capitolo 8

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Levi's pov

Passò una settimana da quando andammo in ospedale, la mia routine era semplicemente dormire non più di tre ore alzarmi bere un te, tornare in camera leggere, pranzare, leggere, cenare leggere poi dormire di nuovo, per qualche strano motivo erwin non si era fatto vivo e menomale, però temo stia tramando qualcosa.
Con eren non parlavamo mai, c'è stata qualche occhiata ogni tanto ma niente, isabel passava le giornate a parlare del più e del meno con carla, quest'ultima le aveva insegnato a cucire e ricamare, ero felice che avesse trovato una passione.
Tuttavia io ero guarito del tutto, dovevamo andarcene e non sapevamo dove, grisha ci ha dato un un'altra settimana per organizzarci ero in alto mare.
Bussano alla porta, che palle chi è ora, mi alzo svogliatamente dal letto per aprire la porta della camera, ecco come non detto era eren

-ciao levi-

-ciao-

-senti, so che avete ancora una settimana e volevo sapere se avessi bisogno di aiuto a trovare una casa? ho dei soldi da parte potrei prestarteli-
disse eren abbastanza impacciato,mica lo mangio, dio mio.

-eren, so cavarmela da solo grazie non ho bisogno del tuo aiuto, in più sto pensando di tornare nella mia vecchia casa-
eren sgranò gli occhi, non capì il perché me ne stavo semplicemente tornando a casa, ba i mocciosi sono proprio strani.

-NO!-
aveva marcato quel no come se non volesse che me ne andassi, e quindi la parte stronza di me entro in gioco.

-no eh, non mi dire che ti mancherò-
mi appoggiai allo stipite della porta avvicinando pericolosamente il mio viso a quello di eren.

-ehm, no ce, non volevo dire quello, è che se hai bisogno di un aiuto saresti molto lontano nulla di che, più che altro qui hai un appoggio-
si allontanò dal mio viso

-mh, capisco, ci penserò su, ora puoi anche andare grazie, ciao-

-oh, okk, ciao- se ne andò a testa basta.

1 ora dopo

Isabel e Carla uscirono insieme per andare al centro commerciale e cenare fuori, ormai erano diventate migliori amiche, invece grisha aveva una cena di lavoro, in pratica siamo rimasti a casa da soli io ed eren, bel guaio.
Era ora di cena quindi ci ritrovammo in cucina, nessuno aveva voglia di cucinare.

-ordiniamo delle pizze- chiesi per rompere il ghiaccio.

-va bene- rispose eren.

Chiamai il fattorino mentre eren andò a farsi una doccia, un'ora e le pizze sarebbero arrivate.
Dieci minuti dopo eren scese con solo un un'asciugamano in vita, ma quanto cazzo è cretino quel moccioso, questa domanda non mi in lascio pace.

-eren, per favore vatti a vestire, a momenti arriva il fattorino-gli dissi mentre mie ero girato di spalle andando, in cucina a prepararmi un te esasperato.

Eren's pov

Decisi di scendere in asciugamano appositamente, volevo vedere la reazione di levi, e fu proprio quella che mi immaginavo, eh niente vederlo così esasperato mi faceva impazzire, io volevo farlo mio e lui voleva farmi suo si capiva, non lo ascoltai andai dietro di lui e lo abbracciai.

-non voglio rivestirmi, levi, io-

non feci in tempo a finire la frase che subito si girò e mi baciò, molto prepotentemente, poi si staccò subito da me.

-ora vai a rivestirti-

eh no, certo che non lo faccio, ormai avevo un erezione che non poteva risolversi da sola.

-mi spiace, non posso ascoltare la tua richiesta-
indicai la mia erezione e lui se ne accorse subito, sbuffò, dopodiché mi prese e mi trascinò facendomi sedere su una sedia, lo vidi inginocchiarsi, cavolo era la prima volta che vedevo levi così, era veramente figo, mi guardo dritto negli occhi, madonna quei suoi occhi grigi erano bellissimi, sento sciogliersi il laccio che teneva su l'asciugamano, me la tolse, ormai ero completamente nudo.

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