Ci sediamo sui tronchi attorno al falò. Io ovviamente sono seduta in mezzo tra Minho e Newt. Inizia la festa e Gally è al campo di allenamento circondato da una mandria di radunai che lo guardano combattere contro Winston vincendo, come sempre. Solo io riesco a metterlo al tappeto anche se sono la sorellina minore.

Mi giro e non vedo più Newt di fianco a me, chiedo a Minho se per caso ha visto dov'è andato ma niente, non l'ha visto nemmeno lui.

Mi fa un sorrisetto furbo, io lo guardo male e vado a cercare il Biondino.

Lo trovo pochi minuti dopo nel bosco seduto con la testa tra le braccia e con la schiena appoggiata a un albero e sta...piangendo. Come mai?

"Hey Biondino" fa uno scatto perchè non mi aveva sentito arrivare e si asciuga in fretta le lacrime.

"Ciao Jasi"
ommiodio! mi ha chiamato Jasi, nessuno mi chiama così. Soprannome=ti voglio conoscere meglio=stiamo insieme=figliamo=ci sposiamo domani
Andiamo, è il capitolo 1 di tutte le enciclopedie delle relazioni: "I SPORANNNOMI"

"Tutto ok?" chiedo cercando di non dar retta ai miei pensieri poco d'aiuto.

"Sì...cioè...no, non proprio" lo guardo preoccupata.

"Non mi sento a mio agio qui, non sono parte del gruppo, voi siete tutti così uniti"

"Ci credo, se non spiccichi parola con nessuno" riesco a strappargli un sorriso e sorrido io di conseguenza. Come si fa a resistere?

"E poi noi siamo qui da più tempo di te, abbiamo avuto più occasioni per conoscerci. Non preoccuparti, è successo a molti di noi che non ci trovavamo bene all'inizio. Ma guardaci ora."

"Grazie Jasi, veramente"

È successo di nuovo! Penso di morire...adesso.

"Non c'è di che, io sono qui se vuoi. Vieni con me, forse ho un modo per farti entrare nel gruppo" lo porto al muro dei nomi, di fianco al portone di roccia del labirinto, poi prendo un coltello e glielo porgo in mano, non capisce subito ma lo prende ugualmente. Gli faccio notare i nomi incisi nella pietra "Minho", "Gally", "Alby" ma poi sposta gli occhi di poco e nota scritte come: George o Luke. (fate finta che sono "cancellati")

"E loro?" mi chiede anche se infondo sa già la risposta.

" Momenti difficili" dico semplicemente io.

Inizia a incidere il suo nome e intanto io lo osservo, porca troia che muscoli, è magro quanto volete ma ha di quelle braccia... Indossa una canotta sul marrone, una felpa bianca sporca legata in vita e dei pantaloni neri. Gli piace tenere al polso uno straccio a mo di braccialetto, un piccolo particolare che, però lo rende bellissimo.

"Finito" mi fa ritornare alla realtà.

"Bene pivello, ora sei uno di noi" mi fa un sorriso a trentadue denti così da farmi capire che ora sta meglio.

"Ora manca solo una cosa" mi guarda curioso "Il falò...non puoi parlare sempre e solo con me"

"Beh" mi dice con una smorfia. Sorrido.

"Andiamo" gli prendo un braccio e lo porto dagli altri.

"I due piccioncini ci hanno raggiunti, era ora!" dice Minho appena ci sediamo di fianco a lui.

"Ma sta zitto" gli dico dandogli una pacca amichevole sulla spalla.

Poi si avvicina al mio orecchio "E quel sorrisetto?" non mi ero accorta che dopo la stupida frase di Minho mi si era creato un ghigno sul viso. Ma perchè? Forse davvero mi piacerebbe se io e newt stessimo insieme.

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