Paradisi artificiali

110 20 19
                                    

"Manifesto della mia poesia"


Come una pietra,

Il mio respiro si affossa

In un pozzo nero e lugubre

Attaccato a delle solide, massicce ed imponenti catene,

Come Kronos condannato in una prigione arida e vuota

Ma scapperò dal Tartaro,

Romperò questi doveri

Così pressanti

Romperò le catene della razionalità,

Così fredda, amara, aspra

E così pungente come la realtà

Solo,

Crogiolandomi in una stanza vuota nella mia mesta solitudine

Il mio animo si libera nell'aria,

La mia mente costruisce paradisi artificiali

Mi drogo di musica e di poesia,

Lontano dal tempo che fugge,

Lontano dalle persone che mi assillano,

Lontano dai fantasmi del mio passato

Perciò dico a chiunque:

Drogatevi!

Di arte, di musica e di poesia,

Per scrollare di dosso il vostro pressante fardello

Spezzate le catene dei vostri macigni,

Liberatevi da questa realtà così cruda, nichilista e omologata

Lontano dal caos e dalla casualità della vita

Rifugiandomi nel mio sogno

Continuerò a combattere,

Come un guerriero ferito

Senza mai mollare

Ho fatto una scommessa con la vita

E non posso perderla

Scegliere la morte è troppo facile,

Mi rifugerò nella mia più completa alienazione mentale

E così...

Contento della mia opera

E rifugiandomi in essa anche solo per un secondo,

Affronterò la vita.

Pensieri notturni Capitolo primo: Sogni e memorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora