capitolo 1

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21 settembre

Levi's pov

Sono le 6.50 di mattina e la sveglia sta suonando, mi alzo dal letto fiondandomi subito sotto la doccia, l'acqua segna il mio corpo che man mano sento bruciare, devo uscire forse l'acqua è troppo calda, in lontananza dal fumo riesco a scorgere una mano tesa, è la sua, mi allungo per afferrarla ma qualcosa mi ferma.
Un colpo di frusta dritto sul petto mi fece sobbalzare e urlare di dolore.
Rieccoci alla solita routine, un sogno, che come tutte le mattine venne interrotto da una frustata.
Ero legato al muro con delle catene che mi tenevano le braccia e il collo fissi alla parete, e pensare che doveva essere una normale prigione.

-ciao darling finalmente ci vediamo-
un uomo alto e biondo alto e ben piazzato si avvicinò appoggiandosi alle sbarre esterne.

-tsk, maiale- gli ringhiai.

-eh dai, te lo sempre detto di non parlarmi così mi ferisci- sulla sua faccia si creo un'espressione a dir poco oscena.
Non risposi, sapevo già cosa mi attendeva quindi decisi di non peggiorare la situazione.
Chiamò una guardia e gli disse di prepararmi.

Eren's pov

10.30, 21 settembre

Venni svegliato da mia madre che come al solito mi urlò contro per aver perso un altro giorno di scuola
-si mamma, domani vado oggi ero troppo stanco- sbiascicai con voce impastata.
Continuava ad urlarmi nell'orecchio, ormai manco la stavo ascoltando più, mi alzo dal letto assonnatissimo e mi diriggo verso la cucina.

-certo che tu non sai proprio ascoltare- disse Carla, si esatto era il nome di mia madre.

-direi che ascoltare te che urli alle 10.30 di mattina sia difficile per chiunque- dissi mangiando un biscotto appena inzuppato nel latte.

-ah, va bene come vuoi, con te ci rinuncio ormai, comunque tuo padre oggi è andato a lavoro se vuoi raggiungerlo ti accompagno,almeno ti abitui un po all'ambiente- disse
carla mentre sparecchiava e lavava i piatti della colazione.

-si va bene, oggi doveva fare il medico nelle carceri della città giusto?-chiesi.

-si esatto, preparati che ti accompagno- concluse Carla.
Mi preparai velocemente raggiungendo il luogo di lavoro, salutai mia madre correndo dentro da mio padre.

Levi's pov

Quelle schifose guardie mi avevano lavato, e per carità grazie, ma quel che mi aspettava dopo era peggio di essere completamente sporco.
Venni trasportato di violenza in una camera e venni legato al letto con una corda nell'attesa che arrivasse il biondino.
La porta si spalancò pochi minuti dopo, davanti a me cera il famigerato biondino, si avvicinò subito a me senza esitare un secondo, io ero immobile non potevo fare niente, la sola idea che quel maiale mi violasse mi uccideva dentro.

-stai tranquillo, ci andrò piano- ghigno il ragazzo

Mi tolse tutti i vestiti senza esitare nemmeno un secondo, dopodiché si affrettò a svestire anche se stesso. mi ritrassi in dietro piegando le gambe per allontanarmi il più possibile anche se non era possibile, ma il mio istinto mi diceva comunque di provare.
Non servi a nulla, anzi solo a farlo innervosire di più, mi prese i fianchi e mi girò a novanta, con violenza e senza una minima preparazione mi penetrò di colpo

-aaaah- un gemito di dolore uscì dalle mie labbra, morsi succhiotti si formarono a poco a poco sul mio corpo, sperai che quella fottuta tortura finisse presto, ma durò ben 3 ore, dopodiché buio totale, le forze mi abbandonarono e svenni nel letto di quel lurido maiale.

Eren's pov

Arrivai davanti all'ufficio provvisorio di mio padre e vi entrai.
-ciao papà- gli sorrisi come sempre correndo ad abbracciarlo
-ciao figliolo, come va?- rispose Grisha, ed ecco rivelatovi anche il nome di mio padre.
-bene,benissimo, oggi che facciamo?- mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania e lui si sedette al suo posto.
-oggi dobbiamo semplicemente fare un giro di perlustrazione, andiamo?-
-si- lo seguì felicissimo senza fare ulteriori domande

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