Mi accorgo che la persona di fianco a me é mamma.
Mi alzo, mi lavo, mi metto una tuta e vado a correre.
Mi aiuta a liberare la mente.
Metto le cuffiette così posso isolarmi dal mondo esterno.
Che bella la città vuota la mattina presto. Senza persone, senza macchine e senza rumori.
Ora cosa farò? Dovrò stare qui? Non voglio lasciare i miei amici in Italia, ci tengo tanto a loro. Sono la mia famiglia. Soprattutto Clara.Corro per circa un ora e poi ritorno in hotel. Stanno ancora dormendo tutti e due.
Vado in bagno per lavarmi, mi vesto e vado fuori per l'ultima colazione qui a New York.
Oggi voglio stare un po' da sola.
Mentre sto facendo colazione da "Inès" mi arriva un messaggio da Filippo.
"Dove sei?"
"A fare colazione"
"Si ma dove sei? Vorrei parlarti"
Gli mando la posizione e dopo circa mezz'ora arriva al bar.
<<Ti devo dire una cosa...>> dice Filippo preoccupato.
<<No aspetta prima io>> lo interrompo.
<<Quei due si sono appena fidanzati>> dico riferendomi alla mamma e Daniel
<<E allora? La mamma non può essere felice dopo quello che gli e successo con papà?>>
<<Ma certo che può essere felice...anche perché l'ha tradita per un sacco di tempo e poi se n'è andato.
Ma secondo te come si sono conosciuti?>>
<<Non lo so>> dice confuso
<<Secondo te non si sono conosciuti già da prima? Intendo prima che partissimo per arrivare qui, e che ci ha portati qui solo per incontrarlo e farci conoscere?>>
<<E allora?>>
<<Io penso che abbia progettato tutto questo già da tempo>>
<<Bho, non so più che pensare>> dice Filippo
<<Chiederemo direttamente alla mamma>>
<<Che mi dovevi dire?>> chiedo curiosa.
<<No niente, tranquilla>>
<<Dai dimmi. Lo sai che odio quando le persone fanno così>>
Filippo fa un respiro profondo e poi dice <<Ecco...ieri sera quando siamo tornati in stanza, e tu eri sbronza in una maniera incredibile, la mamma era in stanza e mi ha detto una cosa...>>
<<Che cosa?>> chiedo confusa.
<<Che oggi non partiremo per tornare a casa, perché Daniel le ha chiesto di andare a convivere con lui>>
Rimango in silenzio per decifrare quello che mi ha appena detto.
Non dico nulla. Mi alzo ed esco dal bar, in silenzio.
Ho bisogno di parlare con la mia migliore amica.Chiamo Clara.
Inizio a camminare senza una meta.
<<Hey>> dice Clara
Appena sento la sua voce, inizio a piangere senza un apparente motivo.
<<Hey calmati. Respira e spiegami tutto>>
Le spiego tutto quello che é successo in questi quattro giorni.
Facciamo circa due ore di chiamata.
Clara mi ha ascoltata per tutto il tempo in cui ho parlato.
<<Allora....prova a parlare con tua madre, sono sicura che ti spiegherà tutto>> dice lei
<<Tu dici?>>
<<Ma certo! E poi se proprio dovesse essere così, posso venirti a trovare spesso!>>
Sorrido.
<<A scuola come va? Come stai? Riccardo come sta?>> le chiedo io.
<<Tutto bene a scuola. Io sto bene, mi sto sentendo con un ragazzo...e Riccardo tutto bene. Gli manchi tanto>>
<<Davvero?! E chi é il fortunato?!>>
<<Poi ti mando la foto!>> dice lei.
<<Riccardo in effetti devo chiamarlo. Gli ho mandato delle foto della città, degli outfit che mi sono messa in questi giorni, ma non l'ho ancora chiamato...manca tanto anche a me>>
<<Eva ora ti devo lasciare, devo andare a fare un progetto con quella stronza di Giulia>>
<<Va bene, allora non ti rubo altro tempo. Non la uccidere mi raccomando >>
<<Ciao, ci sentiamo presto>> dice ridendo
<<Ciao>>Chiamo anche Riccardo, ma non risponde.
Gli mando un messaggio: "Volevo solo sentirti un po'. Appena puoi chiamami. Mi manchi❤️"
Torno in hotel.
Ci sono sia la mamma e sia Filippo.
<<Tesoro, so che sei arrabbiata ma, come penso che ti abbia già anticipato Filippo, dobbiamo fare le valigie per->> dice la mamma
<<Dimmi solo una cosa e poi forse verrò con voi>> la interrompo
<<Dimmi che non é stato tutto programmato da chissà quanto tempo. E che non mi hai portata qui con l'inganno della riunione, solo per presentarcelo>> dico con le lacrime agli occhi.
<<Ma certo che no! So quanto tieni ai tuoi amici e alla tua vita lí!>> dice la mamma abbracciandomi.Ho saltato il pranzo per finire di mettere dentro le valigie tutte le mie robe sparse in giro per la stanza.
Arrivano le quattro di pomeriggio e finalmente esco dalla stanza d'hotel con le valigie.
Incontro Anna e Giovanni nel corridoio.
<<Sono stati belli questi quattro giorni con voi>> dico io.
<<Ci mancherete tanto>> dice Anna abbracciandomi.
<<Prenditi cura di lei>> dico a Giovanni.
<<Certo>>
<<Quando partite voi?>>
<<Stasera con il volo delle otto>> dice Giovanni
Mi squilla il telefono e vedo che é Filippo.
