Capitolo 3

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Chapter 3

Louis guidò un ansimante Harry attraverso la foresta fino al suo villaggio, muovendosi agilmente saltando da un albero all'altro, mentre Harry ringraziava più volte Dio che il povero ragazzo non fosse ancora caduto da quegli enormi alberi. "Ehy, puoi aspettarmi?" chiese esasperato, sperando che il nativo rallentasse il passo anche solo un po', fino al livello umano di Harry.

"Vedi? Non sei fatto per questo posto. Mi chiedo perchè Eywa ti abbia scelto." sibilò il nativo, muovendosi in un modo che lo fece sembrare quasi femminile.

"Io non ti ho fatto niente, voglio dire... sei stato te a saltarmi addosso e sbattermi per terra." disse Harry, passandosi una mano tra i capelli arruffati. "Perchè sei così ostile con me, con noi?"

"Perchè siete solo un mucchio di bugiardi. Perchè avete bombardato le nostre case, avete ucciso la mia gente quando noi non vi abbiamo fatto niente. Ci avete ingannati, insegnandoci le vostre tradizioni, e la vostra lingua, anche se a noi non interessavano lontanamente. Ma io non posso in alcun modo nuocerti, questi... spiriti della foresta, o come diavolo li chiamate voi, me lo impediscono. E,.." sbuffò, fissando Harry dritto negli occhi, incatenando il suo sguardo. "Dovremmo andare." Sembrava quasi che volesse dire qualcosa, ma si limitò ad aspettarlo, muovendosi più piano in modo di avere Harry sempre accanto.

"Ma io sono diverso, so che non potete esserne sicuri, e non so nemmeno come dimostrarvi che sto dicendo la verità... sicuramente conosci il mio amico, Liam-" Il nativo si fermò e si voltò bruscamente verso di lui, mordendosi il labbro inferiore come se stesse cercando di trattenere le lacrime.

"Lo conoscevo, sì. Ci ha aiutati, ci fidavamo di lui. Ma poi, mi ha detto che stava solo 'eseguendo gli ordini'. Ho creduto che fosse... anche se solo per un momento..." Hary giurò di aver visto una lacrima cadere dagli occhi ambrati del ragazzo, un momento prima che l'asciugasse con movimento veloce. "Niente che hai bisogno di sapere, ad ogni modo. Chi mi dice che non stai eseguendo gli ordini anche tu? Chi mi dice che mi posso fidare?"

La sua voce era tremante e insicura, che si ridusse ad un sussurro appena udibile, quando il nativo scosse la testa e continuò a camminare, riprendendo il suo abituale passo veloce. "Posso sapere il tuo nome almeno? Il mio è Harry."

"Mi chiamo Louis. Questa è l'unica cosa che saprai di me."

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Il villaggio del ragazzo dagli occhi d'oro non era lontano dal posto in cui si erano incontrati: i tre alberi più grandi che Harry avesse mai visto dominavano lo spiazzo a cui si erano affacciati, uno di quelli doveva essere quello che Liam aveva chiamato Albero-casa, probabilmente ospitava l'intero clan. Il ragazzo lo guidò attraverso una piazza brulicante di esseri blu, i nativi si affollavano intorno a lui, alcuni lo toccavano per poi arretrare, qualcuno gli soffiò contro, mostrandogli i canini. Harry si guardò intorno cercando di sorridere, anche se non sembravano affatto amichevoli.

"Resta qui, non muoverti. Parlerò prima con mio padre, è il capo di questo clan, e sarà lui a decidere se ucciderti oppure no. Dopodichè potrai incontrare mia madre, è la sacerdotessa di Eywa, ha il suo dono. Non muoverti." Harry annuì, guardando Louis camminare verso un uomo, che immaginò essere suo padre. Discussero animatamente, Harry non riuscì a sentire quasi niente, ma capì che non dovevano esserci buone notizie per lui. Sentì Louis sbuffare e protestare rumorosamente, e prima che potesse fare qualcosa di stupido, come raggiungerli e provare a spiegare perchè era lì, una donna uscì dall'albero, passando accanto ad Harry senza degnarlo di uno sguardo, e dirigendosi verso Louis e suo padre: Louis doveva avergli spiegato la situazione, perchè essa si voltò subito verso Harry, gli occhi socchiusi a due fessure, intenta ad osservarlo.

"Harry," disse, lasciando il ragazzo sbalordito. "Lo spirito di Eywa ha appena attraversato il mio cuore; posso vedere la tua anima. Le tue intenzioni sono nobili, ed è per questo che ti daremo una possibilità. Mio figlio – Louis grugnì, e soffiò, chiaramente contrario alla decisione della madre. - ti insegnerà tutto ciò che hai bisogno di sapere sulla nostra lingua, le nostre tradizioni, e dovrai imparare tutto prima di diventare parte del Popolo." Con questo, se ne andò. Louis visibilmente scocciato camminò verso Harry, afferrandolo per un braccio e trascinandolo verso l'Albero-casa, scalandolo fino ad arrivare ai rami più alti, dove delle cose simili a enormi foglie arrototolate come delle amache erano appese una accanto all'altra. Louis ci scivolò dentro, girando su se stesso e fronteggiando Harry.

"Grazie, voglio dire, so che questo non è il lavoro più bello che ti abbiano mai assegnato, ma è stato... carino da parte tua, non rifiutare." provò Harry, sorridendo timidamente al ragazzo di fronte a lui.

"Non avrei potuto rifiutare un lavoro assegnatomi da Eywa. Non pensare che lo stia facendo per te." replicò seccamente Louis, girandosi dall'altra parte. Harry adesso stava osservando la sua schiena, così decise che sarebbe stato meglio riposarsi un po'.

Louis invece non dormì affatto, tutte le sue paure stavano tornando a galla, tutto ciò che aveva passato negli ultimi tempi gli pesava sul petto come un macigno. Non poteva fidarsi di lui. Non ancora.

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"Cosa è successo con lui?" disse Harry, spezzando il silenzio che si era formato tra i due ragazzi.

"Con chi?" replicò Liam sollevando gli occhi dal microscopio per qualche secondo. Harry si sedette accanto a lui, posando sul tavolouna fotografia che lo ritraeva con Louis. Liam la prese, osservandola per un momento, per poi renderla a Harry, ritornando al suo lavoro. "Non mi ricordo di lui."

"Ma lui sì!" esplose Harry, sventolando la fotografia sulla faccia di Liam. Il più grande sbuffò, spingendo via il microscopio, e fermando la mano di Harry a mezz'aria.

"Cosa è successo Liam?"

"Niente che ti interessi sapere."

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Hi (oops) people, sono in ritardo un'altra volta ik but who cares? Ad ogni modo, volevo solo dirvi che mi farebbe tantissimo piacere se lasciaste qualche commento, o qualche voto, insomma un segno che a qualcuno interessa questa storia, perchè mi sembra di parlare da sola qui lol.

Non pretendo un certo numero di commenti per postare il prossimo capitolo, ma mi piacerebbe sapere se come traduttrice faccio schifo o no yayy

Ok ho finito, guardo se riesco a postare un'altro capitolo stasera, bbye :)
Sophie xx

I see you-Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora