Tutta colpa di New York

Capitolo 9.

Arrivo nella biblioteca della scuola per finire il progetto e, ovviamente Nick é in ritardo.
Staremo in biblioteca da soli perché Kourtney deve fare il corso da cheerleader e Anna ha un corso avanzato di matematica.
<<E le altre?>> chiede lui arrivando alla scrivania.
<<Sono occupate. Kourtney aveva una cosa per cheerleader e Anna é al corso di matematica>>
<<Ah é vero che aveva la selezione per la squadra>>
<<Comunque...sembra simpatica la tua ragazza>>
<<Kourtney non é la mia ragazza>> dice lui
<<Ah no?>>
<<Diciamo che ci divertiamo...>> dice sorridendo.
Arriva Anna in biblioteca con il fiatone <<Ci sono! Alla fine abbiamo finito prima. Avete già iniziato?>>
<<Si io avevo già iniziato e ho trovato qualcosa>> dico io.
<<Tu invece?>>
<<Io sono arrivato da poco>>

Dopo un intenso pomeriggio sui libri, torno a casa stanchissima.
Sto per entrare in camera mia, quando Alex mi ferma.
<<Ha detto papà che stasera bisogna vestirsi eleganti perché ha "un annuncio importante" da dirci>>
<<Grazie per l'avvertimento, se no sarei stata l'unica a scendere in pigiama>> dico sorridendo.
Entro in camera, mi faccio un bagno rilassante e cerco qualcosa di elegante da mettermi. Finalmente dopo un buon quarto d'ora davanti all'armadio, trovo un bellissimo vestito rosso in raso. Metto dei tacchi neri, collana e bracciale in oro bianco di Cartier.

Scendiamo in salone tutti ben vestiti e sistemati.
I camerieri ci offrono dei calici di spumante.
<<Ragazzi, prima di cena vorrei annunciarvi che io e Francesca abbiamo deciso la data del matrimonio. So che siete un po' scioccati all'idea, ma il solo pensiero di aspettare mesi per preparare un matrimonio...mi mette ansia. E se in quei mesi ci lasciassimo? Non potrei mai lasciare vostra madre. Non la lascerei da sola neanche un minuto della mia inutile vita. Ecco perché abbiamo deciso di sposarci tra soli due giorni!>>
<<Che bello! Complimenti!>> dicono tutti in coro.

Rimango un po' spiazzata dall'annuncio perché, conoscendo mia madre, avrebbe solo convissuto per un po' di tempo e poi se ne sarebbe andata il giorno del matrimonio, lasciando lo scapolo milionario all'altare, prendendo soldi e tutti i regali che le ha fatto.

<<Tutto a posto tesoro?>> mi chiede preoccupata la mamma avvicinandosi a me.
<<Si tranquilla. Sono solo un po' stanca>>
<<Tesoro, so cosa pensi...per la prima volta dopo tanto tempo, ho trovato qualcuno che tenga veramente a me. Io lo amo e sono felice>>
<<Sono felice per voi>> dico sorridendo <<Però, detto sinceramente, ci vorrà ancora del tempo per fidarmi completamente di lui>>

<<Detto questo, si va a cena fuori! Si va al The View Restaurant. Per sicurezza ho prenotato tutto il piano così in caso di necessità...>>
<<Tranquillo tesoro, non c'è bisogno di dare spiegazioni>> le sussurra la mamma all'orecchio.
<<Alina vieni anche tu, giusto?>>
<<Mi spiace signorina Eva, ma le regole non mi permettono di fare alcune cose>>
<<Dai ti prego! Avrò pur bisogno di supporto morale!>>
<<Si Alina vieni pure con noi!>> dicono mamma e Daniel.
<<Va bene ma starò poco>> dice sorridendo.
<<Terry, verrai anche tu vero?>> chiede Filippo.
<<Mi dispiace, ma io devo rimanere in servizio fino all'ultimo momento>>
<<Vabbé dai, allora vuol dire che guiderò io>> dice Brian.
Passata quella serata tra mangiare, bere, cantare e ballare finalmente torniamo a casa sfiniti.

É il mattino seguente e come al solito entra Alina e spalanca la finestra.
Scendo per fare colazione, mi vesto e vado in macchina per andare a scuola.
Suona la prima ora e c'è la prof Brown con la consegna e l'esposizione dei progetti.
Oggi "casualmente" Kourtney non si é presentata e nemmeno Anna perché aveva delle commissioni da fare col padre, quindi siamo soli io e Nick.
Suona la campanella per la ricreazione e siamo rimasti solo io e Nick a non aver esposto il progetto.
<<Se volete, potete saltare la ricreazione per esporre il progetto. Tanto non ci metterete tanto. Voi siete bravi>>
Tutti escono dall'aula e rimaniamo solo noi.
<<Potete aspettare un momento? Così vado a prendermi un caffè>> dice la Brown.
<<Certo>> rispondiamo in coro.
<<Come hanno potuto lasciarci da soli per esporre il progetto?>> dico a Nick.
<<Meglio...non credi?>> dice avvicinandosi a me.
Io indietreggio, ma mi blocca la scrivania.
<<Perché indietreggi? Lo so che non aspetti altro>> mi dice all'orecchio accarezzandomi la gamba destra.
<<Perché lo fai?>> dico con un filo di voce.
<<Perché é uno scherzo!>> dice allontanandosi. <<Credi che io sia così depravato, da sembrare uno stupratore?>> dice sorridendo.
Rimango visibilmente scioccata.
Entra la prof con il caffè <<Allora...iniziamo?>>

Dopo l'esposizione suona la campanella per la fine della ricreazione.
Prendo le mie cose e corro dall'altra parte della scuola per arrivare in tempo per la prossima lezione.
<<Eva aspetta!>> dice Nick rincorrendomi.
<<Che vuoi?!>> dico fermandomi <<Prima parliamo tutta sera mangiando un panino sotto le stelle, poi fai finta di non conoscermi evitandomi, poi mi presente la tua "non" fidanzata Kourtney e poi ora questo?! Cosa vuoi?>> dico incazzata.
<<Cerca di non urlare>> dice strattonandomi in un aula vuota.
<<É vero e mi devi scusare per il mio comportamento. Ma, come ti avevo detto un po' di settimane fa, c'è una situazione complicata a casa, con Kourtney e ora con te. Sei l'unica a cui mi viene quasi spontaneo raccontare i miei problemi. Mi sento quasi al sicuro>> dice serio <<Quasi però eh!>> dice ridendo.
Gli accarezzo una guancia. <<Mi dispiace. Se ti può consolare anche la mia é un casino>>
<<Noi due siamo un casino>> dice baciandomi.

Sembra che nel mio stomaco stiano facendo a pugni. Non capisco.

Si stacca da me.
<<Mi dispiace. Scusami>> dice scappando, lasciandomi nell'aula da sola.
Sono sotto shock. Non capisco. Prima mi tratta in un modo e poi nell'altro.
Sarà meglio che io vada nella classe di storia, prima di finire nell'ufficio del preside.
Arrivo in aula e fortunatamente la lezione non é ancora iniziata.
Dopo circa mezz'ora vedo che Nick non é ancora entrato in classe. Ma dov'è?!