Il ritorno di Hiyori era previsto per oggi. Kirishima era partito con l’auto diretto all’aeroporto per l’arrivo dell’aereo, e mentre aspettava che i due tornassero, Yokozawa
stava preparando la cena: oggi avrebbero avuto spaghetti cinesi piccanti.
Notando che sarebbero arrivati da un momento all’altro, Yokozawa lavò
in acqua fredda gli spaghetti appena bolliti e li mise in un piatto pulito. Proprio mentre stava insaporendo
gli spaghetti con i condimenti tagliati a fette sottili, percepì il suono di qualcuno che stava correndo fuori
la porta. Si sciacquò le mani nel lavandino e la porta che stava sul genkan venne spalancata proprio mentre stava andando a salutarli.
“Oniichan, sono tornata!”
“Bentornata a casa, Hiyo.”
Hiyo, che si era praticamente fiondata dentro, era tutta abbronzata, ora quasi completamente nera.
Le spalle che spuntavano dal
suo vestito avevano già iniziato aspellarsi,e ora che si era tolta le
scarpe, poté benissimo vedere la striscia lasciata dai sandali sui piedi.
Sembrando essersi svegliato solo per salutare Hiyori,Sorata con calma vagò,strusciandosi alla gamba di Hiyori mentre lei stava sistemando
le scarpe.
“Sora-chan! Sono tornata~!
Grazie per esserti preso cura di tutto mentre non c’ero!”
Quando Hiyori lo raccolse, Sorata strofinò il naso sulla sua faccia con impazienza.“Ho dei souvenir per te! Aspetta qui—Te lo metto ora!” Frugò per un po’
tra le tasche della sua borsa prima di tirare fuori un fiocco color acqua marina.
“È un collare?”
“Sì! La nonna mi ha insegnato come fare i merletti, così ho fatto questo!”
“Wow, niente male.” Andava legato dietro al collo, e una campanella pendeva sul davanti. Senza dubbio aveva scelto quel colore perché assomigliava al colore del cielo.
Dopo aver rimosso l’attuale collare di Sorata, legò quello nuovo attorno al suo collo. Il collare blu cielo stava davvero bene con il suo pelo bianco e nero.“Comunque, guardati—sei tutta bruciacchiata! Ti sei divertita da tua nonna?”
“Sì! Mi sono divertita un mondo!
Ho anche fatto delle nuove amicizie!
Ora saremo amici di penna.
Oh, e all’aeroporto, mi sono fatta comprare da papà alcune cose di cancelleria!”
“Capisco.”Assottigliò gli occhi mentre la guardava chiacchierare allegramente; in questi giorni era stato troppo tranquillo senza di lei qui.
Ora sembrava come se le cose fossero finalmente tornate normali.
“Oh, ho preso dei souvenir anche per te, Oniichan! Però li ho fatti spedire dalla nonna, quindi non potrò darteli fino a domani…”
“Beh ‘domani’ arriverà prima che tu te ne accorga. Non vedo l’ora che arrivino.”
“‘Kay! Allora aspettali!”
Kirishima,arrivando ora in ritardo,arrancò in salotto mentre controllava la posta che aveva preso lungo la strada.“Sono tornaaato. Hiyo, Yuki-chan ti
ha mandato una cartolina di saluti per l’estate.”
“Sul serio?! Oh wow, ha un francobollo straniero!” Si avventò sulla cartolina che Kirishima gli stava porgendo con un’espressione seria. Se Yokozawa ricordava
correttamente, lei aveva accennato ad Hiyori che la sua famiglia sarebbe andata all’estero per le vacanze. Probabilmente gli aveva inviato la cartolina non appena era arrivata.
“Su andiamo—stasera avremo spaghetti cinesi piccanti.” Sentendo la descrizione del menu della serata, Hiyori alzò entrambe le braccia dalla gioia.
“Come facevi a saperlo, Oniichan?? Poco fa stavo giusto pensando
che avrei volutoproprio questo per cena!”
“Beh lo volevo anche io; ora, entrambi a lavarvi le mani prima di mangiare.”
“Sissignore~”
Dopo averla mandata in bagno, Yokozawa apparecchiò la tavola—nel frigo c’era il budino come dolce, ma lo avrebbe tirato fuori solo dopo la cena.“Woooow sembrano deliziosi!”
Hiyori diede voce alla sua eccitazione non appena adocchiò gli spaghetti.
Un pubblico così entusia starendeva lo sforzo ancora più valido.
Perfino sei mesi prima ,non si sarebbe mai aspettato che le sue abilità culinarie arrugginite sarebbero tornate sotto tali circostanze.
Appena si mise a sedere al suo posto, Hiyori chiese innocentemente, “Quindi, voi due cosa avete combinato mentre io non c’ero?”“…Solo, impegnati con il lavoro.”
Nulla di ciò che avevano fatto poteva in alcun modo essere raccontato a Hiyori—ma a differenza della sua bugia detta con non curanza,
Kirishima sganciò una bomba su di loro saltellando dietro di lei dal soggiorno dentro la cucina.
“Ci siamo divertiti un sacco, noi due soli soletti.”
“…!”
Tirò fuori una gamba per dare un calcio a Kirishima per la sua frase suggestiva, ma questo non sembrò scoraggiarlo affatto, evolutamente continuò, “Perché stai arrossendo,
Takafumi?”
“Falla. Finita!” Il suo volto s’infiammò per essere stato chiamato per la prima volta con il suo nome di battesimo. Anche senza dare un’occhiata a uno specchio, sapeva di essere
rosso come un pomodoro.
“Heeeey, è successo qualcosa mentre ero via? Eddai, ditemelo!”
“Non è niente—e ora, mangia. I tuoi spaghetti si ammolleranno.”
“Ah—Oniichan!” Ignorando la sua domanda, Yokozawa fuggì in cucina, e nonostante si sventolasse fervidamente con le mani, il suo viso arrossato non voleva proprio saperne di raffreddarsi.FINE
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Yokozawa Takafumi noi baai 2 (ITA)
RomanceIl secondo volume della storia di Yokozawa Takafumi (La vera autrice non sono io ma Fujisaki Miyako e Shinjuku Nakamura , La traduzione e fatta da LovetheLove) Buona lettura 💕💕💕💕