Flebile valor nobile

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Oppresso dal mio vuoto,

Sono stanco di questo loco

E stanco di mangiar fiori di loto


Il male mi assale

E con esso sopprimo

Il mio seme di vita


Tradito dagli infami

Che alimentano

Le mie pupille buie

Con il silenzio


Vecchi spettri

Degli antichi albori

Tormentano ancora

La mia mente di rancori.


Nella foiba del disordine

In una trappola di menzogne

Cerco ancor la diritta via

Come il calice atteso dalle croci


Con i pochi baluardi,

Attraverso la grigia foresta

Nel quale sorge solo un colore

Della mia diva:


Mia Monica,

Mia vergine ambita,

Nome di vecchi fuochi infinita!


Bella,

Semplice,

Pura


Che con il nettare

Riempi come nell'Olimpo

Gli animi immortali

Nelle caducità delle radici


Attaccando su mille fronti,

Sgorgando alcuni dolori,

Vincendo battaglie

E pentendomi dei peccati


Io son simile al naufrago

Saldato alla sua scialuppa

In cerca di un'isola di convinzioni


E della mia donna ideale?

Ne farò il mio confortante canto militare.


Mio ego impenetrabile,

Ti basta un'illusione

Per renderti felice


E una parola

Per distruggerti

Nel duro reo tempo.

Pensieri notturni Capitolo primo: Sogni e memorieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora