You're mine.

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Mi sentii tirare dai fianchi e qualcuno mi mise una mano sulla bocca per non farmi gridare....

La persona mi trascinò in un stradina buia sbattendomi contro il muro. Aprii gli occhi e lo vidi. Era Ashley.

-Che minchia vuoi, Ashley?!- lo guardai male, avevo voglia di picchiarlo ma meglio non fare cazzate, pensai.

-Shh sta zitta, ora Andy non c'è, posso farti quello che voglio.- mi fece quel sorrisino patetico che odiavo. Sghignazzò e si avvicinò a me, mi bloccò i polsi al muro e mi sussurrò cose perverse. Non sapevo come muovermi. Mugolai per il dolore ai polsi, nonostante le tante cicatrici che si erano formate. Sì, sono anche autolesionista. Continuo a chiedermi come mai Andy si sia innamorato di un disastro come me. Non sono per niente la ragazza "ideale". Sono tutt'altro: stronza, antipatica, asociale. Nel mio mondo ci sono io e la musica. Ora però... c'è anche Andy.

Cercai di allontanare Ashley tramite il bacino, ma notai che quel movimento lo eccitava ancora di più.

-Ashley lasciami stare!- urlai per farmi sentire.

-Sta zitta ho detto.- mi guardò male e mi bloccò al muro spingendo il proprio bacino contro il mio. Si avvicinò alle mie labbra con l'intenzione di baciarmi. Io spostai il viso per non far combaciare le labbra. Implorai mentalmente che qualcuno sarebbe venuto a togliermi Ashley di dosso. Ma niente da fare. Riuscì a baciarmi comunque. Premetti le labbra per non far approfondire il contatto, ma lui spinse i suoi fianchi contro i miei, facendomi male con la cintura, dischiusi le labbra dal dolore e lui ne approfittò a far entrare la lingua e intrecciarla con la mia.

ANDY'S POV:

Notai che Jess era uscita fuori per prendere una boccata d'aria, così mentre l'aspettai mi buttai tra la folla e incominciai a ballare.

Erano passati venti minuti e Jess ancora non rientrava. Uscii fuori per controllare ma lei non c'era, sgranai gli occhi e andai nel panico. Anche se stavamo da poco insieme, l'amavo troppo. Lei era solo mia e nessuno doveva toccarla neanche con un dito. Ero ossessionato da lei.

Iniziai a correre per tutte le strade gridando il suo nome. Rimasi un attimo in silenzio per ascoltare un rumore che proveniva da una strada davvero buia, camminai lentamente per vedere se c'era qualcuno e notai una coppia di ragazzi che si baciavano, mi avvicinai ancora di più e li separai, ma non c'era Jess.

Iniziai a chiedermi dove fosse andata, a farmi delle ipotesi. Ma niente. Solo dopo essere uscito dalla stradina ed essermi scusato con la coppia mi venne in mente lui. Ashley. La mia espressione divenne seria. Sentii le mani tremarmi e la pressione che si alzava sempre di più. Camminai velocemente controllando tutte le stradine fino a quando non sentii una ragazza piangere, entrai in questa stradina e vidi Jess a terra, mezza nuda, con dei lividi sul collo e sul braccio. Ero arrivato troppo tardi.

-Jess...cosa è successo.- mi chinai su di lei per guardarla negli occhi, notai che stava tremando così mi tolsi il giubbotto di pelle e glielo misi sulle spalle. Lei continuava a piangere così l'abbracciai per rassicurarla.

-Non piangere piccola, se mi dici cos'è successo posso risolvere tutto.- le accarezzai piano un braccio senza farle male nonostante i lividi. Lei continuò a non rispondermi così la incitai.

-È stato Ashley?- già sapevo la risposta ma volevo avere la conferma. Lei annuì.

-Io lo ammazzo quel bastardo, giuro. Dai piccola, alzati. Ti porto a casa.- la aiutai ad alzarsi e le abbottonai il lungo giubbotto di pelle che le arrivava sopra al ginocchio, i vestiti erano tutti strappati. Così li lasciai lì.

La portai nella mia camera. La feci stendere sul letto sbottonandole il giubbotto, chiusi le finestre per evitare che qualcuno la guardi in quello stato e chiusi la porta a chiave. Accesi la luce e la piccola stufa e mi sedetti accanto a lei asciugandole le lacrime.

-Piccola ora ci sono io. È tutto finito.- la abbracciai sorridendo appena e le lasciai un bacio sulle labbra.

-Andy..- sorrisi quando sentii il mio nome.

-Dimmi tutto.- le accarezzai il viso spostandole i lunghi capelli biondi.

-Ti amo.- si alzò e mi abbracciò dandomi un bacio sulle labbra. Le accarezzai i fianchi e la feci mettere su di me a cavalcioni e continuai a baciarla appassionatamente approfondendo il contatto.

JESS' POV:

Andy mi aiutò e mi portò nella sua camera. Lo amavo quando faceva così. Si vede che ci teneva a me. Credo di non aver mai amato una persone come amavo lui. Io ero rimasta in reggiseno e slip, ma notai che a lui non gli dava fastidio. Mi staccai un attimo dalle sue labbra e lo guardai mordendomi il labbro.

Nonostante la posizione i miei seni arrivavano al suo viso. Lui si avvicinò ad essi e incominciò a baciarli per poi morderli piano. Gemetti quando sentii le sue morbide labbra muoversi sui miei seni. Sono uno dei miei tanti punti sensibili. Gli sfilai la maglia e incominciai a baciargli il petto, mi sganciò il reggiseno togliendolo, mi alzai e lo feci stendere sul letto, mi sdraiai sopra di lui. Lo stavamo facendo.

***

11.00 a.m.

Mi alzai senza niente addosso, solo col lenzuolo bianco, la luce ancora accesa ed Andy abbracciato a me. Non ero completamente sicura di quello che fosse successo la notte prima. Presi il cellulare vedendo l'orario. Era tardissimo. Ed ero preoccupata per Sarah. Vidi 21 chiamate perse da lei. La richiamai.

-Pronto?- era preoccupata.

-Sarah!-

-Oddio Jess ma che fine hai fatto ieri? Eri sparita all'improvviso!-

-Ah lascia stare...una lunga storia, poi ti racconto. Tra un po' vengo da te. Cosa hai combinato invece tu alla festa?- dissi con un tono scherzoso sorridendo al telefono.

-Ehm..una lunga storia, poi ti racconto.- rise e risi a sua volta per poi salutarla e chiudere il telefono. Andy si stava alzando, così gli accarezzai i capelli neri sorridendo. Dopo un po' quegli occhi color ghiaccio che mi facevano sempre rabbrividire erano puntati su di me.

-Ma buongiorno, Andy.- gli diedi un bacio sulle labbra e lui senza rispondermi al buongiorno si staccò dalle mie labbra e mi sussurrò.

-Piccola, sei stata fantastica sta notte.- disse con fare malizioso e riprese a baciarmi.

Allora lo avevamo fatto per davvero. Era la mia prima volta e sono soddisfatta di averlo fatto con Andy. Con una persona che amo.

Ma io mi stavo chiedendo ancora Ashley che fine avesse fatto..

ASHLEY'S POV:

Quella ragazza è qualcosa di strepitoso. Ha un corpo da sogno. E sono felice di averla toccata. Anche se avrei voluto approfondire di più quel rapporto. Ma appena ho sentito la voce di quello stronzo di Andy me ne sono andato. Non volevo picchiarmi con uno come lui. O meglio, non volevo picchiarmi con lui per non fargli male. Perché non è capace di fare un cazzo, figuriamoci di tenere la ragazza. Non la merita. La merito io. Sento che possiamo essere una bella coppia. Ho voglia di scoparmela quella meraviglia. Cosa non le farei...che poi chi resisterebbe dopo un po'? Ispira il sesso.

Io ed Andy un po' di tempo fa eravamo amici. Ma mi stava sul cazzo. É antipatico, asociale e poi è un bambino del cazzo. Non lo sopporto. Ma tornando alla ragazza. La prossima volta che la incontro la porto con me nella mia stanza. E poi non continuo per i deboli di cuore.

**SPAZIO SCRITTRICE**

Ciao a tutte, allora, devo dirmi un po' di cose.

Per prima cosa mi scuso con tutte voi per non aver aggiornato prima ma tra scuola e impegni vari non ho trovato neanche uno spazio di tempo da dedicare a voi e alla storia. Ci rispondo tutte al più presto, promesso.

Seconda cosa. Vi dico già in anticipo che non sarò molto presente perché ho problemi con la scuola e quindi devo impegnarmi.

Come al solito votate e commentate per farmi sapere cosa ne pensate.

-ClaryxxBiersack.

P.S.: scusate se questo capitolo è più corto del solito.

She Don't Need To Understand.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora