𝑻𝒉𝒆 𝑫𝒂𝒓𝒌 𝑺𝒐𝒖𝒍

𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 𝟹

Ormai era passato già metà anno da quando si erano traferiti lì: Corinne e sua madre avevano già iniziato a piantare le loro radici in quel paesino, tranne suo fratello che per qualche strano motivo ancora non era riuscito ad ambientarsi: era sempre stato un ragazzo abbastanza per i fatti suoi, ma per lo meno a Londra aveva sempre avuto la sua cerchia ristretta di amici, mentre qui non aveva legato neanche con una singola creatura. Inizialmente Corinne pensò che fosse per il fatto che la gente qui non fosse particolarmente accogliente, ma i ragazzi della loro nuova scuola erano abbastanza simpatici. Dopo aver morsicato il suo muffin, salii di nuovo le scale con la mano sinistra appoggiata sulla ringhiera e rientrò nella sua stanza. Si diresse verso l'armadio e prese dalle grucce un paio di jeans neri aderenti che si era messa addosso alla svelta insieme a una maglietta abbastanza leggera grigia e il suo classico giubbotto di pelle. Si pettinò i capelli con la sua spazzola viola, lasciandoli ricadere lisci sulle spalle, si mise un filo di mascara e si precipitò giù all'uscita senza avere nemmeno infilato il braccio dello zaino sulla spalla, prendendo di corsa le chiavi dal tavolino dell'entrata. Si posizionò un braccio dello zaino nero sulla spalla destra, ed estrasse il cellulare dalla tasca dietro dei jeans per controllare i messaggi che sentiva arrivare di fila dal suono delle notifiche. Doveva accompagnare Jenn alla scuola femminile cattolica per accompagnare la sua sorella più piccola, Meg. Da quel poco che Jenn le aveva raccontato, sua madre dopo essersi allontanata dalla città per dei problemi personali ed aver lasciato lei e sua sorella nella custodia del padre quando avevano rispettivamente undici e otto anni, era ritornata per richiedere la custodia delle figlie, e siccome non era riuscita a prendere quella di Jenn aveva preso quella di Meg, che adesso vive con la madre ma passa la maggior parte del tempo con la sorella. Appena finite le medie l'aveva iscritta in una delle scuole femminili cattoliche della città, che nacquero nel Medioevo affiancate da quelle maschili, nelle quali le bambine una volta entrate nel periodo della pubertà venivano mandate in queste strutture per essere educate dalle suore che le facevano lavorare duramente e pregare almeno sette volte al giorno secondo alcuni orari stabiliti. Queste scuole sono rimaste aperte tutt'ora, ovviamente non più così rigide, ma con delle restrizioni in meno.