“Ehi Jax, come va?”La serata passata con la famiglia Rome è stata fantastica, alla fine Melissa aveva vinto, aveva conquistato il letto in alto, proprio quello che le piaceva. Una nuova giornata di scuola doveva iniziare e la casa Rome doveva alzarsi presto per prepararsi a una lunghissima e solita giornata.
Melissa aveva in programma una gita con i suoi compagni di classe, così io e Rapunzel la sistemammo per bene.“No non piace questo fiocco” era rosa ed era estremamente orribile, tempestato di finti cristalli sparsi qua e la senza un ordine logico che danneggiava la vista solo a vederlo .
“Ma dai Ayla fa schifo” i suoi occhi grigi erano assonati ma si puntarono sui miei senza esitazione per fulminarmi e incitarmi ad aiutarla “Tata ha ragione, fa schifo” la sua piccola testolina marrone si girò verso la sorella facendole la linguaccia, scendendo dalla sedia che avevamo messo apposta per la sua bassa statura venne verso di me, mi tirò dalla tuta del pigiama a unicorni che indossavo. “Tata mi aiutii” le mani che mi pregavano e il labbruccio che tirò fuori mi bastarono per abbassarmi verso di lei, prenderla in braccio e poggiarla delicatamente sul lavandino per sistemarle i lunghi capelli.
Le divisi i capelli in due sezioni facendole dei codini alti ai lati della testa legandoli con dei piccoli fiocchettini grigi che mettevano in risalto i suoi occhioni del medesimo colore. Era stupenda, un viso angelico e carattere forte, era semplicemente magnifica. La feci scendere e lei andò a posizionarsi a fianco ad Ayla per mostrarle i capelli, i suoi occhi brillavano di una strana luce mentre osservava con un sorriso stampato sulle sue labbra mentre la piccola mocciosa che era corsa da Bastien, quella luce mi traportava sicurezza, mi trasmetteva spensieratezza e amore, cose che io non avevo mai potuto donare e far sentire questi sentimenti a lei.Ci sistemammo tutti ed eravamo pronti ad uscire di casa. La signora Adelaide era uscita per prima lasciandoci un bigliettino attaccato al tavolo della cucina “Tesori sono andata al lavoro, per pranzo ordinatevi qualcosa da mangiare, io ho il turno serale oggi. Baci baci” si preoccupava di tutto, non faceva mancare mai niente a suoi figli e questa la rendeva una donna fortissima.
“Andiamo!” Bastien era salito già in macchina sistemando Melissa con la cintura di sicurezza
“Ayla io vado a piedi a scuola” le dissi mentre uscivamo da casa. Parve pensarci un po' su ma poi capì e mi lasciò andare dandomi un bacio sulla guancia “Va bene, fa attenzione, ci vediamo a scuola” ed entrò in macchina. Salutai Bastien con la mano mentre mi dirigevo alla parte opposta.“Ehi Celeste, bene grazie a te?” Jax era così gentilissimo. Un signore anziano affascinante: capelli che raccontavano la sua vita, capelli che raccontavano di lui un uomo amorevole e simpatico, capelli grigi ed occhi verdi, occhi che videro la moglie alle mie spalle con tanto affetto
Juliet, premurosa, affascinante che ti lasciava senza prole: capelli rossi fuoco e occhi nocciola che emanavano forza.“Ehi tesoro” mi accarezzò la schiena come faceva sempre, un gesto materno che riempiva il mio corpo di mille brividi.
“Buongiorno signora Margot” le sorrisi di ricambio strofinando le mani tra di loro per il freddo esterno. Indossavo dei semplici jeans a vita alta che mi fasciavano le gambe e una maglietta nera coperta da una giacca beige semplice
“Andiamo dentro cara, fa freddo fuori”
“Non dovresti essere a scuola ora tesoro?” chiese lei con tanta premura, osservandomi negli occhi in cerca di una risposta che io non potevo condividere più con nessuno, era una domanda che Jax mi poneva quotidianamente quando io mi presentai la prima volta da lui tre anni fa“Lo aspettavo ogni giorno davanti al negozio, non era importane se pioveva, se c’era il sole oppure se nevicava, mi presentavo sempre alla stessa ora ogni giorno da lui in attesa che la serranda che chiudeva il negozio si aprisse ospitandomi all’interno di un mondo tutto diverso dal mio, un mondo fatto solamente di bene contaminato da una figura con una cuore marcato da un dolore la cui cura non era stata ancora scoperta, camminava a passo lento e deciso avanti e dietro per i labirinti segnati da un profumo dolce e naturale. Ero solita perdermi per sperare di non ritrovarmi più, disperdermi e nascondermi per sempre fino a quando la guerra interna che conservavo e continuavo a lottare non la smettesse di ferirmi, fino a quando non avesse cessato di esistere, fino a quando non avrei visto una piccola mano allungarsi verso di me per tirarmi fuori da questo oblio infinito e ripetitivo. Trascorsi due anni da quando feci la mia comparsa a Jax, ma nonostante questo non si era mai dato il beneficio di chiedermi il perché lo aspettassi ogni giorno in attesa di lui, del perché sceglievo la stessa essenza e del perché lo facevo.
Lo avevo osservato per un lungo tempo, imparato i suoi modi e studiato i suoi comportamenti nelle diverse situazioni che creavo per metterlo alla prova.
STAI LEGGENDO
Nell'oscurità del mare
Mystery / ThrillerSto iniziando a scrivere da poco ma spero che il mio racconto vi piaccia<3