2-LONDRA.

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Io e le me amiche siamo finalmente arrivate nella casa che abbiamo affittato. Abbiamo appena varcato la soglia della nostra piccola dimora e mi dirigo diretta in una delle tre stanze per riposare ma, con la mia solita fortuna, il mio desiderio viene infranto da Ambra che mi chiede se possiamo uscire.

"Lo sapete che non vi sopporto piu'?" urlo dalla mia stanza che si torva al secondo piando della casa.

"Non e' colpa nostra se sei l'unica tra tutte e tre ad essere stata a Londra prima d'ora eh" mi urla Slenia che si trova al piano inferiore vicino allo stipite della porta.

"Infatti mi sto pentendo di essere venuta" dico scendendo le scale e sistemando le mie cose nella borsa.

"Dai non dire cosi', non potevi lasciare da solo Chuck per tanti mesi" enuncia Ambra con un'espressione triste palesemente falsa. La conosco tanto bene, e' la solita espressione che fa quando si tratta di ragazzi e soprattutto se vuole che uno di loro si metta con me o con Slenia.

"Adesso ho capito perche' siete venute con me, bella la scusa 'vogliamo vedere Londra' eh" dico con un tono sorpreso rivolgendomi ad entrambe le ragazze.

"Io sinceramente sono venuta sperando di incontrare Louis poi non so voi" proferisce Slenia avvicinandosi a noi ridendo dopo aver chiuso la porta di casa.

Abbiamo passato tutta la mattina a fare avanti e indietro per i negozi sperando di trovare qualche vestito carino ma niente, fino a quando non entriamo da Forever 21, il mio negozio preferito, dove abbiamo trovato tantissime cose. Dopo aver svaligiato mezzo negozio ed essere uscite guardiamo che ore sono.

"Cavoli ragazze e' l'una ed ho fame" annuncia Slenia toccandosi l'addome.

"Ma come e' gia' l'una?" esclama Ambra quasi urlando, devo dire che ha un tono di voce altissimo e non so come mai non ho ancora perso l'udito, in realta' le voglio tanto bene ma quando urla e' peggio del rumore delle unghie che scorrono sulla lavagna.

"Venite con me vi porto nel posto che tanto volete visitare" dico prendendo le mie amiche dai polsi e trascinandole verso la mia direzione.

Quando sono venuta la prima volta a Londra ho fatto amicizia con Chuck, un ragazzo tanto carino che lavora da Starbucks. Da quando sono tornata in Italia da quel viaggio ed ho raccontato tutto alle me amiche erano come impazzite, continuavano a chiedermi quando fossi tornata in Inghilterra perche' volevano conoscerlo, sono arrivata al punto di partire senza dire alle mie amiche perche' conoscendole sarebbero volute partire a tutti i costi con me.

Dopo qualche minuto siamo arrivate al famosissimo Starbucks che volevano visitare, anche piu' dei monumenti che ospitava la citta'.

"Sei pronta ad incontrare di nuovo il tuo futuro fidanzatinooo ehehe" dice Ambra entusiasta mentre entriamo nella caffetteria.

"Dai dai dicci chi e' siamo curiose" enuncia Slenia stringendomi il braccio.

"No ma guarda non l'avevo capito, comunque non c'e', forse deve ancora iniziare il turno oppur-" non faccio neanche in tempo a finire la frase che vengo subito interrotta  da Slenia.

"Non e' per caso quel ragazzo li' alla cassa?" dice lei indicando il ragazzo che aveva appena dato il cambio al suo collega.

Mi volto verso il bancone della cassa e lo vedo, in questi mesi era cambiato un po', aveva messo piu' muscoli e gli erano cresciuti i capelli, devo proprio ammettere che e' un bel ragazzo.

"Si e' lui ma vi prego ragazze non fatemi fare figure che qui mi conoscono tutti" dico rivolgendomi alla ragazze, non voglio fare figure proprio in questo posto.

"Sisi vai tranquilla" risponde Ambra ridendo come una matta, so che quello che avevo appena detto per loro vuol dire "okay adesso ci pensiamo noi". La guardo e mi giro verso il bancone alzando gli occhi al cielo.

"Dai t/n sbrigati e' il nostro turno" dice Slenia spingendomi verso il bancone, odio quando fa cosi'.

"Oddio t/n, come stai?" dice Chuck sporgendosi al di la del balcone cercando di darmi un bacio sulla guancia.

"Ciao Chuck io tutto bene, te? Che racconti di bello?" dico sporgendomi verso di lui in modo da ricambiare il bacio che vuole darmi.

"Dai non mi lamento, come vedi sono ancora qua sfortunatamente quindi alla fine non e' successo nulla di che in questi due mesi. Tu invece, come mai sei qui?" dice il ragazzo con tono curioso.

"Sono tornata perche' le mie amiche volevano visitare Londra" gli rispondo voltandomi verso le mie amiche che sono a qualche passo dietro di me.

Le due ragazze dopo aver sentito la mia frase si mettono a ridere come delle matte, mi giro verso di loro con un'espressione incazzata come per avvisarle che se avrebbero fatto un'altra stronzata sarebbero stati guai.

Un amore immenso || Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora