11. Xenofobia Intrinseca

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La Sala Grande era gremita di gente, cosa alquanto inusuale in giorni non festivi. Hogwarts era una scuola di circa mille studenti, di varie età e che seguivano le lezioni a orari distinti. Era raro dunque che in uno degli spazi più ampi dell'intero castello ci si ritrovasse seduti quasi gli uni sugli altri.

Eppure quel Mercoledì di inizio Ottobre, la McGranitt aveva deciso di convocare tutti gli studenti per un "avvenimento eccezionale". Almeno questo era ciò che era stato riferito agli studenti dai Prefetti e dai Capo Scuola.

James Potter fu uno degli ultimi studenti a varcare la soglia della Sala. Se già il semplice fatto di essere il primogenito del Prescelto non era abbastanza per trovarsi sempre al centro dell'attenzione, il fatto che fosse l'unico studente senza divisa sicuramente lo aiutò nell'intento.

Il giovane ragazzo dai capelli corvini fece scorrere lo sguardo lungo il tavolo dei Grifondoro, fino a scontrarsi con gli occhi inquisitori dei suoi cugini. Avrebbe di gran lunga preferito nuotare da una sponda all'altra del Lago affianco alla Piovra Gigante piuttosto che sedersi affianco a loro, ma al momento, causa sovraffollamento, non sembrava avere molta scelta. Cercando quindi di non attirare ulteriore attenzione, si diresse a passo svelto fino a metà della Sala prendendo posto affianco a Rose. Non gli passò inosservata però l'occhiataccia che gli rivolse la McGranitt quando si rese conto del suo abbigliamento.

-Come mai ci onori della tua presenza?- Lily si sporse verso il centro del tavolo fissando gli occhi celesti in quelli del fratello.

-"Post-sbronza" non rientrava tra le giustificazioni plausibili per perdersi questo "avvenimento eccezionale"- scrollò le spalle guadagnandosi un'occhiataccia dalla sorella minore. Si rese conto forse per la prima volta di quanto somigliasse alla loro mamma quando era incazzata -Non ho avuto il tempo di andare a cambiarmi quando sono uscito dall'infermeria- aggiunse poi sentendosi improvvisamente in obbligo di giustificarsi. Poi si schiaffeggiò mentalmente, perché mai avrebbe dovuto dare spiegazioni a sua sorella di quindici anni?!

-Studenti di Hogwarts, un momento di attenzione per favore- tutta la Sala si zittì all'istante puntando lo sguardo sulla McGranitt, la quale occupava il solito posto al centro della grande tavolata dei professori.

L'anziana strega fece il giro della mesata per posizionarsi di fronte agli studenti. Nonostante la sua figura esile, c'erano poche persone al mondo che erano capaci di emanare un senso di autorità come Minerva McGranitt.

-Voi dite che ci ha riuniti qui per annunciarci lo scoppio di un'altra guerra?- sussurrò Hugo di modo che solo i cugini potessero sentirlo.

-Ok Hugo, quando torniamo a casa dobbiamo fare un discorsetto ai tuoi sulla quantità di storie che ti raccontano sulla guerra- rispose Fred in modo spazientito fissando poi lo sguardo su Rose -Seriamente, che problemi ha?!- Rose si limitò a scrollare le spalle e riportare lo sguardo sulla preside.

-Vi starete sicuramente chiedendo perché io vi abbia riunito qui oggi con così poco preavviso. Ci tengo a rassicurare coloro che mi stanno guardando con aria preoccupata, che non si tratta di niente di grave- Hugo parve rilassarsi istantaneamente abbassando le spalle -All'opposto credo che la situazione in cui ci troviamo sia tanto unica nella storia della nostra scuola, quanto venturosa-

-Dunque, senza indugiare più di tanto in futili preamboli, volevo annunciarvi l'arrivo qui ad Hogwarts di una nuova studentessa, Leila Lacroix- mentre la sala si levava in un applauso poco convinto, la preside, con un gesto della mano, indicò una ragazza che sembrò essersi smaterializzata dal nulla alle spalle del tavolo dei professori -La signorina Lacroix è cresciuta ed ha studiato fino ad ora in Francia, ma la sua perfetta conoscenza della lingua inglese sono sicura l'aiuterà ad ambientarsi perfettamente qui ad Hogwarts-

The Wotters | HP Next GenerationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora