Capitolo 3

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Tra una scia di lampi verdi che gli danzano tutti intorno, Deku finalmente raggiunge la sua camera ai piani più alti del dormitorio.

Avrebbe potuto usare i bagni comuni del primo piano è vero, sono tranquillamente dotati di phone, ma il piccolo verdino aveva bisogno di riflettere.

Izuku ritorna a capire come si fa ad inalare aria per poi rilasciarla in dei respiri parzialmente normali, se così si possono definire, disattivando il One for All.

Il suo cuore sembra non voler collaborare ed il suo unico pensiero è rivolto a ciò che era accaduto poco prima.

"Perché? Aaahhh, che mi prende?!"

Si siede sul letto col fiato corto, portandosi una mano al petto e stringendo il sottile tessuto della sua t-shirt azzurra.

"Perché era c-così vicino? T-troppo vicino!"

La mente di Deku torna alla sensazione che aveva provato sfiorando il braccio di Kacchan, seguendo quella vena che aveva rapito il suo sguardo.

Sente ancora la sensazione della sue pelle e dei suoi muscoli sotto le proprie dita.

Inconsciamente, sfiora con l'indice della mano sinistra il polpastrello della mano destra, sentendo un calore nuovo nel petto.

"Stavo.. toccando Kacchan? E adesso che potrò mai dire o fare? Aahh, di sicuro mi odierà!
Odia quando qualcuno lo tocca, chi più di me doveva saperlo??!
I-io lo conosco praticamente da sedici anni ormai e dovevo.. potevo.."

Quel ricordo torna vivido nella sua mente, gli occhi color rubino di Katsuki erano sereni e persi nel suo sguardo smeraldino mentre lo toccava.

"P-potevo.. fermarmi? Perché non l'ho fatto?
Perché mi sembrava.."

Si ritrova a sfiorarsi quella massa informe di capelli ricci con la stessa mano che aveva toccato poco prima Kacchan.

Ricorda il suo tocco gentile, mentre un dolce profumo di caramello pervade le sue narici al solo ricordo.

".. felice?"

Dopo una buona ventina di minuti, Deku è pronto.

Scende cauto l'ultima rampa di scale, dopo aver saggiamente evitato l'ascensore per provare a riflettere sul da farsi.

Come doveva comportarsi ora con Lui?

La miriade di domande che gli tempestano la mente, viene spazzata via dalla sua voce.

"Oi Nerd, è pronto in tavola. Ce ne hai messo di tempo."

Kacchan è poggiato allo stipite della porta della cucina, reggendosi con la sua ampia spalla destra e con le braccia incrociate al petto.

Sembrava quasi lo stesse.. aspettando?
Kacchan aspettare lui?
E perché sembrava così accigliato?

Il cuore di Deku fa una capriola, non si è nemmeno reso conto di essere già giunto in soggiorno, che si ritrova perso nuovamente in quegli occhi fuoco vivo.

Il biondo resta impaziente nella lieve ombra pomeridiana a fissarlo per un po'.

Durante tutta la durata della preparazione del pranzo non aveva fatto altro che pensare a quello che doveva essere il suo nemico giurato.

Perché quando era solo con lui si sentiva diverso?
Perché Deku sapeva di casa e affetto per lui?
Perché proprio Deku doveva risvegliare in lui debolezze e paure?

"MerDeku! Non ho tutta la giornata, muovi quel culo da graziato che ti ritrovi o ti faccio esplodere!"

Kacchan prende posto in soggiorno, sbuffando sonoramente davanti al suo piatto e fissando spazientito Izuku.

"A-arrivo, scusami, arrivo K-Kacchan."

I profumi deliziosi che provengono dalla cucina, provocano un imbarazzante brontolio nello stomaco del più piccolo.

Il pranzo prosegue in silenzio, Deku è terrorizzato dal poter commettere passi falsi e Katsuki, ogni qualvolta può, si ritrova a fissare i suoi occhi smeraldo e quei capelli che aveva trovato terribilmente morbidi.

Sente di volerne ancora, desidera toccarlo e questo lo fa incazzare.

Qualcosa sta cambiando in loro, e soprattutto Izuku ne è perfettamente consapevole.

Non può far trasparire quel che prova per Kacchan, non dopo ciò che è successo in cucina poco prima.

Sa benissimo che avrebbe ricevuto un totale e schiacciante rifiuto.

Eppure qualcosa lo fa sperare, il ricordo dello sguardo sereno del biondo lo rende fiducioso e prende coraggio.

"Kacchan ecco.. volevo solo ringraziarti e dirti che il pranzo era davve-!"

"Non ce la fai proprio a parlare normalmente, ah?"

"Oh, beh, s-scusami è che.."

Deku si alza di scatto con l'intento di prendere i piatti di entrambi per riporli in cucina nel lavandino, quando per sbaglio con mani tremanti fa cadere il piatto di Katsuki sul pavimento.

"Scusa scusa scusa scusa, faccio io Kacchan, tranq-!"

"Posso fare da solo, nerd del ca-..!"

Involontariamente, il verdino si piega sulle ginocchia per prendere i cocci rotti del piatto dal pavimento e Kacchan si sporge nello stesso istante in avanti, ritrovandosi due gemme verdi ad un soffio dal viso.

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L'intera storia è in collaborazione con Laroy13

One 4 Us ~ BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora