Era appena suonata la campanella che segnava l'inizio della pausa pranzo, raccolsi le mie cose ed uscì dalla classe, non mi andava di pranzare con la ragazza nuova, non fraintendetemi, mi stava simpatica, ma comunque volevo continuare a mantenere la promessa che feci a me stessa, e comunque non mi era mai piaciuto mangiare in mensa, in realtà non pranzavo proprio, non avevo una gran fame. Andai verso il mio armadietto per metterci i libri che non mi servivano e prendere il mio cambio per sport, visto che alle ultime due ore avevo motoria. Sinceramente non mi dispiaceva, mi piaceva allenarmi, mi faceva sentire libera, riusciva a farmi sfogare.
Nella mia vita avevo fatto molti sport, alcuni mi piacevano un sacco altri un po' meno, ma quello che mi aveva cambiata era il basket, mi rilassava moltissimo, mentre giocavo mi concentravo solo sulla palla, il mondo intorno a me non esisteva, era una sensazione fantastica. Ci giocavo da quando avevo sei anni e lo adoravo. Visto che l'ora dopo avrei avuto comunque motoria, decisi di andare come sempre, prima in palestra, entrai negli spogliatoi per mettermi i miei leggings neri della Nike e la mia maglietta larga nera con lo stemma bianco, sempre della Nike, e mi feci una coda alta per poi tornare nel enorme sala dove ci allenavamo. Era bellissima la palestra, c'era un enorme campo da basket al coperto, molte porte che portavano agli sgabuzzini dove c'erano gli attrezzi, un enorme quadro svedese, le parallele e anche un sacco da box, che di solito il professore, faceva usare solo ai ragazzi negli allenamenti, maschilista del cazzo. Mancavano ancora venti minuti prima dell'inizio della lezione, e notai che all'angolo dell'enorme campo c'era una palla da basket che fortunatamente avevano dimenticato di mettere a posto, e ne ero felicissima, la presi e feci un tiro libero, e canestro, l'adrenalina iniziava già ad invadere il mio corpo, e inaspettatamente iniziai a sorridere come un idiota correndo a riprendere la palla per poi ritirarla colpendo il centro del tabellone e ancora una volta canestro, la palla cadde a terra rimbalzando, andai nella sua direzione ma prima di prenderla sentì dei passi dietro di me, così mi girai, era un ragazzo, non l'avevo mai visto prima d'ora, era alto quasi un metro e ottanta immagino, aveva gli occhi azzurri, erano ipnotici, mi ricordavano qualcuno ma non riuscivo a capire chi. aveva un bel fisico ma decisamente non era il mio tipo. All'improvviso batté le mani, "Sei brava bambolina" disse facendomi l'occhiolino, "Primo non ho bisogno dei tuoi complimenti, tieniteli pure per te, e secondo chiamami ancora 'bambolina' e ti faccio ingoiare questa palla coglione, questi soprannomi tienili pure per le troiette che ti vanno dietro", dissi facendo una smorfia e buttando la palla a terra per poi dirigermi verso lo spogliatoio femminile. "Che caratterino. Mi piacciono le ragazze difficili", disse sorridendo, io non mi girai nemmeno, gli feci solo segno con la mano di andare a fanculo per poi scomparire dentro il corridoio che portava agli spogliatoi.
Ma chi cazzo si credeva di essere quello, pensava seriamente che con dei complimenti e un nomignolo sarei caduta ai suoi piedi, non sono il tipo di ragazza che pensa, di troie è piena la scuola, a me deve stare solo alla larga.
Mi lavai la faccia con acqua gelata, per spegnere il fuoco che avevo dentro, non ero brava a tenere a bada le mie emozioni, e si vedeva. Le ragazze iniziarono ad entrare nello spogliatoio, fortunatamente Emily non aveva sport a quest'ora, così decisi di bere un po' d'acqua e tornai in palestra dove ci stava aspettando il professore, non mi andava di sentire quelle galline parlare di quanto era bello il loro top o quanto era figo il nuovo arrivato, beh a quanto pare lo conoscevano già tutte, e gli sbavano dietro, io scioccata dalla stupidità delle ragazze in questa scuola, appena vedono un po' di muscoli impazziscono bah, contente loro che si fanno usare come oggetti, contenti tutti.
"Hey Clarissa", disse il professor Tyler incitandomi ad andare nella sua direzione, così lo ascoltai e mi diressi verso di lui.
"Sì prof?", chiesi mentre mi avvicinavo, " Potresti andare nello sgabuzzino a prendere il sacco con le palle da basket?", "Giochiamo a basket?" chiesi emozionatissima. "Il professor Cooper, non che allenatore della squadra di basket della scuola ha deciso di creare una squadra femminile di basket quest anno, quindi oggi volevamo farvi allenare con i ragazzi così vedevamo se l'idea era fattibile o meno", "ah ok, allora vado a prendere il sacco" dissi semplicemente, intanto sapevo benissimo che non era fattibile, le ragazze di questa scuola sono tutte delle femminucce che hanno paura che gli si rompi l'unghia, figuriamoci giocare a basket, il massimo che sapevano fare era le cheerleader, ottimo direi.
Appena entrai nello sgabuzzino vidi il nuovo arrivato fare sesso con Ashley, ottimo, direi proprio che non perde tempo, ha trovato la ragazza perfetta per lui. Si girarono entrambi nella mia direzione, Ashley era incazzata nera perché gli avevo interrotti lui invece non era arrabbiato per l'interruzione, presi il sacco con le palle e uscì. "Hey, serve una mano?", chiese tutto d'un tratto. "No, torna pure a baciare la troietta davanti a te", la vipera divenne bordò dalla rabbia, mentre lui si mise quasi a ridere, " Troia a chi? .." disse iniziando a gridarmi contro, ma io non l'ascoltai e me ne andai, mentre lo sentivo cercare di tranquillizzarla.'Tra simili ci si riconosce', dissi mentalmente.
"Eccoti", disse il professore vedendomi, "Ragazze, raggruppatevi", gridò il professore, notai che Ashley era tornata, dietro di me e mi stava fulminando, ma feci finta di niente e continuai a guardare il professore. All'improvviso la squadra di basket, con a capo l'allenatore si avvicinò a noi.
"Okay ragazzi, oggi io e il Professor Cooper abbiamo pensato di creare una squadra femminile di basket, ma prima volevamo far fare un allenamento con i ragazzi della squadra per insegnarvi come si gioca, e poi valuteremo in base a quante ragazze vogliono partecipare alla squadra, se crearla o meno. Adesso do la parola al professor Cooper che vi dividerà in coppie, una ragazza e un ragazzo della squadra, per allenarvi, l'ultima ora la divideremo a metà, la prima mezz'ora faremo una partita sole ragazze, mentre l'ultima mezz'ora vedrete giocare la squadra maschile", disse il signor Tyler.
Le ragazze avevano gli occhi a cuoricino guardando i ragazzi in canotta, 'ma cazzo, calmate un po' gli ormoni, non sapete seriamente fare altro che pensare ai cazzi, dio santo', mi chiesi mentalmente alzando gli occhi al cielo.
" Ok ragazzi, le coppie sono Melany Brown con Aaron Jones, Steve Miller con Tracy Davis, Micheal Martin con Alyssia Moore, Loren Thomas con Alvin Martinez, Ashley Miller con Kevin Jackson e per ultimi ( NONONO DITEMI CHE NON E' VERO, Ashley mi stava uccidendo con gli occhi, e in realtà se avessi potuto sparire in quel momento lo avrei fatto immediatamente. Già mi stavano tutti sul cazzo ma proprio con lui dovevano mettermi????) Clarissa Smith e Daniel Williams.
Cazzo...
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Cynefin
FanfictionCosa succederebbe se il ragazzo più popolare della scuola di Los Angeles si trasferisse con sua madre e sua sorella a Miami e facesse innamorare tutte le ragazze della nuova scuola ad eccezione di una, l'unica che desidererebbe veramente ?