Capitolo 7

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POV Killian
Non potevo credere di averlo fatto... dopo tutto quello che era successo negli ultimi anni tra di noi chiamare mia madre era l'ultima cosa che credevo avrei mai fatto nella vita  eppure è esattamente quello che feci. in quel momento mi sembrò la cosa più giusta da fare,  era la migliore nel suo campo dopotutto ed era quindi l'unica che poteva aiutare seriamente la mia Emma. Lo feci solo per la mia donna credetemi e questo la dice lunga su quanto io la ami.
- ma guarda guarda chi si fa vivo dopo.... dopo quanti anni Killian???
- Mamma non è il momento... - risposi cercando di essere il più pacato ed educato possibile, non l'avevo di certo chiamata per litigare - ti chiamo perché ho bisogno di un enorme favore.
- Tze... prevedibile. Ti servono soldi suppongo! - provò ad indovinare. avrei voluto riattaccarle il telefono in faccia sul momento ma non lo feci, cercai più che altro di tenere fermo a mente quale fosse lo scopo di quella chiamata.
- No! Non ho bisogno di nessun aiuto finanziario e anche se ne avessi bisogno non verrei di certo a chiederlo a te!
- Allora servono a tuo padre: ho indovinato vero???
- Non mettere in mezzo papà! Ti chiamo perché serve a me un favore, non a lui! E adesso smettila di buttarti ad indovinare e rispondimi sinceramente: sei disposta a darmi una mano o devo cercarla aiuto altrove? - non ero in vena di giochetti.
- Dipende... che ti serve! -  ma che diavolo significava dipende? "Killian respira, pensa a Emma...." pensai.
- Premetto che non è per me! È per una mia amica... è una ginnasta che purtroppo sta passando un periodo buio. Mi domandavo se potessi incontrarla uno di questi giorni e provare a darle una dritta su come uscire fuori da questo tunnel. Tutto qua.
- Una ragazza.... tze, dovevo immaginarlo che se non erano soldi c'era di mezzo il genere femminile. Che c'è Killian ancora non ti sei stufato, dopo quello che ti è successo, di correre alla ricerca dell'amore eterno?
- Della mia vita a te non deve più interessare nulla, sei stata molto chiara quel giorno se non ricordo male - le ricordai ciò che mi disse dopo aver saputo che tra me e Milah era finita - ti ho chiamato per aiutare una mia amica non per farmi giudicare. Allora: puoi darle una mano o no?
- Beh... se il suo periodo brutto consiste nell'aver saputo che sono tua madre e vuole di conseguenza un provino  personale per accedere nelle categorie superiori la mia risposta è categoricamente no! Non faccio favoritismi per nessuno e tu lo sai molto bene.
- Non vuole nessun provino con te, non sa neanche che ti sto chiamando in realtà e sopratutto... non sa che sei mia madre. A dirla tutta non so neanche se ti conosce... - Emma non mi aveva mai nominato la mitica Regina Mills durante le nostre chiacchierate ma escludo categoricamente che non sapesse chi fosse in realtà, mia madre è l'idolo di ogni ginnasta. 
- Mmmh.... quanti anni ha? che livello di preparazione ha? È brava? Non perdo tempo con ragazzine con sogni campati per aria.
- E' la migliore! - dissi con convinzione. Avevo visto i suoi video, sapevo che era brava e poi... beh non ero proprio ignorante in materia avendo una ginnasta di alti livelli in casa.
- Sento aria di cuore innamorato... - mi ritrovai ad alzare gli occhi al cielo.
- Sembri un disco rotto. È la verità! È la migliore te lo garantisco e ha solo 16 anni. Devi credermi... sfido chiunque ad essere come lei, dovresti seriamente venire a vederla.
-  Ne ho viste di ragazzine di quell'età tra competizioni e selezioni varie e sinceramente parlando non mi sembrano un granché. Si sentono brave, belle e uniche ma in realtà non sono nessuno. L'unica brava,  la migliore nel vero senso della parola, un piccolo ma grandissimo talento l'ho già conosciuto e l'ho anche allenata fino a pochi mesi fa. - cosa? insegnava ancora? Non ne avevo la più pallida idea, credevo che avesse lasciato.
- Forse la tua protetta sarà anche più brava di colei di cui ti sto parlando ma non mi interessa: la ragazza in questione  ha bisogno di te! Psicologicamente parlando in primis ma non nego che mi piacerebbe anche che l'allenassi. Merita il meglio e per quanto io odi ammetterlo la meglio in questo campo sei tu. - presi una pausa - Senti mamma non ti ho mai cercato in tutti questi anni, se oggi ti sto chiamando è perché è importante... non lo avrei fatto altrimenti. - dall'altro capo del telefono ci fu un silenzio assordante per circa trenta o quaranta secondi.
- D'accordo... mi hai messo una leggera curiosità. Verrò a vedere questo "talento". 
- Sul serio????
- Certo, io a differenza di qualcuno, mantengo sempre la parola data; ma non montarti la testa Killian: lo faccio solo perché credo che tu non sia poi così ignorante in materia. Lo sto facendo per questa ragazza, non per te, tra noi non cambierà nulla.
- non voglio che cambi! - risposi di rimando. - mi interessa solo che aiuti lei. Ne ha davvero bisogno.
- Le parlerò e proverò a spronarla, se merita naturalmente: non servirebbe a nulla spronare un non talento, si illuderebbe e basta e sarebbe solamente peggio.
- Ne sono consapevole.
- Posso almeno sapere a cosa è dovuto questo suo periodo nero?
- Circostante... - mi limitai a dire. Evitai di proposito di dirle dell'incidente o conoscendola non avrebbe neanche preso in considerazione l'idea di vederla. Conoscevo i suoi modi di pensare, non avrebbe speso mezza parola per una povera ragazza a cui la ginnastica aveva ingiustamente chiuso tutte le sue porte.
- Circostanza eh???? Bah... staremo a vedere. Verrò domani, mandami l'indirizzo, ma che sia ben chiara una cosa Killian: non l'allenerò, è giusto che tu lo sappia questo. Può essere anche brava come dici ma io ho le mie esigenze, le mie convinzioni, i miei allievi... ad eccezione di una sola persona, che mi è stata imposta - specificò - Io alleno solo i vincenti.
Riagganciai il telefono  con la promessa di vederci il giorno seguente davanti la palestra dove sia io che Emma ci allenavamo. Non avevo gli allenamenti quel pomeriggio ma Emma si, il mio amico mi aveva informato, pertanto avrei avuto modo di assistere personalmente a tutta la scena. Non so cosa desideravo di più vedere, se la reazione di mia madre davanti alla bravura di Emma o se la reazione della mia lei davanti l'idolo di tutte le ginnaste esistenti sulla faccia della terra... tutte e due le cose probabilmente ma la realtà dei fatti, del tutto inaspettata,    è che fui io l'unico ad avere reazioni di sorpresa. Non appena varcammo la soglia della palestra, senza tanti convenevoli aggiungo, mia madre iniziò a guardarsi attorno quasi schifata, il posto a quanto pare non era di suo gradimento.
- Di tante buone palestre che ci sono in tutta America la tua amica ha deciso di venirsi ad allenare proprio in questo letamaio??? Non è un buon biglietto da visita per una che vuole fare ginnastica.
- Non cominciare per favore! Solo perché non è super lussuosa come quelle dove sei abituata a lavorare non significa che non valga nulla. Non è l'aspetto esteriore che conta.
- Si ok, come vuoi.... Da chi è seguita? Conosci il suo allenatore?
- Beh... momentaneamente non ha allenatore, non è seguita da  nessuno!
- Come scusa?!?! - chiese tra il sorpreso e lo scocciato - cioè spiegami: questa ragazza, il talento di cui tanto parli, si ricrede talmente brava da non aver bisogno di qualcuno che la segua???? Scherzi vero????
- È più semplice di quello che pensi. Si ecco vedi... è un po' complicata la sua situazione.
- No aspetta! Non mi dire... l'hanno espulsa dalle competizioni per comportamenti scorretti? Ha assunto sostanze stupefacenti prima di una gara? Ha....
