Capitolo 1

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I see you-
Italian translation

"Quando dici, ti vedo, non
è come se mi vedessi e basta
davanti a te. Vuol dire che mi senti."
Ed Harry lo vide. E anche
se Louis non lo credeva possibile,
anche lui vide Harry.

NOTE:

La storia NON É MIA, è solo una traduzione, potete trovarla in inglese qui: http://linkis.com/archiveofourown.org/Vc9kG

Enjoy xx

Chapter 1

"Così eccoci qua – Pandora." disse Harry sfilandosi lo zainetto dalle spalle, scendendo dalla piccola barca a vela.

"C'è da dire che questa è una delle parti meno emozionanti che vedrai oggi," sorrise Liam, massaggiandosi una spalla.

"Hai ancora molto da imparare, recluta."
Harry sorrise, scuotendo la testa e legandosi i capelli in una crocchia. Non era abituato a questo genere di cose, e non era neanche sicuro che ci si sarebbe abituato. Era stato spedito in quell'inferno perchè avevano bisogno di altri uomini per combattere i nativi, non gli era stato spiegato nient'altro.
Harry si era arruolato nell'esercito a causa di uno degli ultimi desideri di suo padre, voleva che Harry fosse ciò che lui non aveva avuto la possibilità di essere. Ma il riccio non era fatto per quello, lui non voleva uccidere, o torturare le persone solo perchè gli era stato detto di farlo; Harry immaginava la sua esperienza a Pandora più come qualcosa da cui trarre insegnamento e desiderava ardentemente sapere di più sui nativi.

"Vivono in questi enormi alberi che chiamano "Albero-casa", -gli spiegò Liam. Non era la sua prima missione a Pandora, e ormai sapeva quasi tutto sui vari clan di quelle terre. -è il posto più importante per loro, dopo l'Albero delle Anime, ovviamente."

"Cos'è?" chiese Harry, buttando lo zaino sulla sua brandina. Liam lo guardò quasi scioccato.

"Si dice che l'Albero delle Anime sia il principale posto di contatto con l'Eywa che i nativi abbiano qui a Pandora. E, prima che tu mi faccia un'altra domanda estremamente stupida, -disse Liam, alzando un dito quando Harry provò a parlare. -Eywa è la loro divinità, composta da qualsiasi essere vivente. É la loro dea e loro credono che lei, fondamentalmente, mantenga tutto a Pandora in perfetto equilibrio. É praticamente tutto ciò in cui credono." Harry annuì. Liam lo guardò scettico, chiedendosi se avesse capito davvero oppure no.

"Uhm, quando... quando dovremmo andarci, allora?" chiese Harry, mordicchiandosi il labbro inferiore.

"Non appena il tuo Avatar sarà pronto." rispose semplicemente Liam.

"Il mio cosa?"

Liam sospirò, guardando Harry e scuotendo la testa. Afferrò il braccio del riccio e lo guidò attraverso il quartier generale fino al laboratorio.

"Questo, è il tuo Avatar." disse semplicemente, indicando un grosso cilindro, posizionato orizzontalmente e pieno di un liquido blu, che conteneva una gigantesca... cosa blu.

"Wow, è enorme." sussurrò Harry, mettendosi in ginocchio all'altezza dell'Avatar.

"Quindi sono fatti così?"

"Hm, più o meno. Adesso, faresti meglio ad andare a letto, avremo un sacco di cose da fare domani."

***

"Stanno arrivando." sussurrò il più vecchio dei tre.

"Non essere sempre così sospettoso, forse vogliono aiutarci" provò il secondo; il primo sbuffò.

"Da quando qualcuno che ti spara vuole aiutarti?"

"Forse non sono tutti così, forse qualcuno di loro è diverso."

Il più vecchio scosse la testa, ancora diffidente. Stavano arrivando, e sicuramente non per aiutarli.

***

"Okay, sei pronto?" gli chiese Liam per la terza volta in circa due minuti.

"Sono esattamente come due minuti fa Liam. Adesso, possiamo iniziare questa merda prima che cambi idea?" disse Harry, mentre Liam chiudeva il coperchio sopra il suo corpo.

"Potrebbe essere troppo tardi per cambiare idea, recluta. Adesso libera la tua mente da qualsiasi pensiero, e chiudi gli occhi." Harry annuì inspirando a fondo.

Potrebbe essere troppo tardi per cambiare idea, recluta.

Okay, occhi chiusi. Mente libera da ogni pensiero. Uno, due, tre.

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"Harry, riesci a sentirmi?"

"Si sta svegliando. Harry, se riesci a sentirci, apri gli occhi. Sì, proprio così, perfetto."

Harry aprì gli occhi, e una luce bianca e fredda lo accecò. Gli faceva male la testa, e quello che sentiva sotto il sedere non aiutava. "Cosa..."

"Buongiorno, novizio. Come ti senti?" chiese Liam. Sembrava... diverso.

"C'è qualcosa sotto il mio sedere... me la puoi togliere?" Liam rise, e non appena gli occhi di Harry si abituarono alla luce accecante, vide cosa c'era di diverso in Liam. "Sei blu-"

"É la tua coda, stupido. Bene, nel caso non l'avessi notato, siamo tutti blu."

Harry si sedette guardandosi le gambe: erano più lunghe del normale, e avevano strisce di pelle color blu ciano. I medici vicino alla sua brandina sembravano così piccoli in confronto a lui, probabilmente una delle sue mani era più grande delle loro teste.

"Wow, questo è- questo è assurdo." Harry sorrise entusiasta, eccitato dall'idea di essere uno di loro.

"Adesso, alzati lentamente – okay, perfetto. Devi prepararti, la nostra prima spedizione inizia tra qualche ora."

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Harry provava a stare al passo con Liam, che conosceva quel posto troppo bene e che apparentemente non si interessava dell'inesperienza di Harry.

"Puoi rallentare un po'?" sbuffò Harry ansimando.

"Sei già stanco?" lo prese in giro Liam, dando un'occhiata alle sue spalle. "Questo posto non è assolutamente per le persone come te."

"Ehi!" protestò Harry, raggiungendo Liam, che si era finalmente fermato.

"È la mia prima volta qua, potresti dar-"

"Zitto." disse Liam, guardandosi intorno sospettosamente. "Qualcuno ci sta seguendo."

"Che bello." Harry alzò gli occhi al cielo, provando a concentrarsi sulla fitta vegetazione.

"Oh merda."
Harry si voltò lentamente verso ciò che Liam stava fissando: qualcosa che assomigliava ad un enorme elefante era propio davanti a loro, ma non sembrava che li avesse ancora visti. "Non azzardarti a muoverti." sussurrò Liam, arretrando lentamente. Harry lo imitò, senza staccare gli occhi dalla mostruosa creatura.

crack

La cosa si girò velocissima verso di loro, ringhiando, pronta ad attaccare.

"Mantieni la calma, non correre, è un Titano Hammerhead, è sicuramente più veloce di te e non ha pietà."

"Che vuol dire?"

"Non gliene frega un cazzo di te, e ti uccide appena riesce a prenderti. É abbastanza chiaro?" dichiarò Liam, arretrando piano. Harry sobbalzò, mordendosi le labbra fino a farle sanguinare. La schiena di Liam urtò un albero, provocando un rumore sordo. L'Hammerhead emise un ringhio gutturale, iniziando a correre verso di loro.

"Corri, cazzo, Harry! Corri!"

Harry non ci pensò due volte, le sue gambe lo guidarono verso il cuore della foresta, fermandosi solo quando il rumore della creatura che gli dava la caccia non sparì lentamente. Si sedette sul suolo umido, provando a regolarizzare il respiro, guardandosi alle spalle ogni tre per due, aspettando Liam. Ma lui non arrivava, ed era quasi notte.
E, cazzo, quegli occhi.

I see you-Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora