendo.Arrivammo finalmente da Melissa che ci stava aspettando all'ingresso accompagnata dalla simpaticissima maestra Thea e dal suo caro amico Jefferson, il suo neo-orrendo che si ritrovava in faccia proprio sotto il naso. Io e Ayla lo avevamo chiamato così perché ricordava molto il monte Jefferson, un sotto vulcano che da un momento all'altro sarebbe esploso, Melissa le girava in torno disegnando un cerchio imaginario che confinava la maestra con il marciapiede e il semaforo lì vicino.
Quella peste aveva molte energie e noi non sapevamo minimamente come tenerla occupata tutto il pomeriggio e non farla annoiare. Non mi vedeva ormai da tre mesi a causa del mio trasferimento improvviso."Salve", esordì Rapunzel al mio fianco con un falso sorriso stampato in faccia
"Alla buon'ora" la sua voce non era gentile e tanto meno paziente
"Mi scusi tanto, abbiamo avuto un problema" la maestra non ne sembrava convinta
"Mancata educazione nel rispettare gli orari" disse portandosi dietro le orecchie capelli ricci portati in un caschetto nero corvino"Abbiamo capito ormai lo ripete sempre" mi infastidii molto, era ripetitiva e noi non eravamo mai andate in ritardo a prendere Melissa da scuola se non quella volta, esagerava sempre, Melissa infondo era una bambina vivace, si, ma non era così cattiva bastava solo capirla.
La signora Thea mi fulminò con lo guardo mentre raccoglieva da terra una borsa enorme che doveva tenere alcuni libri, allontanandosi da noi a passo svelto e deciso senza salutare.
Fui colta alla sprovvista quando la piccola e dolce bambina dai capelli castani lunghi raccolti in una simpatica coda che le valorizzava i suoi bellissimi occhi grigi, mi saltò addosso, facendomi perdere per un secondo l'equilibrio.
"Tata Celee!" urlò non appena la presi in braccio e la alzai al cielo mentre rideva
"Dove eri tutto questo tempo" si staccò da me incrociando le braccia tra di loro e facendomi il labbruccio
"Ero a lavoro mocciosa" le diedi un bacio sulla guancia per addolcirla
Quando conobbi Ayla, quella sera che mi portò a casa sua per aiutarmi, Melissa aveva appena compiuto due anni. A primo impatto non le piacevo affatto, si allontanava sempre, piangeva quando la lasciavano sola con me e non mi guardava mai negli occhi. Sono passati tre anni da quella sera ed io e lei abbiamo instaurato un rapporto a dir poco bellissimo.
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Nell'oscurità del mare
Mystery / ThrillerSto iniziando a scrivere da poco ma spero che il mio racconto vi piaccia<3