<<Ragazzi promettetemi che verrete spesso a trovarmi>> dico abbracciandoli.
<<Ma certo!>> rispondono in coro.
<<Ciao>> dico salutandoli.Rispondo al telefono.
<<Sto uscendo ora dall'hotel...ma su che taxi siete?>> chiedo guardando la fila di taxi davanti a me.
<<Veramente non siamo in taxi, siamo in limousine>>
<<Ah>>
<<Scendo così puoi vedermi>>
Vedo Filippo e dietro di lui una bellissima limousine nera.
Faccio per mettere le valige in bagagliaio, ma arriva l'autista e mi ferma.
<<Non si preoccupi, faccio io>> dice l'uomo.
<<Grazie mille>> dico un po' imbarazzata.
<<Ma un taxi andava anche bene>> dico alla mamma entrando in auto.
<<Io l'avrei anche chiamato, ma Daniel ha insistito>> dice facendo spallucce.Dopo circa un ora, arriviamo davanti ad un enorme cancello con un giardino altrettanto grande. Al centro del giardino c'è una fontana e poco più avanti le scale che portano al portone di entrata. Appena entrati ci accoglie una donna.
<<Buongiorno, io sono Alina: la domestica>>
Inizia a presentarci tutto lo staff tra cuochi, giardinieri e autisti.
Io intanto rimango incantata dalla meravigliosa casa.
<<Non vi preoccupate, alle valigie ci penso io>> dice Alina.
<<Il signor Page arriverà tra poco>> continua lei.
Dalle enormi scale a C che contornano un minuscolo tavolino al centro della sala, scende Daniel.
<<Ben arrivati!>>
<<Wow>> dico meravigliata per la casa.
<<Bella vero?>> dice Daniel andando verso la mamma per baciarla.
<<Venite vi faccio fare un tour della casa>> continua lui.
La stanza é illuminata da un bellissimo lampadario in vetro.
Ai lati della stanza ci sono due archi che portano in stanze diverse: a sinistra c'è un salottino con un piano, un camino, un tavolino e due sedie. L'altro arco, invece, porta alla sala da pranzo con un lungo tavolo in vetro costeggiato da delle sedie e un tavolo più piccolo, a lato della stanza, con appoggiati vari piatti e bottiglie.Intanto che continuiamo il tour della casa sentiamo qualcuno suonare il piano.
Io e Filippo torniamo nel salottino con il piano e vediamo due ragazzi, uno al piano e l'altro in piedi di fianco.
<<Sei bravissimo>> dico io.
Si ferma e si voltano tutti e due verso di noi.
<<Voi dovreste essere Eva e Filippo!>> dice un biondino.
<<Noi siamo Brian ed Alex Page, i figli di Daniel>> dicono ridendo.
<<Vedo che avete già fatto conoscenza! Trattateli bene>> dice Daniel entrando nella stanza.
<<Ovvio papà>> dice Brian.
<<Venite vi facciamo vedere le vostre stanze>> dice Alex.
Saliamo le scale e c'è un corridoio dove porta a tutte stanze.
<<Questa é la tua stanza>> dice Alex riferendosi a me.
Apre la porta e al centro della stanza c'è un enorme letto con a lato dei comodini, delle grandi finestre illuminano tutta la stanza, un camino, un grande lampadario, un bagno personale con tutto il necessario e una cabina armadio spaziosissima.
<<Finalmente non farai ritardo a scuola per il bagno occupato>> mi dice Filippo all'orecchio.
Mostrano anche la stanza a Filippo e poi dicono <<le nostre stanze le trovate qui>> dicono indicando delle porte.
<<E la camera padronale la trovate in fondo al corridoio>>
<<Se avete qualche problema, chiedete pure>> dice Brian.
<<Io avrei una domanda...avete una piscina?>> chiedo curiosa.
<<Certo, é nel giardino posteriore. Ti porto io!>> dice Brian.
Filippo e Alex rimangono a chiacchierare.Arriva sera e prima di scendere a cenare decido di farmi una doccia e di mettermi qualcosa di più comodo.
Incontro Alex nel corridoio e mi dice <<Tieniti pronta per domani, chiamo i sarti per prenderti tutte le misure necessarie, per farti un nuovo guardaroba!>>
<<Grazie ma non->>
<<Hey, non dire nulla. Ormai fai parte di questa famiglia e poi non ci costa nulla, davvero!>> dice interrompendomi.
<<Grazie>> dico sorridendo.
Andiamo nella sala pranzo e io mi alzo per andare a prendere i piatti, ma dei camerieri mi anticipano e ci portano tutto il necessario.
<<Non ti preoccupare, fanno tutto loro>> dice Brian seduto di fianco a me.
<<L'ho notato>> dico ridendo.
Dopo cena, con la pancia piena, entriamo ogni uno nelle proprie stanze.
Io nel frattempo mando dei messaggi a Clara e noto che Riccardo ha letto i messaggi, ma non ha risposto.
Mi addormento subito esausta.
![](https://img.wattpad.com/cover/256724189-288-k464635.jpg)
STAI LEGGENDO
Tutta colpa di New York
Romance*IN CONTINUO AGGIORNAMENTO* Eva ha 18 anni e la sua vita cambia radicalmente: dalla scuola alle amicizie, dagli amori alla famiglia. Si sta preparando per un evento molto importante e, mentre si sta preparando, inizia a pensare alla sua vita di poc...