- Mamma!!!! Smettila ok? Non metterti a giudicarla  senza prima averla incontrata: non ha mai comportamenti scorretti con nessuno ne tantomeno è una drogata: è una ragazza normalissima che ha purtroppo dovuto interrompere la sua corsa per cause di forza maggiore. Cause molto serie mamma!
- D'accordo d'accordo... non ti scaldare, sembri tuo padre quando fai così! Avanti portami a vedere questo fenomeno della natura! - alzai gli occhi al cielo ma non replicai, non era tempo di metterci a discutere e senza aggiungere altro, facendole strada, la condussi nel corridoio che portava alla grande sala dove sapevo vi fosse Emma ma prima che provasse ad entrare le chiesi la gentilezza di spiarla per un momento dalla finestrella.
- Ti ricordo che non sa che sei qui... - spiegai vedendola non capire quella mia richiesta - non vorrei che vedendoti le prendesse un colpo mentre sta facendo qualche esercizio.  - scosse la testa rassegnata ma nonostante non fosse pienamente d'accordo, spiare non rientrava nei suoi modi ragali, mi seguì borbottando al contempo qualcosa di indecifrabile. - eccola lì, guarda con i tuoi stessi occhi. - mi feci da parte per far sì che la vedesse meglio ma dopo neanche mezzo secondo eccola girarsi verso di me con aria indecifrabile.
- Lo so... è fuori allenamento, ha avuto un brutto incidente alle parallele e si sta rimettendo in pista solamente adesso. Ho i video delle sue performance precedenti se vuoi vederli ma posso assicurarti che.... - non mi fece neanche finire di parlare che eccola avviarsi a passo sostenuto verso la porta della sala. Che accidenti aveva in mente? La seguii per paura che potesse fare  qualcosa di insensato, come ad esempio insultarla, ma mi ritrovai, contro ogni mia aspettativa,  ad assistere all'ultima cosa che avrei mai immaginato.
- Swan le braccia non sono un optional, non sono attaccate al corpo tanto per.... usale! - esclamò categorica - In questo modo alleggerirai il lavoro delle gambe e l'esercizio risulterà poi semplice ma sopratutto più pulito.... - swan? Avevo  sentito bene? L'aveva chiamata Swan? - vidi Emma girarsi verso la nostra direzione non appena si senti chiamare e la vidi rimanere letteralmente a bocca aperta per lo stupore! Scese dalla trave dove fino ad un attimo prima stava lavoricchiando  e mentre si dirigeva verso di noi, passava il suo sguardo da me a mia madre sempre più incredula.
- Re... Regina?!? Killian?!?! co... cosa ci fate voi due qui??? - di bene in meglio: la mia fidanzata aveva appeno chiamato mia madre per nome come se la conoscesse da una vita... mmh... interessante, davvero molto interessante. Non risposi alla domanda, aspettai che fosse mamma a farlo.
- Mi ha chiamato questo disgraziato! - mi indicó - mi ha supplicato di venire perché a detta sua  dovevo assolutamente conoscere una promessa nascente della ginnastica. Peccato che ci conosciamo già io e te - le sorride calorosamente.
- Come accidenti fate a conoscerci voi due è????  - mi intromisi - perché non ne sapevo nulla?!? Emma - mi rivolsi alla mia fidanzata - non hai mai accennato al suo nome! Perché?
- Troppi ricordi ecco perché! Volevo dimenticare tutta quella parte della mia vita lo sai e poi non è vero che non ne ho mai parlato. Ti ho parlato centinaia di volte della mia ex allenatrice.
- Allenatrice??!? Lei... - mi voltai verso mia  madre -  tu.... tu hai allenato Emma???? - annuì e io ancora più schioccato tornai a fissare la mia donna - è lei la pazza psicopatica che ti ha tenuta lontano da tutte le cose piacevoli della vita?
- Detta così sembra una cosa orrenda ma si, è lei. - sorrise - Tu  invece.... come conosci Regina??? La federazione della scherma non è di certo vicino alla nostra e le competizioni, olimpiadi escluse, sono in padiglioni e giorni differenti.
- O semplice: la tua allenatrice altri non è che mia madre!                                              POV EMMA
- Come scusaaaa?!?!? - chiesi completamente scioccata da tale rivelazione, Regina Mills, la mia ex allenatrice, colei che ho sempre considerato la figura sostitutiva di mia madre,  era la madre di Killian? Del mio Killian???? Stentavo a credere che potesse essere vero. Conoscevo Regina come le mie tasche eppure questo piccolo particolare mi era sfuggito: non mi aveva mai accennato al fatto che avesse un figlio. Sapevo che  era divorziata, che tra lei e il suo ex marito continua ad esserci astio nonostante gli anni ma nulla di più.
- Hai capito bene... questa donna è mia madre, quella di cui "tanto" ti ho parlato. - rispose sarcasticamente Killian ricordandomi che solo in un paio di occasioni avevamo parlato della sua famiglia e a pensarci bene in nessuno dei due casi il riferimento a sua madre  era stato positivo. Provai a fare finta di nulla e a cambiare argomento, non volevo di certo riaccendere vecchie questioni o faide familiari, ma prima che potessi fare qualsiasi cosa Regina prese la parola anticipandomi.
- Da quanto hai ripreso ad allenarti? - ahi! Domanda assai scomoda! Non avevo detto a nessuno di aver ripreso, Killian compreso, confessare di conseguenza  avrebbe di sicuro portato a  delle tensione tra di noi ed era l'ultima cosa che volevo. Pensai di mentire, di dire una piccola bugia a fin di bene ma poi ragionando capii che mentire ancora sarebbe stato solamente peggio.
- Da poco... - dissi in maniera generica per poi guardare Killian e chiedergli  scusa con lo sguardo. Non volevo sul serio mentirgli o tenerglielo nascosto è solo che prima di dirglielo volevo essere sicura di riuscire ancora a fare qualcosina.
- Si allena all'incirca da un mesetto, giorno in più, giorno meno... - rispose Killian per me. Come... come accidenti lo sapeva? Perché non mi aveva mai accennato a nulla? Lo guardai incredula, confusa, sorpresa e lui come a capirmi mi diede una spiegazione. - ieri ti ho vista allenarti e così ho chiesto al mio amico da quando andava avanti questa storia. - rispose senza dire altro e questo mi mando il cuore in subbuglio: che fosse arrabbiato?
- Mi... mi dispiace io non... beh di ecco.. te ne avrei parlato solo che... si insomma io....
- Non ci interessa perché e per come! L'importante è che tu sia tornata in carreggiata - si intromise Regina, con i suoi soliti atteggiamenti. - adesso ci facciamo una lunga seduta di stretching, ne hai bisogno, dopodiché ci andiamo a prendere un bel frullato proteico, sperando che in questa bettola li facciano, e parleremo un po'. Abbiamo molto di cui parlare io e te: in primis di cosa ti passa per la testa ma sopratutto  del nuovo programma di allenamento che seguiremo. - nuovo programma di allenamento? Ma chi gli aveva detto che avrei ripreso ad allenarmi come ai vecchi tempi? - preferirei tornassi in federazione già da domani, è più vicino a casa tua e più semplice per me seguirti...
- Cosa??? Aspetta un secondo! No, non ho detto che....
- Ah... quasi dimenticavo - mi ignorò spudoratamente - dopo lo stretching chiameremo mark, vediamo se riesce a trovare un buco per inserirti domani tra un appuntamento e l'altro. Hai bisogno seriamente di una seduta di fisioterapia. - a quelle parole vidi Killian alzare lo sguardo verso Regina per nulla felice di quella sua improvvisa iniziativa.
- Emh... Regina non... non serve... - provai a dire cercando di riportare in Killian un po' di tranquillità, potevo benissimo vederlo tamburellare con il piede a terra con fare nervoso.
- Non serve? Non serve dici? Ti ho vista  in quel poco che hai fatto prima e credo fermamente che le tue gambe debbano seguire un programma di riabilitazione se non vuoi peggiorare e farti nuovamente male. Non metti la stessa forza in entrambe le gambe quando fai gli esercizi, porti tutto il peso del corpo sulla gamba non compromessa e questo a lungo andare potrebbe causarti dei danni, soprattutto quando con il tempo andrai a lavorare  sui salti. Hai bisogno necessariamente di un fisioterapista così come hai bisogno di un allenatore. Non puoi continuare ad allenarti da sola. - avevo dimenticato quanto fosse difficile aver a che fare con Regina Mills. Stava già prendendo in mano la mia vita senza che io potessi avere voce in capitolo.
- Sull'allenatore possiamo anche discuterne se proprio ci tieni ma per il resto.... mi dispiace ma non andrò da mark!
- Perché?!?! È bravo nel suo lavoro lo sai bene. Ti ha rimesso in piedi più di una volta.
- Perché ha già un altro fisioterapista che la segue. - esclamò Killian prima ancora che potessi aprire bocca. - mi spiego.... sono  io il suo fisioterapista!
- Cosa??!?! tu??? Tu un fisioterapista? - lo guardò divertita come se la stesse prendendo in giro.
- Si io! Cosa c'è di strano? Mi sto laureando in fisioterapia! - esclamò orgoglioso di se stesso - non  ho ancora una laurea ufficiale ma sappi che ho sia il permesso che le competenze per poter esercitare.
- Sorprendente, non credevo che avresti mai ripreso gli studi, ma francamente parlano non mi sembra che tu stia facendo un buon lavoro con lei visto il suo stato attuale.
- vedo un po' difficile lavorare bene e rimetterla in sesto quando sei ignaro di ciò che la tua paziente fa fuori dalla terapia. Fino a ieri sera non sapevo che avesse ripreso - mi guardò velocemente come a dire "facciamo i conti dopo" - mi ha detto  semplicemente che si stava tenendo occupata con  la sala pesi e così l'ho lasciata fare visto che il lavoro di solito non è propriamente così invasivo ma poi l'ho vista fare dei passi indietro così le ho suggerito di seguire un programma di fisioterapia e di lasciare momentaneamente l'allenamento. Mi ha dato retta? Certo che no, non solo ha continuato ma mi ha anche omesso di stare facendo uno sport decisamente più complesso. Non sono uno sprovveduto mamma, l'ho rimessa in piedi io dopo l'incidente, sono stato io il fisioterapista stronzo che contro la sua volontà l'ha fatta migliorare, se mi avesse detto di essere tornata in pista avrei di sicuro studiato la cosa in modo più appropriato. - rimasero a guardarsi negli occhi per una manciata di secondi, chissà cosa si stavano dicendo con quel linguaggio non verbale, dopodichè Regina torno a dettare regole.
- Se vuoi farti seguire da lui non ho nulla in contrario ma voglio essere informata su tutto. Se ti dice che devi stare ferma, tu stai ferma. Non ho assolutamente intenzione di giocare o perdere tempo. E ora andiamo a lavorare, Killian puoi andare, ci penso io a lei.
- Mi stai forse cacciando???
- Non mi piace avere pubblico mentre Sto lavorando lo sai.
- Lavorando è??? Ma come... non avevi detto che eri qui solo per parlare? Non mi hai messo in guardia dicendo che non avresti allenato nessuno? - sogghignava mentre le parlava.
- Non ho detto che non avrei allenato.... cioè l'ho detto ma ho aggiunto anche altro. "Io alleno solo i vincenti" questo ho detto! Beh... lei è una vincente! Ora sparisci!  Dobbiamo lavorare.
Mi lanciò uno sguardo furtivo come a dire ci vediamo dopo e  mi lasciò alle cure di Regina come ai vecchi tempi. Nonostante fosse solamente uno stretching uscii da quella sala completamente massacrata. Mi erano mancati i suoi modi poco gentili devo ammetterlo ma questo non significava che avrei ripreso da dove avevo interrotto: questo poteva scordarselo. Andai nel camerino a cambiarmi, dire che ero sudata era un eufemismo, ma prima  di uscire per raggiungere Regina  notai sul mio cellulare un messaggio di Killian

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