Capitolo 11:Problemi irrisolti.

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Il giorno dopo..........

Simon, dopo quel disastroso incontro con Alvin, si mise in testa di fare tutto il possibile per farlo restare, anche a costo dei limiti che si era sempre prefissato come maschio.
Non era gay, i maschi non gli facevano effetto, ma si convinse che se gli avrebbe semplicemente dato ciò che voleva sarebbe stato sufficiente a farlo restare.
Ma in campo omosessuale lui non aveva nessuna esperienza, perciò aveva bisogno di qualcuno che gli consigliasse come fare.
Che sapesse spiegargli bene come funzionava quel mondo a lui sconosciuto.
A tale scopo, si diede appuntamento al bar con Jeanette e Brittany.
Quest'ultima, in realtà, provava ancora astio nei confronti del chimpunk e, all'inizio, non sarebbe voluta venire ma lo fece per accontentare la moglie.
Quando i tre si riunirono lì dentro, Simon notò subito Brittany sparargli una piccola occhiataccia, per poi distogliere subito lo sguardo.
Si sentì un pochino in colpa per come l'aveva trattata in passato.
"Allora"-decise lui di prendere parola dopo diversi minuti di imbarazzante silenzio-"vi ho chiamate per porvi un particolare quesito"-aggiunse, attirando l'attenzione delle due.
Simon fece un piccolo sospiro e poi parlò:"Come funziona il sesso fra gay?Sia fra uomini che fra donne, intendo".
Jeanette, a tale domanda, arrossì con violenza mentre Brittany fece una smorfia inorridita e fece per alzarsi.
"Ok, io me ne vado...."-provò a dire, ma Jean la fece rimettere a posto.
"Aspetta cara....cerchiamo almeno di capire perché gli interessa"-le disse e Britt tornò a sedersi, guardando Simon decisamente preoccupata.
"Vi chiedo scusa ragazze.....mi rendo conto che può sembrare una domanda troppo intima...."-affermò lui, leggermente imbarazzato.
"Ma come mai vuoi saperlo!?È per Alvin....?"-chiese Britt.
In risposta Simon sbiancò, urlando uno stridulo "NO!!!!!".
In quel preciso istante istante si era totalmente scordato di essere in un locale pubblico, tanto che un po' tutti i clienti si erano girati a guardarli.
Se prima l'imbarazzo era poco, ora era indescrivibile.
"Semplicemente....mi piacerebbe un po' scoprire com'è che funziona il vostro mondo....tutto qui"-disse dopo un po'.
Jeanette era ancora leggermente rossa in volto e cercò lo sguardo della moglie, che però fece spalluce e disse:"Ah, è il tuo migliore amico, non il mio: te la vedi tu".
Jeanette, dunque, sospirò rassegnata e chiese all'amico:"Lo vuoi veramente sapere".
"Sì!"-disse deciso.
A quel punto la chipette decise di farsi forza e provò a spiegare il tutto a Simon, in modo scientifico.
Ci rimasero circa un'oretta a parlarne, fra Jean che moriva nella vergogna, Simon che prendeva appunti su un tovagliolino da caffè e Britt con la faccia spiaccicata sul tavolo.
"Ti prego basta!"-implorò quest'ultima, poiché Jeanette stava pure usando alcuni esempi con loro due quando.....lo facevano.
"Ma amore....ce l'ha chiesto lui..."-disse Jean dolcemente, accarezzandole la testa.
"Ok, ma perché devi essere così dettagliata?E poi.....quello che facciamo non credo sia affar suo"-ribatte lei, ormai al limite della sopportazione.
"Ancora una cosa Jean, dove hai detto che bisogna infilare il...."-si intromise Simon, che sembrava quasi non ascoltarle.
Ma Britt lo bloccò:"No basta!!!Questo è troppo, non ce la faccio più e mi è anche venuto da vomitare, me ne vado!
Jean, io ti aspetto fuori"-disse andandosene sotto lo sguardo divertito dei due.
"È sempre così plateale"-affermò quest'ultima.
"Come hai capito di amarla?"-chiese, improvvisamente Simon, facendola bloccare per vari secondi.
"Non penso di averlo mai effettivamente capito: eravamo ancora molto giovani quando ci siamo messe insieme la prima volta.
A quei tempi non ne capivamo nulla di vera attrazione, seguivamo solo gli istinti.
Poi, come ricorderai, Brittany a 21 anni, ha fatto concorrenza alla sua vecchia stilista di moda, Marina Rodència, in un concorso e sconfiggendola.
Di lì ha ottenuto la possibilità di andare a New York per diventare lei stessa una stilista di successo.
In quei tre anni avevamo perso quasi del tutto i contatti.
A 24 anni, però, Britt aveva ottenuto un successo di fama nazionale e decise di tornare a Los Angeles per fondare qui una sua scuola personale.
Quando ci siamo ritrovate eravamo molto più grandi e mature.
Ci piacevamo ancora, questo era innegabile, ma sapevamo che non ci sarebbe stato più spazio per le avventure e i giochetti e che avremmo avuto molto da perderci se la cosa non fosse durata.
Così ci siamo messe praticamente a tavolino, discutendo i pro e i contro di ciò.
Lì ho capito quanto davvero ci tenesse a me, poiché lei è tipa che, normalmente, non ama molto gli impegni e le promesse, ma io le avevo detto chiaro e tondo che non volevo iniziare nulla che non sarebbe andato avanti, così lei si è sforzata di rispettare il tutto come io mi sono sforzata di fidarmi e due anni dopo ci siamo siamo sposate"-finì di raccontare la chipette.
"Quindi siete state guidate più dall'istinto che dalla ragione"-osservò Simon.
"Diciamo di sì, ma c'è sempre stata una certa chimica fra di noi: perciò funzioniamo.
Non so cosa tu voglia fare con Alvin, ma se a te i maschi non piacciono, non penso ci sia molto da tentare"-fece notare lei.
Il chipmunk sospirò tristemente.
"È che l'ho già perso una volta e vorrei trovare il modo di farlo restare qui stavolta"-rispose, ingnorando nuovamente il motivo per cui Alvin voveva trasferirsi, cioè Mickey.
Jeanette si intenerì e mise una mano sulla spalla dell'amico.
"Simon, sei appena uscito da un divorzio e sei ancora molto vulnerabile, non trovi?
D'altro canto, a tutta onestà, non penso che sia il tipo di sacrificio di cui hai bisogno.
Almeno si deve accettare di non poter avere una persona nel modo che si vorrebbe ed è ciò che ha fatto Alvin per anni, tollerando di non poterti avere come più di un fratello"-disse lei per poi continuare, poco dopo-"onestamente.......credo che dovresti lasciarlo andare"-concluse, sentendo che tale storia avrebbe solamente arrecato danni ad Alvin e Mickey.
Solo che Simon non la pensava allo stesso modo e la fissò, come se avesse appena sparato la più grande cavolata della storia.
"Ti ci metti anche tu adesso?Lui ha bisogno di me, come io ho bisogno di lui.
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno accanto e non lo lascerò andare via stavolta"-disse determinato.
Dopo ciò, andarono a pagare il conto.
Jeanette preferì non insistere, sapendo quanto l'amico poteva essere estremamente testardo a volte, ma sapeva che avrebbe dovuto controllarlo a dovere per evitare guai seri.

Continua........

Salve a tutti, rieccoci qui con un nuovo capitolo!Avevo deciso di pubblicarlo fra 2 giorni, ma ho anticipato per celebrare 1K di visualizzazioni😍😍😍.
Voi che ne pensate del comportamento/ragionamento di Simon?Sta facendo la cosa giusta?
Lasciate un voto e un commento se volete il prossimo capitolo!

Alla prossima.
Il vostro Fede.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 06, 2021 ⏰

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