<<Ciao Nick!>>
<<Heyy. Che ci fai qui?>>
<<Io ci vivo>> dico sorridendo.
<<Wow! Ma è bellissima! Anche tu lo sei eh!>> dice balbettando.
<<Grazie>> dico arrossendo.
<<Percaso vai anche tu alla Mesmerise School?>> chiede lui.
<<Si, faccio il quarto anno. Tu invece?>>
<<Io faccio l'ultimo anno>><<Eva, ti vuole tua madre>> mi dice Anna all'orecchio.
<<Arrivo>>
<<Scusami, arrivo subito>> dico a Nick alzando gli occhi al cielo.
Raggiungo la mamma che sta parlando con altre persone.
<<Oh, eccoti Eva. Ti presento le tue professoresse Smith, Brown e García: insegnano storia, chimica e spagnolo>> dice la mamma.
<<Piacere tutto mio>> dico tendendo la mano.
Ci mettiamo a parlare per un bel po' di tempo e appena un cameriere le distrae, sento qualcuno che mi tira per il polso e mi porta fuori casa.
<<Il senso?>> dico confusa.
<<Ho visto che ti stavi annoiando e che stavi parlando da troppo tempo con il trio delle zitelle>> dice Nick.
<<Ma povere, perché "trio delle zitelle"?>> dico sorridendo.
<<Sono sole e stanno sempre insieme: cerimonie, feste e funerali>> dice aprendomi la portiera della sua macchina.
<<Dove mi porti?>> gli chiedo.
<<Avevi detto che non avevi toccato quasi nulla al buffet, allora ti porto da In-N-Out>>
<<Oh, wow troppo gentile>> dico scherzando.Prendiamo il mangiare e andiamo su una collina dove si vede tutta una New York illuminata dalle poche luci accese.
<<Wow>> dico impietrita dal paesaggio mozzafiato.
<<Bello, vero?!>>
Gli parlo della vita in Italia e poi gli chiedo <<Visto che ti piace guardare serie e film...qual é la tua serie preferita?>>
<<Assolutamente Friends>>
<<"Gatto rognoso, gatto rognoso"...>> si mette a cantare lui.
Ci mettiamo a ridere tutti e due.Nel frattempo mi arrivano numerose chiamate da parte di mia madre e mio fratello.
Spengo il telefono.
É da tanto tempo che non mi godo momenti come questi.Scende dalla macchina, mi apre la portiera e mi fa accomodare sul parabrezza della macchina per osservare le stelle.
Passata la serata, mi riporta a casa.
<<Grazie, mi serviva proprio>>
<<Si vede che non sei abituata alla gente mondana>> dice scherzando.
<<Buonanotte, a domani>> dico abbracciandolo.
<<Notte>>Entro in casa e c'è Alina che mi aspetta all'entrata.
<<Signorina Eva, ci sono sua madre e Daniel che la stanno aspettando nel salotto>>
Vado verso il salotto e vedo la mamma e Daniel seduti sul divano che discutono. La mamma ad un certo punto si tira all'indietro di capelli, brutto segno quando fa così.
<<Dove sei stata? E poi ti sembra l'ora di tornare?!>> sbotta lei.
<<Sono stata fuori con un amico, perché non potevo più sopportare tutta quella gente che si atteggia in quel modo! E poi io questa festa non la volevo nemmeno>>
<<Ma almeno potevi dirmelo! Così mi hai fatto fare brutta figura>>
<<Brutta figura?! Non ti facevo così egocentrica! Ah é vero, da quando devi sposare un riccone, non ti interessa più di nessuno>>
<<Vai subito in camera tua!>> urla infine lei.Vado in camera mia e chiamo Clara.
Ci mettiamo a parlare per tanto tempo.
<<Hai letto l'ultima mail del giornalino della scuola?!>>
<<No, non ancora. Ora la leggo con te>>
<<"...sapete l'ultimo scoop di Giulia Prada? Secondo delle fonti si è trasferita definitivamente a New York!">>Mentre lei sclera per la notizia, leggo anche la mail dell'altro giorno che ho ignorato.
"Popolo della Mesmerise, non siete pronti per questo scoop! Secondo delle fonti, da un po' di giorni a questa parte, si vedono Clara Pultro e Riccardo Rondi mano nella mano a scuola, sempre insieme nei corridoi e c'è chi dice, addirittura, che siano andati a letto insieme! Povera Eva Lacri!"
<<Clara...hai letto la mail dell'altro giorno del giornalino?>> le chiedo.
<<No, perché?>>
<<Vai, valla a leggere>> dico seria.
Dopo averla letta dice <<Eve, ti posso spiegare. Non é come pensi>>
<<E allora spiegami>> dico io.
<<Io gli sto facendo compagnia e gli sto tirando su il morale, perché tu gli manchi tanto>>
<<Evidentemente gli sai tirare su anche qualcos'altro! E la prossima volta inventa scuse più reali. Con me avete chiuso!>>
<<Ah una curiosità, era lui il ragazzo con cui ti stavi sentendo?>> continuo io.
<<Si, ma non nel senso romantico!>>
<<Senti Clara, smettila di dire stronzate! Ti conosco da tanto tempo!>>
<<Anche tu sei cambiata da quando sei a New York! Ora metti sempre foto dove sei a feste, in discoteca, sempre vestiti nuovi, della mega villa in cui vivi...prima odiavi gli snob, il lusso e tutto quello che riguarda quel mondo. Non ti riconosco più>> dice delusa.
<<Anche io e forse non mi conosci abbastanza bene come credevi>> dico chiudendo la chiamata.Mi sento a pezzi e scoppio a piangere.
Ho litigato con la mia migliore amica.
Ecco perché Riccardo mi ignorava fin dal primo giorno in cui ero partita.
Ecco perché Clara aveva sempre fretta ed era sempre impegnata.
Se devo ricominciare una vita qui, é meglio che incominciarla da zero, con persone che mi vogliono bene veramente.
Entra Alina e dice <<Signorina Eva, ho sentito che stava discutendo con sua madre. Ne vuole parlare?>>
<<Vuole decidere sempre tutto lei. Non posso fare nulla per conto mio, perché se no "le rovino l'immagine". É solo egocentrica. Non so con quale coraggio Daniel la voglia sposare>>
<<Le racconto una storia: quando da piccola, abitavo ancora in Slovenia, i miei litigavano sempre; fino a che non hanno deciso di divorziare. Io e i miei fratelli siamo rimasti soli con la mamma. Litigavamo spesso anche noi con la mamma, avevamo pochi soldi e abitavamo in una casa malmessa.
Dopo pochi mesi si é ammalata di tumore e in fretta se l'é portata via>> dice Alina
<<Non ho potuto dirle quanto le volevo bene e quanto tenevo e lei. Che anche se litigavamo spesso, le volevo un bene dell'anima.
Lei lavorava per una famiglia ricca, io avevo il contatto, così decisi di chiamare per sentire se avevano bisogno di me, ma loro avevano già detto che l'avevano già trovata. Poco tempo dopo mi aveva contattato il signor Daniel e ora eccomi qui da piú di trent'anni>> continua lei con le lacrime agli occhi.
<<Alina, mi dispiace tanto per quello che hai passato...io non ne sapevo nulla>>
<<Non si preoccupi per me, ora vada pure a dormire che domani deve andare a scuola>>
<<Va bene, come vuoi. Grazie mille>> dico abbracciandola.Come ogni mattina entra Alina per svegliarmi e per portarmi la colazione.
<<Buongiorno signorina Eva. Sta meglio?>>
<<Si grazie>>Mangio, mi lavo e vesto per andare a scuola.
Come al solito, a scuola, ci accompagna Terry con una Mercedes.
<<Non per giudicare, ma quante macchina ha vostro padre?>> chiedo a Brian ed Alex.
<<Ne ha circa 7, una per ogni giorno della settimana. Ne fa la collezione>> risponde Alex.
<<Oh wow. Noi eravamo abituati a girare a piedi o con mezzi pubblici>>
<<Ora non dovrete preoccuparvi di fare ritardo o di stare in mezzo a tutta quella gente che puzza di prima mattina>> dice Brian.Arrivo a scuola e mi dirigo verso il mio armadietto.
<<Buongiorno Anna>> dico salutandola all'armadietto affianco al mio.
<<Ciao Eve. Posso chiamarti così vero?>> chiede imbarazzata.
<<Certo!>> dico ridendo.Passa Nick, mano nella mano con una ragazza.
Non mi guarda nemmeno, come se fossi invisibile.
<<Ma quello non era il ragazzo con cui stavi parlando ieri sera?>> chiede confusa Anna.
<<Già>>Suona la campanella ed andiamo alla prima lezione della giornata: chimica.
<<Bene ragazzi>> dice la prof <<Ora fate dei gruppi da quattro per il progetto sulle molecole. Oggi in class farete una scaletta e svolgerete il compito o in biblioteca oppure a casa di qualcuno del gruppo. Lo dovrete consegnare tra tre settimane. Tutto chiaro?>>
<<Si, prof Brown>> risponde tutta la classe in coro.
<<Lo facciamo insieme?>> mi chiede Anna.
<<Certo, ora mancano solo due persone>>
<<Nick, Kourtney unitevi pure con Anna ed Eva>> dice la Brown.
<<Perfetto>> bisbiglio ad Anna <<Mancava una coppia felice nel gruppo>>
Di fianco a Nick si avvicina una ragazza con i capelli lunghi e mori , occhi grandi e verdi, con jeans a vita alta, una canottiera color fucsia,
<<Ciao io sono Kourtney>> dice presentandosi.
<<Piacere>> diciamo tutte e due.
<<Amore tu non ti presenti?>> dice con una voce dolce ma allo stesso tempo squillante.
<<Io sono Nick>>
<<Allora, da dove iniziamo per il progetto?>> chiedo per rompere il ghiaccio.I giorni passano e il progetto l' organizziamo solo io e Anna. Fino a che mancano quattro giorni alla scadenza e...
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Tutta colpa di New York
Romance*IN CONTINUO AGGIORNAMENTO* Eva ha 18 anni e la sua vita cambia radicalmente: dalla scuola alle amicizie, dagli amori alla famiglia. Si sta preparando per un evento molto importante e, mentre si sta preparando, inizia a pensare alla sua vita di poc...